D’ALÒ NON INCONTRA GLI OPERAI MULTISERVIZI DI  “TEOREMA” MA SI PREOCCUPA (CON IL PD) SOLO  PER LA VERTENZA LEONARDO. A TERAMO ISPETTORATO DEL LAVORO RICONOSCE LE RAGIONI DEGLI OPERAI CON CONTRATTO MULTISERVIZI.

LA NOTA E LE DICHIARAZIONI DI MASSIMO DI CARLO SEGRETARIO FIADEL PROVINCIA DI TERAMO RICONOSCIUTO LA CORRETTEZZA DELLE SEGNALAZIONI MOSSE SULLE IRREGOLARE APPLICAZIONE DEL CONTRATTO MULTISERVIZI.

Martedì passato per la città delle ceramiche è stato un giorno particolare, a poche ore di distanza, si sono “incrociate le vertenze sindacali dei lavoratori della Leonardo S.p.A e di quelli della “Teorema”-igiene urbana con contratto multiservizi. La mattina, il sindaco D’Alò, presenzia alla conclusione dell’assemblea degli operai della “Leonardo”, prende la parola ed esprime la sua “preoccupazione per la vertenza Leonardo. Unità e determinazione per il futuro di Grottaglie”, nel pomeriggio al contrario, non convoca con altra sigla sindacale , gli operai “Teorema” inquadrati con contratto multiservizi. In emrito gli operari dichiaravano al nostro giornale “Noi tutti operatori ecologici in servizio presso il comune di Grottaglie, inquadrati con il contratto MULTISERVIZI ED ISCRITTI AL SINDACATO COBAS, apprendiamo con rammarico ed estremo disappunto la decisione del sindaco di Grottaglie AVV. Ciro D’Alò, di convocare  presso l’aula consigliare di Grottaglie, martedì 16 Aprile 2024 alle ore 17:00, per discutere le varie problematiche del servizio di raccolta differenziata in appalto alla società Teorema S.p.A., solo ed esclusivamente i rappresentanti della sigla sindacale CGIL, escludendo pertanto i nostri rappresentanti Cobas da questo incontro.CI SENTIAMO PER L’ENNESIMA VOLTA DISCRIMINATI E MORTIFICATI DA TALE COMPORTAMENTO DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE, ci teniamo a specificare che anche noi, come i nostri colleghi del sindacato CGIL abbiamo fatto richiesta d’incontro in data 20 Febbraio 2024 (come da PEC allegata) alla quale non abbiamo ricevuto nessuna risposta.Per tutta risposta i colleghi iscritti al sindacato CGIL (nella quasi totalità inquadrati con il contratto Fise Ambiente) vengono convocati dal sindaco e noi del sindacato COBAS (nella totalità inquadrati con il contratto Multiservizi) non solo non veniamo convocati a questo tavolo d’incontro, ma non veniamo neanche degnati di una risposta.Siamo rammaricati, perché questo incontro in sinergia con i nostri colleghi CGIL, poteva essere costruttivo per ambo le parti in vista dell’imminente firma del nuovo capitolato affidato alla società Teorema S.p.A.Ci sentiamo per l’ennesima volta trattati come lavoratori di serie B”

Operai con contratto multiservizi della “Teorema”, che D’Alò non ha incontrato in occasione dei diversi scioperi e sit-in svoltisi presso la sede municipale e non solo, padri di famiglia alla pari degli stessi che ha incontrato alla “Leonardo”, ulteriore discriminazione in un giorno, il 16 aprile 2024.

Ma quando una porta è chiusa, altre porte si aprono, e la speranza per le decine degli operai della “Teorema” arriva da Teramo, e dal sindacato FIADEL, che l’ha “spunta” in un caso simile a quello della città delle ceramiche.

In una nota diffusa alla stampa ( e che gli operari hanno inviato alla nostra redazione ) si legge che  “L’Ispettorato del lavoro chiude l’indagine promossa dalla Fiadel:le tre ditte che operano per la Poliservice Spa dovranno versare oltre 400mila euro ai lavoratori. Si è conclusa, dopo due anni, l’indagine dell’Ispettorato del Lavoro che ha riconosciuto la correttezza delle segnalazioni mosse dal sindacato Fiadel in un esposto depositato a febbraio del 2022. La Fiadel denunciava l’irregolare applicazione del CCNL alla manodopera impiegata dalle ditte Green Utility srl, Degab srl e Coopera che operano nel settore raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti per conto della Poliservice spa nei Comuni della Val Vibrata. A distanza di due anni l’Ispettorato del Lavoro ha accertato l’irregolare applicazione del contratto e richiesto alle ditte il versamento delle differenze contributive per oltre 400mila euro (complessivamente) e disposto il versamento, da quantificare caso per caso con ogni singolo lavoratore, delle differenze retributive.L’esito dell’accertamento ispettivo conferma la fondatezza delle segnalazioni della Fiadel e ribadisce, ancora una volta, che ai lavoratori del settore rifiuti va applicato il contratto di igiene ambientale e non un contratto Multiservizi”, dichiara il segretario provinciale Massimo Di Carlo.Auspichiamo, una volta per tutte, che si proceda puntualmente al controllo circa la corretta applicazione dei contratti ai lavoratori che operano nel settore: i Comuni, in qualità di enti appaltanti, hanno l’obbligo di verificare la regolarità già in sede di affidamento dell’appalto”, conclude Di Carlo. L’esito dell’accertamento dell’Ispettorato del lavoro interessa decine di lavoratori che, ora, potranno vedersi riconoscere sia differenze contributive sia differenze retributive. La Fiadel continuerà a chiedere a tutte le aziende del settore e a tutti gli enti locali il rispetto della normativa contrattuale in materia rifiuti”.

Una luce sembra materializzarsi nel buio del tunnel che da mesi angoscia decine di famiglie grottagliesi a cui l’amministrazione assume una posizione di attendismo e e distacco, al contrario di quanto D’Alò dichiara di seguito, per gli operai della “Leonardo”, all’unisono con il PD di Guarini, con due note distinti (ma simili).D’Alò” Preoccupazione per la vertenza Leonardo. Unità e determinazione per il futuro di Grottaglie Il Sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, esprime preoccupazione per la situazione attuale che coinvolge la Leonardo, ribadendo l’importanza di vigilare attentamente nell’interesse dei lavoratori.”Le recenti notizie – afferma il Sindaco – ci pongono di fronte alla necessità di essere vigili nell’interesse dei lavoratori. Voglio esprimere la mia totale solidarietà ai dipendenti e ribadire il massimo impegno dell’Amministrazione Comunale nel sostenerli e nel fare tutto quanto necessario per tutelare i loro posti di lavoro e il futuro del nostro territorio. “Inoltre, il Sindaco sottolinea l’urgenza di superare la dipendenza dalla mono committenza al fine di garantire uno sviluppo duraturo dello stabilimento. “Come ho già avuto modo di affermare in diverse occasioni, la dipendenza da un unico cliente, per quanto importante come Boeing, rappresenta un rischio eccessivo per la stabilità economica dell’azienda. “D’Alò conclude richiedendo un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti, a partire da Leonardo, per scongiurare la crisi e garantire un futuro solido e sostenibile allo stabilimento di Grottaglie. L’Amministrazione Comunale si impegnerà, insieme agli altri partner istituzionali, a richiedere un intervento del governo e a promuovere un tavolo regionale con tutte le parti interessate per un confronto aperto con l’azienda”.

La nota del Partito Democratico di Grottaglie che di fatto ha preso il post del M5S in maggioranza GROTTAGLIE NEXT, partito che non ha preso posizione sulla mancata convocazione degli operai “Teorema” con contratto multiservi, e con i quali all’epoca del Sen.Battafarano, avevano assunto impegni che si sono dissolti nel nulla .

“Il PD di Grottaglie è vicino ai lavoratori della Leonardo e dell’indotto. Si è svolta il 16 aprile l’Assemblea pubblica dei lavoratori della Leonardo di Grottaglie e delle aziende dell’indotto, indetta dalle tre principali sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil nel corso della quale sono state esposte le preoccupazioni dei lavoratori sulle sorti dello stabilimento. Innanzitutto vogliamo esprimere vicinanza e solidarietà nei confronti dei lavoratori della Leonardo, dell’indotto e delle loro famiglie minacciati da un futuro occupazionale incerto.Siamo fortemente preoccupati per le sorti dei lavoratori che rischiano di essere messi in cassa integrazione o, come sta già avvenendo, trasferiti in altre sedi a causa della riduzione degli ordini da parte della cliente Boeing e dal possibile mancato ritiro delle fusoliere già pronte. È tempo di superare la più volte annunciata monocommittenza dello stabilimento di Grottaglie e diversificare in tempi rapidi la produzione, come stiamo sostenendo ormai da diversi anni. Riteniamo che sia necessario aprire urgentemente un Tavolo Istituzionale tra i Comuni interessati (Grottaglie, Monteiasi, Carosino e Taranto), la Regione Puglia e il Governo Nazionale per confrontarsi apertamente con Leonardo per fare insieme massa critica e “costringere” l’Azienda a presentare un piano industriale condividendo con i lavoratori e con il territorio le scelte strategiche future dello Stabilimento”.