È stata posizionata in Mar Grande (Golfo di Taranto) la boa sonda multi-sensore che monitora l’ecosistema marino! È il contributo della Jonian Dolphin Conservation (JDC) e di Tilebytes a CALLIOPE, l’ambizioso Progetto della Casa delle Tecnologie Emergenti di Taranto focalizzata sul One Health, l’innovativo approccio scientifico volto all’applicazione del concetto di salute sostenibile, attraverso lo studio delle interazioni tra l’ambiente (e il suo sfruttamento), la salute dell’essere umano e degli animali, in linea con quanto previsto dalla Transizione Giusta e dal Green Deal europeo. La boa sonda è uno strumento innovativo di acquisizione dati ambientali posizionata in mare aperto. Tali dati alimenteranno un più ampio sistema di monitoraggio del one health, funzionale a identificare i rischi ambientali e a valutare l’impatto dell’attività antropica sulla biodiversità. I dati e le informazioni raccolte saranno messi a disposizione della comunità scientifica e del territorio con una piattaforma web ad accesso libero. La boa è dotata di tutte le tecnologie emergenti sviluppate in CALLIOPE, come il 5G, l’internet delle cose (IoT) e l’intelligenza artificiale. JDC e Tilebytes, Partner di CALLIOPE nell’ambito del programma “smart device per la salute animale”, hanno progettato la boa sonda multi-sensore, funzionale a monitorare parametri chimico-fisici e biologici dell’ecosistema marino. Il dispositivo è già stato posizionato in Mar Grande ed è in corso la messa a punto dei sistemi di trasmissione real-time.
La boa-sonda multi-sensore, multibanda con capacità di trasmissione 5G è in grado di gestire il controllo e la trasmissione dei dati acquisiti dai sensori di bordo tramite sistemi integrati di intelligenza artificiale, interfacciandosi direttamente con la centrale operativa di CALLIOPE, il COHRE (Center for One Health Research and Elaboration) già attivo a Palazzo di Città da alcuni mesi. Questa tecnologia, definita “Edge to cloud” è stata progettata da Tilebytes per l’archiviazione e l’elaborazione di contenuti specifici, controlli e servizi associati. Nell’ambito del Progetto, la boa dovrà comunicare con ulteriori sistemi di monitoraggio della biodiversità e contestualizzare i dati acquisiti rispetto ai dati ambientali dell’area urbana e portuale, ricevuti dai droni aerei e da altri dispositivi, nel più ampio obiettivo di alimentare la piattaforma di Urban Health Intelligence, che verrà resa prossimamente operativa presso il complesso ex-BAC.
«Per un anno – ha commentato Carmelo Fanizza, founder e presidente JDC – la boa sonda raccoglierà una serie di dati in continuo che, analizzati ed elaborati dai nostri tecnici, consentiranno di sviluppare dei modelli dinamici sulle condizioni dell’ecosistema marino. Questo sistema, inoltre, ci consentirà di identificare in tempo reale possibili alert per l’ambiente marino e probabili minacce, che poi saranno confermate dopo l’ispezione dei nostri operatori esperti di monitoraggio». «Siamo orgogliosi – ha poi detto Carmelo Fanizza – di partecipare come partner a CALLIOPE, progetto finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made In Italy e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, che è la prima piattaforma di innovazione della città di Taranto, e l’unica in Europa sui temi della protezione ambientale e della salute sostenibile, si focalizza sulla comprensione delle interazioni tra agenti ambientali, chimici e fisici e l’ecosistema,ed è finalizzato all’acquisizione di dati ed informazioni, alla disseminazione dei risultati, al trasferimento tecnologico e alla diffusione di conoscenza sul tema nei confronti della cittadinanza».
«L’esperienza di CALLIOPE – continua Marianna Massaro, founder e CEO di Tilebytes – dimostra come sul territorio ci siano elevate competenze tecnologiche, scientifiche ed istituzionali che possono unirsi in progettualità avanzate utili e produttive per tutta la comunità. I dati ambientali da sensoristica fissa e mobile, in mare, a terra, tramite drone e da satellite, che Tilebytes acquisirà dai partner pubblici e privati di Calliope saranno condivisi, studiati ed elaborati per creare strumenti innovativi a sostegno del One-Heath da riportare alla cittadinanza con mezzi fruibili e comprensibili per tutti, in un’ottica di open innovation. E’ una sfida per il futuro, il futuro di tutti noi».
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