IL PARTITO DEMOCRATICO DI GROTTAGLIE E’ ALLA “CANNA DEL GAS”. GUARINI CONTRO IL CAPOGRUPPO IN CONSIGLIO FRANCESCO DONATELLI.

DONATELLI “ACCUSATO” DI AGIRE IN “SPREGIO ALLE REGOLE DEMOCRATICHE INTERNE AL PARTITO DEMOCRATICO”.

Ad un anno dal congresso del Partito Democratico nella città delle ceramiche, che ricordiamo fu caratterizzato dalla forzata intesa tra le due “anime” del partito , area Schlein (gruppo ex articolo Uno ed Insieme a Sinistra-GROTTAGLIE NEXT) e l’area Bonaccini ( gruppo dirigente che ha eletto in consiglio comunale Petraulo e Donatelli).

Un congresso svolto nella sezione di Articolo Uno, in cui faceva bella mostra di se,  il manifesto elettorale delle ultime amministrative della coalizione di D’Alò GROTTAGLIE NEXT, con cui erano candidati, per Insieme a Sinistra, il segretario Giuseppe Guarini ed il presidente del Consiglio Comunale Aurelio Marangella.

 Un direttivo dunque frutto di una mediazione, portata avanti dal commissario Sen. Giovanni Battafarno, ed i componenti furono   Giuseppe Vinci, Anna Rita Palmisani, Angelo Nisi, Palma Rosa Rizzo, Aurelio Galiandro, Stefania Lupo, Carlo Trani, Felisia Perrulli, Leonardo Aversa, Alessandra Alò, Aurelio Marangella, Michela Danucci, Rocco Barletta, Mariacarmela Palmieri, Francesco Montedoro, Grazia Santoro, Ciro Intermite, Vittoria de Tommaso, Francesco Italo Spagnulo, Ermelinda Piccolo, Giuseppe Ciniero, Sara Sgobbio, Vincenzo Giuseppe Palmisani, Liliana Ciniero.

Diversi componenti del direttivo, nello specifico Francesco Montedoro, Vincenzo Palmisani, Francesco Italo Spagnulo, Roberto De Gregorio Cosimo Coppola, Angelo Casale, Giuseppe Ciniero, Mariacarmela Palmieri Giuseppe Cappiello, Romolo Caloiero, Grazia Santoro tra aprile e maggio hanno fatto “le pulci”, con due note (di seguito riportate) all’operato del segretario Giuseppe Guarini.

Guarini non è nuovo con le reprimende nei confronti Donatelli, già nel settembre 2023 scrivevamo “Le prime avvisaglie di una della coesistenza forzata tra gli eletti del Partito Democratico e i “compagni” provenienti da ARTICOLO UNO-INSIEME A SINISTRA, si era appalesata già dopo l’elezione (accordo interno diciamo!!) a segretario sezionale di Giuseppe Guarini. Nel mese di luglio l’etichettato “ “solista” capogruppo del partito in consiglio comunale, Francesco Donatelli, veniva preso di mira da Guarini che dichiarava “ Purtroppo devo stigmatizzare l’assenza al confronto del consigliere Donatelli. Non servono solisti, ma una squadra unita che deve iniziare a lavorare per le prossime impegnative sfide che abbiamo davanti. Io farò la mia parte in questa direzione. E non mi stancherò a cercare e trovare il massimo della condivisione. Nelle prossime settimane comunicherò iniziative tese ad affrontare le tematiche che attanagliano la città (operai Teorema, comparti edificatori, area pedonale nel quartiere delle ceramiche, Leonardo S.p.A.) ed in particolare incontrerò i tesserati e simpatizzanti del partito.” Registriamo per la cronaca, che degli operai Teorema, comparti edificatori, area pedonale nel quartiere delle ceramiche, Leonardo S.p.A., non abbiamo avuto notizie in merito da parte di Guarini. L’occasione di questa reprimenda fu la mancata inclusione nell’elenco dei punti da trattare nel consiglio comunale, dell’interrogazione presentata dai cinque consiglieri comunali Francesco Donatelli, Ciro Petrarulo, Alfredo Traversa, Giovanni Marinelli, Massimo Carrieri sul “Contenzioso comunale con i proprietari dei Comparti “C”. Perché cambia l’avvocato comunale ma dello stesso studio?”.

La cronaca registra che Guarini, ad oggi, non ha dato risposte alle diverse  “tematiche che attanagliano la città (operai Teorema, comparti edificatori, area pedonale nel quartiere delle ceramiche, Leonardo S.p.A.)”.Nell’agosto 2023 non mancò la risposta a Guarini da parte di Donatelli e Petrarulo, che inviarono al riguardo, una nota alla segretaraia provinciale Filippetti.

A parte la singolarità con cui Guarini ha diffuso alla stampa (in parte) la nota, e negando l’invio al nostro giornale se pur richiesta allo stesso segretario, e che “fantozzianamente” (dopo il nostro invito) ha publicato sulla pagna social del partito.

Come evidenziato Donatelli è stato eletto democraticamente nelle liste del PD alle ultime ammnistrative e nominato capogruppo del gruppo Pd in consiglio comunale, e dunque atto condiviso dall’altro consigliere Ciro Petrarulo. Bene, anzi male, Guarini “si scaglia solo contro Donatelli. Perché? Guarini non riconosce l’autonomia del consigliere comunale eletto, autonomia che per primo dovrebbe riconoscere un segretario di partito (ricordiamo proveniente dalla coalizione GROTTAGLIE NEXT),e per opportunità, data la precedente militanza e candidatura, dovrebbe consigliare lo stesso ad astenersi dal prendere delle posizioni così drastiche e poco credibili, francamente.

L’elemento di novità è che  Guarini “certifica che all’interno del gruppo consiliare ci sono  “posizioni divergenti”, dunque anche il consigliere Petrarulo  non è in linea politica-amministrativa co Donatelli. Possiamo testimoniare che ad oggi non risulta che tutte le iniziative comunicate dal capogruppo Donatelli, abbiano registrato l’opposizione del consigliere Petraulo, attendiamo conferma o smentita al riguardo.

Guarini scrive di “una nuova stagione politica”, dalle note inviate allo stesso in aprile e maggio, non sembra essere proprio così, poi una “nuova classe dirigente ed un nuovo segretario” basta scorrere i nomi, sono ormai i nostri “nonni” politici.

Poi si passa all’etichettatura, “residua componente del vecchio Partito Democratico, ovvero protagonista delle sconfitte elettorali e del ridimensionamento dello stesso ad un ruolo marginale”, singolare modo di “attaccare” chi ha aperto le porte del partito per accogliere, i candidati della coalizione di maggioranza del sindaco D’Alò-GROTTAGLIE NEXT, e che in consiglio comunale sostengono la maggioranza con il proprio consigliere eletto (Insieme a Sinistra), mentre la  “residua componente del vecchio Partito Democratico” onora in consiglio il voto ricevuto dai grottagliesi per svolgere il ruolo d’opposizione. Le regole democratiche dicono che il valore etico-politico e nel essere rigidamente rispettosi, non già dei trasformismi ed opportunismi, ma delle indicazioni dei cittadini elettori.

Questa posizione del PD (ex Insieme a Sinistra ex Articolo Uno, ma attuale Grottaglie Next), dovrebbe ispirare gli elettori che nelle ultime elezioni ammnistrative hanno scelto il PD, a dare un segnale di dissenso, alle prossime scelte elettorali, su questo modo “fantozziano” di operare da parte dell’attuale dirigenza sezionale del PD a Grottaglie.

Le affermazioni che seguono dimostrano che la linea amministrativa intrapresa dal gruppo PD in consiglio comunale è quella giusta, “l’autolesionismo”, a nostro parere, e non rendere palese quanto è palese, Guarini sostiene la maggioranza di D’Alò, e le posizioni del gruppo guidato da Donatelli sono “spine” nel fianco” di D’Alò e del gruppo ora nel PD e alle ammnistrative sosteneva D’Alò.

La conclusione è che a Grottaglie il Partito Democratico è alla “canna del gas”, e che un azzeramento della dirigenza locale è ormai indispensabile, considerato che il segretario ed il suo gruppo non riescono a dare risposte alle vertenze “Teorema”, Comparti C, demolizione del Monumento ai caduti, lavori pubblici che hanno stravolto l’intera città con disagi immensi, differenziata che non cresce, partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza zero. L’ultima iniziativa per il PD-Guarini, il piano casa, che implementerà l’indice di fabbricabilità e la speculazione e rendita edilizia, un indice tra i più alti d’Italia, ed affosserà definitivamente i comparti C.

Dunque la città attende chiarezza e non ambiguità dal PD-Guarini e non da Donatelli, che ormai combatte contro i mulini al vento dell’indifferenza del sindaco e della sua maggioranza….compreso il PD-Guarini chiaramente!!!

La soluzione per evitare al PD il flop elettorale prossimo, COMMISSARIAMENTO.

LE NOTE INVIATE A GUARINI

Cari Segretari,

in data 09/05/ c.a. si è riunita c/o la Sezione del Pd un gruppo di compagni iscritti per la stesura di un “documento appello” con l’intento di dar vita a un percorso di rigenerazione democratica della vita interna ed esterna del Partito e porre, sperabilmente, fine ad un degrado politico della nostra organizzazione ridottasi a pura comparsa ed esposta quotidianamente a figure barbine. Definire qual è la posizione del Pd di Grottaglie con la Segreteria attuale è un rebus politico: dall’opposizione dichiarata e praticata con le ultime elezioni amministrative si è passati, a nostro parere, ad una “surrettizia” maggioranza con la medesima Amministrazione Comunale.

Inoltre i rappresentanti istituzionali iscritti al Pd votano in maniera contrapposta sistematicamente.

Ci sembra naturale, quindi, rilevare che detto comportamento è divenuto prassi insostenibile, intollerabile e sta compromettendo seriamente l’immagine del Partito. Pertanto, tutti nel Partito, ad iniziare dalle responsabilità in capo alle Segreterie in indirizzo, devono avvertire l’esigenza e l’urgenza di promuovere un procedimento democratico per la definizione di una posizione politica ufficiale e gli atti conseguenziali, restituendo così al Pd di Grottaglie la dignità politica che gli compete.

Dignità politica che, altresì, resta anche mortificata dalla assoluta mancanza di convocazione dell’Assemblea degli iscritti, anche se ripetutamente richiesta e, parimenti, dal mal funzionamento del Coordinamento che, in quelle poche volte convocato, non ha potuto e non è stato mai posto nelle condizioni di discutere delle pregnanti tematiche contenute nella mozione unitaria congressuale del 16 Giugno 2023 approvata ad unanimità.

Premettiamo, inoltre, di non essere legati ad una un’opposizione pregiudiziale

comunque, anche se siamo convinti che occorra riaffermare una opposizione di sinistra all’attuale A.C. , distinta dalla destra e che sappia, al contempo, rifuggire da una posizione tutta localistica per rappresentare anche le istanze e le tematiche portate avanti dalla Segreteria Nazionale.

Quello che ci preme, in sostanza, è il ripristino di elementari norme di disciplina democratica delle decisioni da assumere e cancellare la “doppiezza” oggi praticata dal PD di Grottaglie: formalmente all’opposizione e “surrettiziamente” in maggioranza. Tuttavia, la circostanza delle imminenti Elezioni Europee ci impone in questo momento di impegnarci e concentrarci, tutti insieme, con l’obbiettivo di conseguire un risultato positivo per la lista del PD. Resta inteso, però, che all’indomani delle Elezioni Europee va convocata una Assemblea degli iscritti in cui porre all’Ordine del Giorno la verifica della direzione politica, il ruolo del gruppo dirigente, e il rispetto delle deliberazioni congressuali mai compiutamente affrontati.

Qualora non si dovesse procedere in tal senso (ma non ce lo auguriamo)

adotteremo, in linea con quanto previsto dallo Statuto del Partito, il metodo

dell’autoconvocazione per la discussione degli O.d.G anzidetti.

Con l’occasione vi salutiamo con l’auspicio di un riscontro positivo per quanto

qui dichiarato.

Grottaglie lì 09.05.2023

Roberto De Gregorio Cosimo Coppola

Francesco Montedoro Angelo Casale

Vincenzo Palmisani Giuseppe Ciniero

Mariacarmela Palmieri Giuseppe Cappiello

Francesco Spagnulo Romolo Caloiero

Grazia Santoro

DOCUMENTO DEL APRILE 2024

E’ passato quasi un anno dalla celebrazione del Congresso cittadino del Partito Democratico di Grottaglie.

Un Congresso che doveva rappresentare uno slancio del Partito dopo mesi di un inutile Commissariamento che non ha sciolto i nodi presenti all’interno del Circolo. Ed invece la confusione è aumentata a causa dell’adesione al Partito del Consigliere Comunale nonché Presidente del Consiglio Comunale Aurelio Marangella che ha posto il Circolo in una difficile e imbarazzante doppia veste di Partito all’opposizione, con i due Consiglieri Comunali Francesco Donatelli e Ciro Petrarulo, e nella maggioranza D’Alò, con Aurelio Marangella. Un limbo che, non a torto, i cittadini non riescono più a comprendere e che dura da ormai troppi mesi senza che la Segreteria cittadina riesca a dare una linea definita sul percorso da seguire. Un percorso che inevitabilmente, dovendo decidere tra lo stare in maggioranza o all’opposizione passa dalla discussione sulle questioni che attanagliano la nostra comunità: Leonardo, Comparti C, Teorema, Viabilità, Agricoltura, Urbanistica, Affari Sociali, etc etc. Queste situazioni più volte sono state sollevate e poste all’attenzione del Segretario e dell’Organo Direttivo del Partito cittadino, ma al momento è ancora tutto fermo e il Partito è chiuso in un imbarazzante silenzio. Alla luce di tali considerazioni, per cominciare a fare chiarezza, facendo seguito all’invito fatto alcuni mesi orsono al Segretario cittadino di invitare il Consigliere Comunale Aurelio Marangella, iscritto e componente del direttivo del Circolo ad aderire formalmente al Gruppo Consiliare del PD in seno al Consiglio Comunale,  nei giorni scorsi i sottoscritti Montedoro Francesco (componente Assemblea Regionale), Palmisani Vincenzo (componente Assemblea Provinciale) e Spagnulo Francesco Italo (componente Direzione Sezionale), hanno, loro malgrado, presentato ricorso alla Commissione di Garanzia Provinciale del Partito per risolvere la grave anomalia. Un ricorso che non ha nulla di personale ma molto di politico in quanto serve, secondo i suoi sottoscrittori, a risolvere la situazione paradossale in essere, che un iscritto al Partito Democratico in qualità di iscritto e di componente di un organo direttivo sezionale partecipi ai momenti decisionali del maggior Partito dell’opposizione e, nel contempo, partecipi alle riunioni dellamaggioranza politica che amministra la città, di cui il Partito Democratico non fa parte, votando in solido con questa gli atti deliberativi del Consiglio comunale che presiede. Ciò che è stato richiesto è espressamente previsto da Statuti e Regolamenti del partito: “elettori e iscritti al Partito Democratico devono aderire ai gruppi del Partito Democratico nelle Assemblee elettive di cui facciano parte”. La sanzione prevista se non si adempie è la cancellazione immediata dall’Anagrafe degli iscritti con tutto ciò che ne consegue. Prima di arrivare a ciò sono stati fatti tutti i passaggi, ma purtroppo vista l’inerzia e l’immobilismo di chi avrebbe dovuto risolvere la questione, in primis gli organismi direttivi provinciali, si è reso necessario un intervento, anche perché la situazione si è ulteriormente aggravata nell’ultimo mese. Infatti lo stesso Consigliere Comunale Marangella, in palese contrasto con la decisione unanime degli organi direttivi provinciali e comunali del Partito Democratico alle ultime elezioni provinciali dello scorso 17 marzo non si è recato a votare, seguendo invece ancora una volta le direttive del Sindaco e della Maggioranza politica che amministrano la città di Grottaglie, contravvenendo platealmente anche in questo caso ai dettami di Statuto Nazionale, Regionale e dei Regolamenti del Partito Democratico.

Tutto ciò non è più  tollerabile!

Ora ci aspettiamo che la Commissione di Garanzia adìta si dimostri celere a provvedere, così come lo è stata per il caso dei 3 consiglieri comunali del gruppo consiliare del Partito Democratico di Taranto, cancellati dall’Anagrafe degli iscritti al Partito in pochi giorni.

Ci aspettiamo inoltre che il Segretario Sezionale Giuseppe Guarini batta un colpo su tale questione così come sulle tante vertenze che riguardano la Città e dica finalmente quale è la linea del Partito nella nostra città e quale determinazioni intende assumere.

Francesco Montedoro

Vincenzo Palmisani

Francesco Italo Spagnulo