IL MONUMENTO AI CADUTI DI PIACENTINI “A PEZZI” IL 25 APRILE 2024. ED..INTANTO SUD IN MOVIMENTO E’ CON LA “NOTTE DEI BRIGANTI”. LA LIBERAZIONE CON  CIRO FANIGLIULO-DETTO “LU MILORDU”1881-1969.”IL PITTORE SOLDATO-AUTODIDATTA”..

PROPRIO IL 25 APRILE PROSSIMO LA COMPONENTE PIU’ IMPORTANE DELL’AMMNISTRAZIONE D’ALO’, SUD IN MOVIMENTO, SARA’ ALLA “NOTTE DEI BRIGANTI”, MA DEL MONUMENTO AI CADUTI NON DICE NULLA.

In Onore dei caduti di tutte le guerre, abbiamo pensato di pubblicare le immagini della guerra del primo conflitto mondiale, realizzato dal nostro Maestro Ciro Fanigliulo, “LU MILORDU”, il pittore soldato, e che si un motivo di riflessione per coloro che oggi presentano alla città lo “scempio” che vedete nelle immagini, con l’auspicio del rispristino, a breve dello stato dei luoghi ante demolizione.

…il ventenne Fanigliulo ormai maturata la propria identità di artista, alla visita di leva compiuta a Lecce nel 1901 dichiara di essere pittore .”Dichiarato abile, il 23 marzo 1902 fu chiamato alle armi nel Regio Esercito e il successivo 31 marzo fu arruolato nel 5° Genio di stanza a Torino. Il suo servizio di leva si conclude due anni e mezzo più tardi, il 12 settembre 1904. Di quel periodo rimangono vari disegni che riproducono scene di vita militare e soldati, nonché paesaggi con scorci architettonici ovvero ambientati sulle rive del Po. ”Durante il servizio militare, frequentò l’Accademia e conobbe il maestro Lorenzo Delleani, una personalità di rilievo nel mondo dell’arte italiana. Nel 1904, il soldato-pittore rientra a Grottaglie, conosce Angesilao Flora, il suo secondo maestro dopo Sardiello, un sodalizio particolarmente intenso fino al 1915.

Lu Milordo” afferma  Giovangualberto Carducci (1) “ Fanigliulo visse esclusivamente di pittura in un paese che a quell’ epoca vedeva le pareti domestiche adornate da grandi fotografie e da immagini sacre piuttosto che da dipinti,e nel quale erano pochissime le persone interessate, per censo e per sensibilità culturale, all’acquisto di quadri. Ma il nostro seppe convivere con tale situazione e, almeno all’inizio del secolo, le cose non gli dovettero andare così male se nel gennaio 1905 acquistò….un tomolo di terreno seminativo in località Scarserba (ndr. la masseria dove fu catturato il prete brigante papa Ggiru-al secolo Ciro Annicchiarico sacerdote della collegiata di Grottaglie)…per lui che da ragazzo aveva lottato per non diventare contadino…”

Nel 1914 venne eletto consigliere comunale per il Partito Socialista, alla cui ideologia, insieme con Ciro Francesco D’Amicis, egli si era formato sotto l’influenza di Agesilao Flora….Il patto di Londra sancì l’ingresso italiano nella prima guerra mondiale. Fu una svolta anche per anche per Fanigliulo che, per effetto della mobilitazione generale indetta con Regio Decreto, fu richiamato alle armi e il 25 maggio1915”,”(2) e combatte in prima linea sul Pasubio, nel 1916 raggiunse il territorio dichiarato in stato di guerra dove operò come soldato telegrafista, del 5° corpo d’armata del generale Frugoni”,(1)” per oltre tre anni fino al dicembre 1918”, (2)”durante le ultime fasi del conflitto si occuperà dei rilievi topografici per il 3° Genio del V Corpo d’armata. Tiene con se sé un album da disegno e la cassetta degli acquerelli. Ritrae dal vero istanti di battaglia, le gole delle

Dolomiti, le marce delle truppe, le ronde. Dei suoi pastelli-ma non se ne ha la conferma-la 25° Compagnia telegrafisti fa stampare dalla ditta Bestetti e Tummielli di Milano cartoline postali, che distribuisce ai militi. Fanigliulo così scrive il 15 febbraio 1915 alla moglie: ”Carissima Nina, ti mando una delle cartoline dipinte da me, rappresentante la vita in guerra del soldato del genio telegrafisti. Finita la guerra, prima di ripartire per Grottaglie si fa firmare dal sottocapo di Stato maggiore del V Corpo d’armata il permesso “di portare seco alcuni bozzetti artistici”. Infatti il servizio postale militare italiano, per alcuni mesi dallo scoppio del primo conflitto mondiale subì problemi grossi per l’approvvigionamento delle cartoline in franchigia dell’Esercito, anche se ufficialmente (come affermato dallo Stato Maggiore) dal 13 Giugno 1915 il servizio postale militare era pienamente efficiente. La carenza di cartoline in

franchigia venne risolta accettando come corrispondenza in franchigia ogni cartoncino (illustrato o no) che recasse un timbro di reparto militare o di ufficio postale militare fino al 20 Luglio 1916, quando un apposito decreto mise fine alla concessione. Per ragioni di tempo nei controlli della censura si scoraggiava l’uso delle lettere da parte dei militari in direzione “zona di guerra-paese”; ricordo che le lettere erano accettate solo se in tariffa normale.

Se il militare spediva senza affrancare, erano tassate a destino con tassa speciale T.S. di primo porto; infatti il regolamento recitava: “…dal 1 Luglio 1866 il bollo d’origine d’un uffizio di posta militare sulle lettere è considerato come un’apposizione di francobollo a credito …..”(1) “La lunga permanenza al fronte (sicuramente in Trentino e, poi, in Alto Adige)  ebbe un immediato riflesso anche nella produzione pittorica di quel periodo, ispirata a paesaggi alpini e a scene militari e belliche, che d’ora innanzi-dati anche i numerosi studi realizzati-sarebbero divenuti temi ricorrenti nei suoi dipinti “il dramma della grande guerra”. Durante la guerra del 1915-1918 ebbe modo di conoscere artisti del calibro di Cesare Maccari, Aristide Sartorio, Michele Cascella.  Appartengono a quest’epoca alcune delle sue opere più suggestive come le scene dolomitiche e l’inquietante autoritratto in guerra sul Pasubio. Così Emanuele De Giorgio scrisse su “Il Corriere del giorno” (13 luglio 1978): “Il dramma della grande guerra era rimasto inciso nella sua memoria come una sorta di esaltazione mistica per cui tra una veduta di Grottaglie e una natura morta veniva fuori un quadro di battaglia”. (4)(2).”Nel 1922 partecipa alla III^ Mostra d’Arte a Bari e Romilda Mayer su “Il Corriere delle Puglie” scrive di lui che è un pittore “di sorprendente precisione”. Nel 1923 partecipa a Roma alla Biennale romana e nel 1926 le sue opere furono esposte all’importante rassegna di Schio inaugurata dal Re Vittorio Emanuele III,”(2) in quell’estate (1926) Schio è in fermento. Un guarnitissimo comitato, presieduto dal Maresciallo d’Italia Guglielmo Pecori Giraldi, ex comandante della 1° Armata, sta organizzando la Mostra nazionale delle visioni pittoriche del Pasubio, che si svolgerà a cavallo dei mesi di agosto e settembre. Fanigliulo è tra gli invitati. Il 17 Giugno riceve un biglietto a firma del segretario della mostra “Le confermo l’arrivo della cassa delle opere, giunte in ottimo stato e di già collocate”. E’ presente con nove dipinti. Giovedì 2 settembre il Gazzettino dà notizia della Mostra del Pasubio e informa: ”Né mancano i grandi nomi. Sartorio, Marchioro, Ortelli, Cascella, Terruglia, Fanigliulo”(2).Una rassegna organizzata dal mercante Ciro Ragusa ed artista ceramico esaltata da “Il gazzettino” del 2 febbraio 1926. Nel 1938 espone a Manila (Filippine), l’anno dopo è a Tirana (Albania). Uomo di forte personalità, dal temperamento austero, piuttosto incline alla ironia severa, Fanigliulo, oltre la pittura, ebbe anche un’altra passione: quella politica, che gli costerà nel 1943 la denuncia per attività antifascista.”

“ Reduce dalla prima guerra mondiale, Fanigliulo riprese ad esercitare il suo mandato di consigliere comunale, partecipando abbastanza assiduamente alle riunioni consiliari dal marzo 1919 al maggio 1920..e dal 1922 al giugno 1926….va ricordata la sua posizione nella spaccatura consiliare determinatasi il 28 giugno 1924 in seguito alla proposta formulata da Salvatore Perduno per cui il Comune di Grottaglie avrebbe dovuto inviare un telegramma di condoglianze alla vedova di Giacomo Matteotti, assassinato dai sicari fascisti il precedente 10 giugno. Messa in votazione al termine di un acceso dibattito, la proposta fu approvata con un solo voto di differenza: tra i dieci consiglieri favorevoli c’era anche Fanigliulo. Quella delibera fu poi revocata, ma intanto essa lascia intuire una certa distanza del nostro dalla situazione politica che ormai da tempo si era consolidata a livello nazionale. Una distanza comunque non esplicita se già nel precedente maggio Fanigliulo aveva partecipato alla votazione unanime del Consiglio Comunale per conferire la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini”

SUD IN MOVIMENTO PROGRAMMA “DELLA NOTTE DEI BRIGANTI”.

25 Aprile 2024 a Grottaglie: Arriva la 15esima edizione de “La Notte dei

Briganti”

Le Cave di Fantiano di Grottaglie si preparano ad accogliere la 15esima

edizione de “La Notte dei Briganti”, un evento che promette di unire

musica, sport, arte e cultura organizzato dall’associazione

politico-culturale “Sud in Movimento” che si svolgerà per l’intera

giornata del 25 aprile 2024.

Il programma di quest’anno offre una varietà di attività pensate per

tutti i gusti e tutte le età.

Laboratori per i più giovani: dalle ore 10:30 i ragazzi potranno

partecipare al laboratorio “Queer Frame” a cura dello Sportello IRIS, lo

sportello LGBTQIA+ di Grottaglie, realizzato grazie al sostegno

finanziario del Comune e la collaborazione di Alzaia, Arcigay Taranto e

L.E.F.T.

Il laboratorio Queer Frame si basa sul gioco educativo “Pride and Play”,

ideato da Lu Pignatelli, e offre un’opportunità coinvolgente per

esplorare tematiche fondamentali legate all’identità, alla salute e al

benessere sessuale, nonché alla storia del movimento LGBTQIA+ e all’uso

di linguaggi inclusivi.

Mentre i più piccoli avranno la possibilità di esplorare la lettura con

il laboratorio di Ciurma Libreria.

Riguardo le attività sportive, il Volley Club offrirà sessioni di

pallavolo e calcio.

Arte e creatività:

Alle 14:30 un laboratorio di ceramica darà la possibilità ai più piccoli

di sperimentare una delle tecniche dell’antica tradizione locale.

Spettacoli e musica: Il pomeriggio vedrà una serie di performance, a

partire dalle 16:00 con uno spettacolo di danza aerea a cura della

giovane artista Beatrice Puzzovio; dalle 16:30 concerto acustico del duo

Gianni Amati e Matteo Scatigna dal titolo “La pizzica pizzica dell’area

messapica” a seguire ci sarà la possibilità di aprire una ronda

collettiva.

Dalle ore 18.00 assisteremo ad una fusione di selezioni musicali e

percussioni con “Officine Ritmiche”, un coinvolgente percorso intorno a

cinque continenti, tra samba afrobeat, funk e suoni balcanici.

In conclusione, dalle ore 19.30, si esibiranno Elettro Mascarimirì, il

progetto ideato da Claudio “Cavallo” Giagnotti – leader, musicista e

produttore – nato in un’epoca in cui il Salento era turisticamente

ancora poco noto.  Elettro Mascarimirì è il sotto progetto incentrato su

electro-world music, musica elettronica, e musica tradizionale sia dal

vivo che in dj set.

Il presidente di Sud in Movimento, Michele Nuzzo, sottolinea

l’importanza della data del 25 aprile: “La scelta di questa giornata è

un omaggio alla Resistenza, momento fondamentale della nostra storia che

ci ha permesso di divenire un paese democratico. In un’epoca in cui la

memoria storica è messa a dura prova, è nostro dovere celebrare e

ricordare il sacrificio di chi ha lottato per la nostra libertà. Ma

bisogna ricordare altri tipi di resistenza, come quella palestinese

messa a dura prova dalle azioni disumane del governo israeliano. È

nostro dovere continuare a parlare e ricordare tutte le persone che

quotidianamente lottano, da diversi decenni ormai, per difendere

l’esistenza di un popolo vittima di un vero e proprio genocidio, anche

grazie alla collaborazione e al silenzio dei governi occidentali.”

La manifestazione vede il contributo di numerose associazioni, volontari

e imprese locali, che insieme rendono possibile questo grande evento

comunitario. A tutti loro va il nostro più profondo ringraziamento,  in

particolar modo al main sponsor di questa edizione Professione casa.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sul programma, si invitano

tutti gli interessati a seguire i canali ufficiali di “Sud in

Movimento”.

La segreteria, Sud in Movimento