CAVA DE’ TIRRENI (SA) LA DOTTORESSA CARMELA RESCIGNO SALVA UNA PAZIENTE ASPOIRTANDOLE UNA MASSA UTERINA DI CIRCA DIECI KG DI PESO

di Giovambattista Rescigno

L’INTERVENTO DURATO TRE ORE NON È STATO SEMPLICE IN QUANTO LA PAZIENTE ERA OBESA E AFFETTA DA COVID-19

In un momento in cui la sanità Campana è fortemente in crisi ed i cittadini sono sfiduciati, c’è chi dimostra che i medici ed i chirurghi campani, sono sempre pronti in prima linea a fronteggiare qualsiasi priorità e qualsiasi situazione, anche in quegli ospedali che vivono una crisi di personale ospedaliero già da tempo.

La risposta la scorsa notte è arrivata dall’ospedale Civile Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, dove una paziente è stata salvata da un’equipe medica di tutto rispetto, composta dal chirurgo dr.ssa Carrmela Rescigno, dai dottori Maschio Antonio e Genni Carmando, con l’ottima prestazione dell’anestesista dr.ssa Di Domenico. 

L’altra notte, è stata trasportata d’urgenza presso il detto ospedale civile una donna di Cava de’ Tirreni di 70 anni, in preda a dolori addominali e vomito, inoltre, la donna non riusciva a soddisfare i propri bisogni fisiologici già da diversi giorni, per tanto i medici hanno pensato subito dati i sintomi che la paziente presentava ad una occlusione intestinale e che per risolverla bisognava procedere chirurgicamente. Immediatamente è stata contattata in reperibilità la dr.ssa Carmela Rescigno che da diversi anni presta la sua attività professionale presso l’ospedale Maria Santissima dell’Olmo della città Metelliana. L’equipe, approntata la sala operatoria, si è messa immediatamente al lavoro per rimuovere l’occlusione, ma per loro c’è stata una sorpresa, in quanto si sono trovati di fronte a tutt’altro, infatti nelle viscere della donna, tra l’altro obesa hanno, hanno trovato una massa uterina di circa 10 kg di peso, che per asportarla hanno dovuto lavorare per circa tre ore. Un grosso intervento come dicevamo in una paziente obesa, e tra l’altro risultata anche positiva al Covid. La paziente adesso sta bene. I medici hanno potuto così rendersi conto che il malessere della donna non era dovuta all’occlusione, ma al peso della massa che premeva sull’intestino e non le permetteva di soddisfare i propri bisogni fisiologici. Grande soddisfazione per l’equipe medica che ha operato in particolare quella della dr.ssa Rescigno, che per la non chiusura dell’ospedale Metelliano si batte da anni, un ospedale che serve oltre la città di Cava de’ Tirreni con un bacino di utenza di circa 40.000 persone e quella dei comuni di Vietri sul Mare e la vicina cittadina di Nocera Superiore, che porta a cifre che si aggirano intorno ai 60.000 utenti. Quello dell’altra notte è l’ennesimo intervento chirurgico, che grazie alla presenza di un ospedale e di validi professionisti del settore medico-chirurgico che in esso operano, che salva la vita a pazienti giunti al pronto soccorso in situazione al dir poco terminali di vita. Un plauso alla dottoressa Carmela Rescigno che con la sua altra professionalità e quella dei suoi collaboratori ha salvato un’altra vita umana.