FUTURALAB.”CAOS TARI IN PUGLIA:UN DISASTRO ANNUNCIATO. ANCHE A GROTTAGLIE AUMENTERA’ LA TARI”

Avevamo anticipato della gestione disastrosa della raccolta dei rifiuti nella città delle ceramiche, scrivendo poche settimana fà “Il sindaco “La città di Grottaglie celebra un +1.33% nella raccolta differenziata e riceve ulteriori fondi regionali per la tutela dell’ambiente”. Il piano industriale prevedeva il 77,00% (2023) di differenziata contro 74.10% ottenuti, meno 2,9 %.”, e nonostante le dichiarazioni del delegato del sindaco (che dovrebbe iniziare a meditare di “buttare la spugna”) “““..no l’abbassamento non risulta a vero io debbo sconfessare quello che dicono i giornali, dicono solamente sciocchezze, io ho i risultati alla mano, l’ultimo è 75 e zero qualcosa quindi non è nulla di  vero quello che qualche presunt(o)oso giornalista, pensa di essere il GURU della città. Non è così abbiamo documenti alle mani i risultati che ci arrivano mensilmente, li abbiamo a disposizione di cittadini e di chiunque….”. Il movimento FUTURALAB approfondisce di seguito la situazione a Grottaglie “Quanto ci costa la spazzatura e, soprattutto, perchè pagheremo di più?

Proviamo a spiegarvelo noi

– Il 6 dicembre scorso il Consiglio di Stato ha bocciato definitivamente, anche per gli anni passati, il sistema degli “impianti minimi”, cioè quelli necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti, per i quali le regioni potevano stabilire prezzi per tonnellata molto al di sotto di quelli di mercato;

– La regione Puglia, tramite l’AGER, è una delle Regioni che sono ricorse all’individuazione degli “impianti minimi”, perché non ha mai chiuso il ciclo dei rifiuti.

– Perché avremo un aumento allora? Avremo un aumento perché dovremo pagare la differenza tra il prezzo di mercato e il prezzo c.d. “a cancello”, oltre all’adeguamento ISTAT, che negli anni passati, in particolare nel 2021, è stato molto consistente.

– Tutte le Regioni pagheranno lo stesso arretrato? No, è un aumento molto rilevante nelle Regioni che non hanno chiuso il ciclo dei rifiuti e che non hanno impiantistica pubblica, come la Puglia.

– Tutti i comuni pugliesi pagheranno lo stesso aumento? No, dipende dal quantitativo di rifiuti prodotti, da come si differenzia, dal viaggio che i rifiuti fanno fino all’impianto di recupero/smaltimento. La provincia di Taranto, ad esempio, sarà obbligata a pagare oltre 14 milioni di euro, dei quali, però, una gran parte sono del comune di Taranto.

– I Grottagliesi si vedranno aumentare la TARI? Si, il costo in aumento sarà la somma degli arretrati, dell’adeguamento ISTAT e del prezzo da applicare dal 2 gennaio di quest’anno.

Era prevedibile che succedesse tutto questo? Si, il TAR Lombardia aveva già ripetutamente bocciato il sistema degli impianti minimi.

Possiamo evitare in futuro questo tipo di problemi? Si, va rivisto l’intero sistema degli impianti in Puglia, vanno riviste le gare per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani, vanno fatte attività di sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti, tutte attività che, a vari livelli, non sono state fatte.

Ma quello che ci preoccupa non è solo l’aumento. Una regione che non ha chiuso il ciclo dei rifiuti e che deve farlo al più presto perchè la TARI non arrivi a cifre astronomiche, è una regione che lavora in emergenza. E le attività in emergenza non sono mai buone, soprattutto quando si parla di rifiuti. E ce lo dicono esperienze passate, quando per risolvere emergenze si riaprivano buchi o si autorizzavano ampliamenti che si credevano chiusi per sempre.

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