“PECUNIA NON OLET !!!ACCORDO TRA COMUNE DI GROTTAGLIE E LINEA AMBIENTE S.R.L. (GIA’ ECOLEVANTE S.P.A.) SU DISCARICA TORRE CAPRARICA .

NEI MESI PASSATI GROTTAGLIE DOMANI INTERPELLAVA LA CORTE DEI CONTI PER IL MANCATO RECUPERO DI CIRCA 3.500.000 EURO DELLE ROYALTIES PER LA DISCARICA.

Il “battagliero” sindaco, che in passato si è impegnato per la chiusura della discarica di Torre Caprarica a Grottaglie, con la delibera di giunta n. 291 del  21 settembre 2023 sottoscrive un accordo transattivo con  LINEA AMBIENTE S.R.L. (GIA’ ECOLEVANTE S.P.A.), con un accademico intento, e cioè quello di ottenere “ un contributo di bilanciamento ambientale e territoriale … a fronte dell’impegno del Comune di Grottaglie a destinare i suddetti contributi ad opere e attività di carattere sociale, ambientale ed energetico a vantaggio dello sviluppo della collettività (intendendosi incluse anche le relative attività di progettazione), all’acquisizione di immobili al patrimonio comunale, alla realizzazione di interventi di rigenerazione urbana, sociale e sicurezza stradale e di iniziative ecologiche ambientali adottate da scuole/associazioni locali e culturali di promozione delle eccellenze artistiche e artigianali locali” e cosa vogliamo di più, quando si dice che “pecunia non olet !!!

Nella delibera ed il relativo allegato (foto) si apprende che “Linea Ambiente s.r.l. (già Ecolevante s.p.a.), società operante nel mercato dell’ambiente e dell’economica circolare a livello nazionale, è titolare dei seguenti impianti di discarica siti nel Comune di Grottaglie e dei relativi servizi accessori costituiti da impianto di trattamento percolato e da impianti dedicati al biogas una discarica controllata di seconda categoria di tipo B localizzata in una ex cava catastalmente individuata al foglio di mappa 77 particelle 1676, 177, 178, 185, 186, in località “La Torre Caprarica” nel Comune di Grottaglie (lotti I e II), autorizzata con provvedimento AIA determinazione Dirigenziale della Regione Puglia n 250/2008 e volturata a Linea Ambiente con Determina Dirigenziale della Provincia di Taranto n, 81/2015. La discarica di cui si discorre (Lotto I e Lotto II) ha esaurito la capacità autorizzata nel 2008 e ne è stata avviata la gestione post-operativa;una discarica controllata in sottocategoria (ex art. 7 D.M. 27/09/2010) per rifiuti non pericolosi anch’essa localizzata in area precedentemente adibita a cava catastalmente individuata al foglio di mappa 83 particelle 145, 101, 103, 105, 152, 22, 102, 162, 163, 104, 197, 173, 25, 174, 177, 178, 160, 26, nella medesima località “La Torre Caprarica” nel Comune di Grottaglie (Discarica Lotto III); per la gestione della discarica (Discarica Lotti I e II) veniva stipulata tra il Comune di Grottaglie e la società Ecolevante S.p.a. (oggi Linea Ambiente s.r.l.) apposita Convenzione Rep. n. 1103 del 25/10/2000) con la quale veniva pattuito – tra l’altro – la corresponsione da parte della società concessionaria in favore del Comuneconcedente di un corrispettivo (a titolo di compensazione per i pregiudizi ambientali arrecati al territorio comunale dallo smaltimento dei rifiuti) proporzionale al fatturato relativo all’esercizio della Discarica Lotto I e Lotto II e del relativo ampliamento. A decorrere dal 2015 Linea Ambiente e il

Comune di Grottaglie hanno assunto posizioni divergenti in merito alla possibilità di applicare la Convenzione Rep. n. 1103/2000 anche alla Discarica Lotto III, con conseguente instaurazione di un giudizio arbitrale conclusosi con lodo del 25/01/2019 e successiva pronuncia della Corte d’Appello di Bari con sentenza n. 1813 del 12/10/2021 divenuta definitiva. Considerato che le decisioni suddette, benchè riconoscano la fondatezza della posizione assunta dal Comune in merito alla estensibilità della Convenzione Rep. n. 1103/2000 anche alla Discarica Lotto III, hanno accolto parzialmente la pretesa di natura economica dell’Ente (€ 2.841.380,00 iva inclusa riferibile alle sole royalties maturate sino al 2016, in luogo dell’importo richiesto di € 6.042.737,54 iva compresa, oltre l’importo delle royalties maturate e maturande per l’anno 2018), con conseguente condanna della società Linea Ambiente al pagamento in favore del civico Ente della somma di € 2.841.380,00 iva inclusa, riferibile alle sole royalties maturate sino all’anno 2016; che sulla problematica oggetto del suindicato giudizio arbitrale permangono tra le parti posizioni confliggenti, foriere di ulteriori controversie di dubbia e insidiosa soluzione, le parti medesime hanno inteso addivenire ad un accordo le cui condizioni e termini sono traslate nell’allegato schema di accordo transattivo, che definisce ogni pendenza in merito al pagamento dei corrispettivi di cui alla Convenzione Rep n. 1103/2000 e, più in generale, tutte le questioni insorte relativamente alla Discarica Lotto I e II e Lotto III. Rilevato che con il medesimo accordo transattivo: Linea Ambiente si impegna a corrispondere al Comune di Grottaglie un contributo di bilanciamento ambientale e territoriale nel rispetto dei tempi, modalità e condizioni declinate agli articoli 3 e 7 del medesimo accordo, a fronte dell’impegno del Comune di Grottaglie a destinare i suddetti contributi ad opere e attività di carattere sociale, ambientale ed energetico a vantaggio dello sviluppo della collettività (intendendosi incluse anche le relative attività di progettazione), all’acquisizione di immobili al patrimonio comunale, alla realizzazione di interventi di rigenerazione urbana, sociale e sicurezza stradale e di iniziative ecologiche ambientali adottate da scuole/associazioni locali e culturali di promozione delle eccellenze artistiche e artigianali locali; ritenuto prudente scongiurare l’alea di ulteriori contenziosi e conveniente economicamente addivenire a una definizione bonaria di ogni pendenza economica correlata alla Convenzione Rep. n. 1103/2000 e di ogni altra questione insorta relativamente alla Discarica Lotti I e II e alla Discarica Lotto III, alle condizioni riportate nell’allegata bozza di transazione;

Rilevato che lo schema di accordo transattivo oggetto della presente proposta, trasmesso per eventuali osservazioni al Responsabile del Settore Ambiente dell’Ente con lettera del 19/09/2023 prot. n. 32276 riscontrata con nota del 21/09/2023 prot. n. 32571, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della società Linea Ambiente nella seduta del 20 luglio 2023;….di esprimersi favorevolmente in merito all’unito schema di accordo transattivo, allegato alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale”.

Nei mesi passati Il Partito Democratico grottagliese, prima della gestione al cloroformio attuale, scriveva e ricordava al sindaco, in un comunicato stampa “ dell’ arrecato notevole danno alle casse del Comune di Grottaglie.” e per tanto proposero e protocollarono un  esposto alla Corte dei Conti per il mancato recupero di circa 3.500.000 euro delle royalties per la discarica gestita dalla società Linea Ambiente srl già Ecolevante spa.

Scrivevano i consiglieri comunali Francesco Donatelli, Ciro Petrarulo, Alfredo Traversa, Giovanni Marinelli e Massimo Carrieri per chiedere di “accertare le eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti al fine di poter ristorare l’Ente del notevole danno subito per il mancato recupero delle royalties per la discarica gestita dalla società Linea Ambiente srl, già Ecolevante spa, di circa 3.500.000 euro. L’amministrazione comunale, nel 2016, allo scopo di conseguire la riscossione delle royalties ad esso dovute dalla società Linea

 Ambiente srl già Ecolevante spa, dava mandato al proprio ufficio legale di instaurare la procedura arbitrale per recuperare la somma di 6.042.737,54 euro. Ma la procedura si concludeva con il recupero di una parte del dovuto e cioè 2.841.380 euro. I sopracitati consiglieri comunali hanno intrapreso una doverosa azione per conoscere le ragioni del parziale introito nelle casse comunali. Ma si sono scontrati con un muro di silenzi e di chiusura a tutte le iniziative e proposte fino alla bocciatura, da parte del Sindaco e della maggioranza del Consiglio comunale, della mozione presentata e discussa il 30 giugno scorso. Non solo. L’amministrazione comunale ha rifiutato l’acquisizione di un dettagliato e motivato parere, da parte del Responsabile dell’Ufficio Legale, ma anche di nominare un collegio di consulenti legali al fine di accertare eventuali responsabilità di amministratori, funzionari, collaboratori, professionisti incaricati o altri soggetti comunque coinvolti. Di fronte a questa chiusura, incomprensibile alla luce dell’ingente danno causato alle casse comunali, ai consiglieri è rimasta l’unica strada da percorrere: quella di ricorrere alla Magistratura contabile.”Il nostro giornale ha dato conto della  Sentenza della Corte di Appello di Bari I Sezione Civile del 12/10/2021, in cui si evidenziava che  non sono dovute al Comune di Grottaglie le royalties dalla discarica dei rifiuti speciali di contrada Caprarica, per gli anni 2015 (giunta Alabrese), 2017 e le maturande del 2018 (giunta D’Alò). I primi a portare a conoscenza della Corte di Appello di Bari I Sezione Civile del 12/10/2021 sono stati, gli stessi consiglieri del Partito Democratico, i quali, con un interpellanza al sindaco D’Alò, chiedevano di sapere i motivi del mancato introito per le casse comunali quali sono le ragioni per cui non è stata presentata la necessaria documentazione per gli anni 2015, 2017e per il 2018.Nell’occasione interpellammo l’Avv. Mariagrazia Chianura, già assessore all’ambiente con il sindaco D’alo e presidente di Futura Lab, una lista che ha sostenuto la ricandidatura e la rielezione del sindaco D’Alò; spiegava l’Avvocato Mariagrazia Chianura  che “in merito della questione royalties, cioè del ristoro economico che la società avrebbe dovuto versare al Comune e che, fino ai primi mesi del 2015, aveva versato. Il 25 ottobre del 2000 il Comune di Grottaglie e la Ecolevante Spa, firmarono una convenzione, che obbligava la società che gestiva la discarica a versare al

comune l’8,5 % (poi 9%) del fatturato (al netto di IVA e ecotassa) a titolo di ristoro ambientale per l’impianto già esistente, ristoro che sarebbe stato calcolato previo invio di comunicazione dei dati da parte della società al comune. Fino ai primi mesi del 2015 (ndr, amministrazione Alabrese), l’invio dei dati e il pagamento delle royalties possono definirsi regolari.

Succede però, che dal 3° trimestre del 2015 la società, diventata nel frattempo LineaAmbiente srl, non versi più il ristoro nelle casse comunali. A dicembre 2016 la giunta (ndr, amministrazione D’Alò), di cui facevo parte, dopo aver inviato le rituali diffide alla società nei mesi precedenti per il recupero delle somme, dava mandato al proprio ufficio legale di iniziare la procedura per l’arbitrato Procedura lunga, al termine della quale il collegio arbitrale stabiliva che (pag. 25 dell’arbitrato) l’istante (il Comune ) “… per quanto attiene la somma di euro …. riferibili al terzo trimestre del 2015, ha precisato che detto importo non era stato fatturato”. Lo stesso collegio riconosceva l’intero importo richiesto per il 2016 (pag. 26), anno nel quale le fatture furono emesse e nel corretto importo, perché le somme risultavano evidenziate nella nota integrativa al bilancio della società chiuso a fine dicembre 2016. Ma non riconoscendo, invece, gli importi per il 2017, perché calcolati in via presuntiva dal comune, il quale, in mancanza di comunicazione da parte della società, che pure in base alla convenzione avrebbe dovuto inviare i dati, aveva effettuato un calcolo su quanto indicato nella relazione sulla gestione che però non si riferiva solo alla discarica di Grottaglie ma a più impianti di proprietà della medesima società. Quindi, per capirci: il 2015 non viene riconosciuto perché mancano le fatture. Il 2016 viene riconosciuto del tutto. Il 2017 non viene riconosciuto perché non si capisce su quale importo debba essere calcolato il ristoro, non avendo fornito, LA SOCIETA’, dati precisi. La documentazione della discarica la conosco bene. E ricordo una cosa precisa. Dal 2000, anno della convenzione sulle royalties, la discarica di Grottaglie subì una serie di modifiche, che non riguardarono solo l’impianto, (con ampliamenti e nuovi lotti), ma anche la stessa società che lo gestiva e l’importo delle royalties, che passò dall’8,50% pattuito all’inizio, al 9% degli anni seguenti (come di legge a pag.19 del Lodo).” L’Avvocato Chianura   pone delle domande, che sono proprio quelle dei grottagliesi, fiduciosi di una risposta a breve tempo, e prosegue “ ora, è mai possibile che un Ente pubblico, in considerazione di tutte queste modifiche, dopo la prima convenzione del 2000, non si sia mai, MAI, preoccupato di firmare una nuova convenzione con la Linea Ambiente, che tenesse conto di tutti i cambiamenti avvenuti? E’ mai possibile che, nel 2015, al comune di Grottaglie NESSUNO si sia preoccupato di emettere le fatture per importi già maturati? E’ mai possibile che fino al luglio 2016 NESSUNO abbia messo in mora una società che produceva un così grande impatto ambientale e che non stava versando il ristoro? Chi è che dovrebbe rispondere di queste mancanze? Il danno ai cittadini chi l’ha causato?” In conclusione l’ex assessore Chianura lancia il “guanto di sfida” a chi poteva agire, e dichiara “Io vi invito a leggere le varie delibere di quegli anni per rispolverare la memoria, su chi c’era e c’è ancora. All’opposizione e in questa nuova maggioranza che sa molto di anni 2000. D’altronde, vanno di moda. (Ah, sono ovviamente disponibile ad un confronto pubblico, carte alla mano, con chi dia una lettura diversa del lodo e della sentenza!)”.

Le dichiarazioni dell’ Avv. Chianura furono riprese dall’Avv. Michele Mirelli legale di lungo corso e uomo politico locale, più volte consigliere comunale dell’opposizione, il quale  nel 2015 era componente  della massime assise comunale, ed a quel tempo, lo stesso Avv. Mirelli si attivava  sollecitare, il compianto direttore generale Dott. Paolo Balestra, ad adempiere all’emissione delle fatture di pagamento, cosa che sembrerebbe essere non stata fatto nei gli ultimi trimestri del 2015, periodo in guidava  l’amministrazione  dall’Avv. Ciro Alabrese, conclusasi nel giugno 2016.