Renato Perrini presidente della Commissione regionale di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia dal luglio del 2021, ha dichiarato nel suo intervento al convegno ” l’obiettivo finale, di tutti i componenti della Commissione, è stato quello di arrivare a una 𝐏𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐢𝐧 𝐦𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐠𝐢𝐨, 𝐝𝐞𝐯𝐢𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐦𝐚𝐫𝐠𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐦𝐢𝐧𝐨𝐫𝐢𝐥𝐞.Un’esigenza che personalmente ho avvertito anche a seguito delle tante notizie di cronaca che hanno come protagonisti i minori, bulli o vere e proprie baby gang in Puglia.
𝐇𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐞𝐫𝐨 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐜𝐢 𝐭𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐦𝐢𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐯𝐢𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐦𝐢𝐧𝐨𝐫𝐢𝐥𝐞, 𝐧𝐨𝐧𝐜𝐡𝐞́ 𝐝𝐢 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐢𝐧𝐧𝐞𝐬𝐜𝐚𝐬𝐬𝐞𝐫𝐨 𝐥’𝐚𝐯𝐯𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢. Pertanto al fine di arrivare a presentare il presente testo normativo ho effettuato numerose audizioni, proprio per trovare una #sinergia fra la Politica e chi stabilmente si occupa dei minori sia sul piano sociale sia sul piano giudiziario. Seppure forme di delinquenza giovanile di gruppo siano da sempre esistite, alcuni indicatori possono aiutare a contestualizzare le recenti evoluzioni di questo fenomeno.
La devianza viene definita come un processo dinamico per il quale il comportamento di un individuo o di un gruppo viola le norme presenti nel tessuto sociale. Quindi la proposta di legge presentata dal sottoscritto si articola in linee diverse di intervento e mira ad ampliare in modo dettagliato e puntuale le azioni di prevenzione e gli interventi nei confronti del minore, partendo dal presupposto che il legislatore regionale per tutelare e promuovere il benessere psico-fisico, spirituale, morale e sociale dei bambini e degli adolescenti e per poter contrastare ogni tipo di devianza deve considerare il disagio giovanile come un malessere tipico dell’età adolescenziale, pertanto transitorio. Gli interventi – inoltre mirano a sostenere la genitorialità e l’attivazione di percorsi di formazione per le figure di riferimento (genitori, insegnanti, educatori) al fine di un tempestivo riconoscimento del disagio e delle condotte devianti.
𝐌𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐥𝐢 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐭𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢, 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐮𝐭𝐞 𝐚𝐝 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚, 𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐝𝐨𝐥𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞. A noi adulti allora spetta il compito difficilissimo, da un lato di aiutarli a tenere i piedi ben piantati per terra, dall’altro di metterli al corrente di tutti i pericoli che la vita può riservargli. 𝐏𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐫𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐡𝐨 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 “𝐌𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀” 𝐫𝐢𝐯𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐈𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 territorio 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi devono avere ben chiaro che la criminalità non è un’alternativa. Risse, atti di bullismo, furti, rapine, minacce armate: non è questa la Puglia che vogliamo. Ringrazio l’Avv. Matilde Percolla per l’invito che ho accolto con piacere e tutti gli intervenuti”
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