DISCARICA “TORRE CAPRARICA” IL SINDACO  RESISTE IN GIUDIZIO NEL PROCEDIMENTO INNANZI ALLA CORTE DI APPELLO DI LECCE.

SAREBBE UTILE CONOSCERE DAL SINDACO , QUALE SIA LA LOGICA DECISIONALE ADOTTATA, SULLE LE RISULTANZE DELLA SENTENZA N. 3459/2022 E L’ACCORDO TRANSATTIVO CON  LINEA AMBIENTE SRL. I TRE MILIONI DI EURO DI ROYALTIES ANNO 2015 ( ndr, SINDACO ALABRESE ASSESSORE ALL’AMBIENTE E VICE SINDACO STEFANI ), 2017-18 (SINDACO D’ALO’ , ASSESSORE ALL’AMBIENTE CHIANURA)?

Si ritorna ancora sulla tematica ambientale tanto cara (sembrerebbe solo al sindaco!!) al capo dell’amministrazione civica, e che ritorna sull’argomento aperto da tempo, considerato che nel recente passato, la stessa amministrazione si costituiva come parte lesa nel primo procedimento, fatto questo confermato da quanto riportato nella delibera di giunta n, 30 /24 di seguito riportata “Comune di Grottaglie avverso il menzionato provvedimento dirigenziale; – con successiva deliberazione di G. C. n. 182 del 09.06.2021 si conferiva incarico all’Avv. Nevoli per la costituzione di parte civile nel proc. pen. N. 5408/2019 G.I.P. e n. 5400/2019 P.M. nei confronti di D’E. A. e L. R., nonché delle società Linea Ambiente s.r.l. e 2L Ecologia s.r.l., al fine di ottenere da tali persone fisiche e giuridiche il risarcimento di tutti i danni cagionati al civico ente dalla commissione degli illeciti di cui risultavano accusati;”. Di seguito nel febbraio dell’anno passato, D’Alò ha dato il via-così come comunicato dal sindaco D’Alò all’accordo del  “  Comune di Grottaglie e Linea Ambiente Srl, c’è l’accordo transattivo sulla chiusura definitiva.7 milioni di euro e un contributo di 100.000 euro, dilazionato per 5 anni per la Mostra della Ceramica, oltre ai circa 3 milioni già incassati dall’Ente comunale. Sono questi i termini economici dell’accordo transattivo deliberato dalla Giunta Comunale e che nelle prossime ore sarà sottoscritto dalla Responsabile del Settore del Comune di Grottaglie. Al centro dell’accordo, presentato questa mattina dal Sindaco Ciro D’Alò in conferenza stampa, c’è la chiusura definitiva dell’impianto e l’avvio della gestione post-mortem dello stesso senza il conferimento di ulteriori rifiuti. Un percorso lungo durato quasi un anno che ha visto tre ipotesi sul tavolo delle trattative. La prima riguardava la rimozione totale dei rifiuti conferiti nel terzo lotto a seguito della determina n. 45 del 2018 della Provincia di Taranto – successivamente dichiarata illegittima dal Consiglio di Stato. Ipotesi che avrebbe di fatto visto la riapertura della discarica in quanto la società avrebbe dovuto riavviare l’impianto e svuotarlo; circostanza che avrebbe inciso negativamente sulla popolazione di Grottaglie e San Marzano di San Giuseppe in tema di impatti ambientali e odorigeni.La seconda ipotesi prevedeva la sistemazione dei profili utilizzando rifiuti già presenti nell’impianto con l’aggiunta – e pertanto l’ingresso in discarica – di ulteriori rifiuti.Lo scenario condiviso con l’amministrazione comunale prevede invece che non venga rimosso nessun telo di copertura e che per la sistemazione dei profili vengano utilizzati esclusivamente materiali inerti. Questa ipotesi è certamente quella economicamente più svantaggiosa per la società Linea Ambiente Srl, ma quella più congeniale in termini ambientali e di impatti sulla popolazione all’amministrazione comunale.Va precisato che per svolgere questo tipo di attività è necessario ottenere un provvedimento autorizzativo – ora di competenza regionale – il quale deve necessariamente prevedere la sanatoria dell’attività svolta senza titolo autorizzativo divenuto illegittimo. “Resta ferma – dichiara il Sindaco Ciro D’Alò – la posizione dell’amministrazione comunale nel processo penale “T-Rex”, che vede tra gli imputati l’ex Presidente della Provincia, Martino Tamburrano, cui permarrà la costituzione di parte civile e la richiesta risarcitoria agli imputati per i danni d’immagine. Con questo atto confermiamo la volontà di voler completare l’opera di chiusura del capitolo discariche a Grottaglie avviando definitivamente il terzo lotto alla fase post-operativa”.

Dalla relazione della  delibera di approvazione n.  30/24 si apprende che “ – con deliberazione di G. C. n. 378 del 22.10.2019, si conferiva incarico all’Avv. Francesco Nevoli al fine della costituzione di parte civile del Comune di Grottaglie nel giudizio immediato dinanzi al Tribunale di Taranto in composizione collegiale – Seconda Sezione Penale nel proc. pen. n. 7323/19 R.G. Dib., n. 2785/18 R.G.N.R. n. 6742/18 R.G. G.I.P. nei confronti di T. M. C., L. P., V. R. N. e N. L. imputati dei reati di cui agli artt. 81, 319, 321, 112 n. 1 c.p. perché, abusando dei loro poteri, il T. in qualità di Presidente della Provincia di Taranto e N. L. in qualità di Dirigente del settore 4°, Pianificazione ed Ambiente della Provincia di Taranto, adottavano – il secondo su mandato del primo – la determina dirigenziale n. 45 del 05.04.2018 di ampliamento della discarica di Grottaglie – Torre Caprarica in favore della società Linea Ambiente s.r.l., atto contrario ai propri doveri d’ufficio, tanto che il T., quale indebito corrispettivo, accettava la promessa e/o riceveva indebitamente più somme di denaro ed altre utilità da V. R. N., anche tramite L. P., come più diffusamente si legge nell’editto accusatorio. La predetta determina dirigenziale, inoltre, veniva adottata non solo in violazione del principio di imparzialità e di buon andamento della pubblica amministrazione, ma anche di specifiche disposizioni di legge, come è accertato nelle sentenze del T.A.R. Puglia e del Consiglio di Stato, emanate nell’ambito del contenzioso che è scaturito dalla impugnativa promossa dal Comune di Grottaglie avverso il menzionato provvedimento dirigenziale; – con successiva deliberazione di G. C. n. 182 del 09.06.2021 si conferiva incarico all’Avv. Nevoli per la costituzione di parte civile nel proc. pen. N. 5408/2019 G.I.P. e n. 5400/2019 P.M. nei confronti di D’E. A. e L. R., nonché delle società Linea Ambiente s.r.l. e 2L Ecologia s.r.l., al fine di ottenere da tali persone fisiche e giuridiche il risarcimento di tutti i danni cagionati al civico ente dalla commissione degli illeciti di cui risultavano accusati; – che il Tribunale di Taranto Seconda Sezione Penale con sentenza n. 3459/2022 ha ritenuto gli imputati T. M. C., L. P., V. R. N. e N. L. responsabili del reato loro ascritto e conseguentemente li ha condannati alle pene ritenute di giustizia ed al risarcimento dei danni in favore, tra gli altri, del Comune di Grottaglie, oltre al pagamento delle spese di lite; – che l’Avv. Nevoli ha trasmesso il decreto di citazione a giudizio in grado di appello n. 515/2023 R.G. emesso dalla Corte di Appello di Lecce – Sezione Distaccata di Taranto nel quale, a seguito dell’appello avverso la prefata sentenza da parte dei predetti imputati, è stata fissata la data del 21.02.2024 per la relativa discussione; Ritenuto sussistente l’interesse del Comune di Grottaglie a costituirsi anche in tale grado di giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi; Dato atto che il Comune di Grottaglie non dispone, all’interno della sua struttura organizzativa, delle professionalità richieste per sostenere in giudizio le proprie ragioni, si rende necessario affidare l’incarico legale per la difesa dell’Ente a professionalità esterna, nel rispetto del regolamento per l’affidamento di incarichi di patrocinio a professionisti esterni al Comune approvato con deliberazione di G. C. n. 407 del 29.12.2023; Si rassegna il tutto alla Giunta comunale affinché autorizzi il Sindaco alla costituzione nel giudizio innanzi indicato. Dalla sede municipale, 11.01.2024.

Scrivevamo nei mesi passati che (FUTURALAB) “Tra il 2018 e il 2019 (ndr primo mandato D’Alò), per circa nove mesi, la discarica ha accolto rifiuti sulla base di un’autorizzazione che è stata poi annullata. L’autorizzazione e di seguito il suo annullamento, hanno generato due fatti: il primo che la discarica in quei 9 mesi ha incamerato oltre 20 MLN di euro ( atti del processo penale, sequestro per equivalente), il secondo è che i conferimenti di quel periodo sono stati dichiarati illegittimi perché derivati da un atto di autorizzazione poi annullato. Quindi quei rifiuti andavano rimossi...” e che” LA DISCARICA DI GROTTAGLIE RISULTA ANCORA FRA GLI IMPIANTI IN ESERCIZIO NEL PIANO REGIONALE. NON RISULTA CHIUSA, NON RISULTA ESAURITA. E LA REGIONE È L’ENTE CHE DECIDE SUGLI IMPIANTI.