MONUMENTO AI CADUTI.ASSESSORE BLASI, “SBOTTA”…” SEGNALAZIONE PROBABILMENTE “OSTRUZIONISTICA”,AVV. MIRELLI “CI SONO STATE DUE NORMATIVE LEGISLATIVE COMPLETAMENTE DISATTESE”.

GLI OSTRUZIONISTI. PROF. EX SINDACO ANTONIO ZINZANELLA, ARCHITETTO ANTONIO FANIGLIULO, AVV. MICHELE MIRELLI,DOTT ITALO SPAGNULO,ARCHITETTO CIRO MASELLA,AVV. MCOSIMO ROMANO,ARCHITETTO VITO NICOLA CAVALLO, PROF. COSIMO LUCCARELLI E DECINE DI CITTADINI FIRMATARI DI UNA PETIZIONE.

Dopo quattro mesi, l’assessore ai lavori pubblici ed urbanistica del Comune di Grottaglie “batte un colpo” e “sbotta, per il caso monumento, “segnalazione probabilmente “ostruzionistica”. Bene finalmente leggiamo una dichiarazione sul caso, dopo che lo stesso assessore non ha voluto incontrare gli autori della “segnalazione probabilmente “ostruzionistica”, e che è “scappato” alle reiterate richiesta d’incontro con il nostro giornale.

 Chi è l’assessore architetto Giovanni Blasi? Il “super” assessore che da diversi anni si occupa dell’urbanistica e dei lavori pubblici di Grottaglie, “braccio” destro ed operativo del sindaco D’Alò  candidato con SUD IN MOVIMENTO, lo stesso movimento, che poche settimane fa qualifica i componenti del G7”coloro che hanno le mani sporche di sangue e petrolio”, e che nella foto nell’occasione dei G7, si presenta (insieme ad altri componenti dell’amministrazione) soddisfatto del buon lavoro eseguito nel quartiere delle ceramiche, dopo che per anni lo stesso quartiere (ma ancora oggi) versava in condizioni “pietose” come segnalato dal nostro giornale.

Stato “pietoso” dell’urbanistica e dei lavori pubblici ormai evidenti in tutta la città, e forse ne ha preso contezza, al contrario ad esempio della tematica urbanistica, dove gli sfugge come risolvere il problema dei comparti C e dei diversi piani esecutivi approvati e che non decide di convenzionare o come fa ”orecchio da mercante” per l’approvazione del piano esecutivo presentato da alcuni proprietari del comparto C5, rinviando (sine die) le richieste di colloquio  con i proponenti progettisti. Insomma un assessore che è un “disastro”, evidentemente colmo delle proteste e lamentele dei cittadini, per auto-assolversi e giustificarsi scrive (rigorosamente) sulla sua pagina social, sia mai incontrare il nostro giornale, comunica al popolo grottagliese”𝑪𝒐𝒎𝒆 𝑨𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒔𝒕𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, 𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒂𝒑𝒆𝒗𝒐𝒍𝒊 𝒅𝒆𝒍 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒍 𝒃𝒍𝒐𝒄𝒄𝒐 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒅𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒂 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐 𝒊𝒎𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒊𝒏 𝒗𝒊𝒂 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒐𝒏𝒊 𝒆 𝒊𝒍 𝒇𝒆𝒓𝒎𝒐 𝒅𝒆𝒊 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒊 𝒊𝒏𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒂𝒍 𝑴𝒐𝒏𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒊 𝑪𝒂𝒅𝒖𝒕𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒓𝒊 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂, 𝒔𝒕𝒊𝒂 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒔𝒕𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒑𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒕𝒂̀ 𝒂 𝒈𝒓𝒂𝒏 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒊𝒕𝒕𝒂𝒅𝒊𝒏𝒂𝒏𝒛𝒂, 𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒂𝒈𝒍𝒊 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒗𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝑨𝑸𝑷 𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝑭𝒊𝒃𝒓𝒂 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒏𝒆𝒕. Ma è giusto che i cittadini sappiano come stanno le cose quando le problematiche strutturali e infrastrutturali, oltre alla burocrazia, iniziano a impiegare tempi quasi incalcolabili.

In entrambi i casi le responsabilità del blocco dei lavori non dipendono dall’Amministrazione. Ovviamente, ci stiamo spendendo in ogni modo e con un’enorme quantità di provvedimenti, documenti, attività di coordinamento e dispendio di energie, affinché il tutto si possa sbloccare il prima possibile.

Per quanto riguarda via Marconi, è ormai noto che, al di sotto del manto stradale, in data 14 febbraio, è emerso il ritrovamento di un ambiente ipogeo nel bel mezzo dei lavori di realizzazione di un tronco fognario di competenza dell’AQP. L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale ha richiesto, subito dopo, uno studio di compatibilità geologica individuando un tecnico esterno per l’espletamento dello studio e della messa in sicurezza.

Via Marconi è storicamente una gravina che divideva due spalle di terra, nel tempo ricoperta ed edificata, motivo per il quale al di sotto continuano ed emergere elementi geologici da non sottovalutare e da valutare. In sommi capi, finché chi di competenza non si esprimerà, non sarà possibile proseguire con la riapertura in sicurezza della via.

Per quanto riguarda il blocco dei lavori inerenti al Monumento dei caduti, invece, il tutto è ancora al vaglio della Soprintendenza ai Beni Culturali Provinciale e Regionale, per mezzo di una segnalazione che la Soprintendenza ha ricevuto da alcuni cittadini. Segnalazione probabilmente “ostruzionistica” per il semplice fatto che quando l’iter progettuale ebbe seguito, in perfetta aderenza con quanto previsto da normative e leggi in vigore, il sito in causa non era assolutamente inserito tra quelli tutelati dai Beni Culturali.

Gli uffici tecnici comunali hanno prodotto una corposa documentazione a corredo delle osservazioni presentate alla procedura di valutazione di interesse culturale. Passati i 120 giorni previsti per l’esito dei Beni Culturali siamo anche noi, come tutti i cittadini, in attesa che il tutto possa avere seguito e che questi lunghi disagi possano concludersi”.

Non si è fatta attendere la risposta dello stimato Avvocato Michele Mirelli (altro ostruzionista insieme a chi scrive) , il quale ha inviato alla nostra redazione la seguente nota “Stimato Architetto Vito Nicola Cavallo, nonché ottimo Giornalista, Le formulo una confessione pubblica indotto dalla profanazione gratuita del Monumento ai Caduti e citando Flaubert, nonostante io sia una medaglia al Valor Civile oltre che Commissario della sezione Combattenti e reduci, avverto che gli eroi, compreso il sottoscritto, al giorno d’oggi non hanno più un buon odore, infatti, una volta vi era persino maggiore dignità nel fare schifo, non essendo neppure io capace di evitare una tale gravissima profanazione. Oggi tutti affermano di dire il vero, perfettamente consapevoli di affermare il falso. Non voglio, né desidero interlocutori della nostra civica amministrazione proprio perché ci sono state due normative legislative completamente disattese. La prima è la Legge 31.3.2001 “la Repubblica riconosce il valore storico e culturale delle vestigia della prima guerra mondiale. Al comma C (fa riferimento) ai Monumenti ecc. ecc. La seconda relativa alla omessa richiesta di restauro del Monumento ai sensi delle Legge N.79/2001 di tutela del patrimonio storico della prima guerra mondiale relativo al bando 2024/2025 per la assegnazione di contributi per il restauro non certo per la demolizione, amputazione e/o arretramento e di cui non conosco l’esito. Le piante di capperi e gli alberi di fico hanno trovato il loro habitat sulla scalinata del gruppo marmoreo, così come le cucce dei gatti quali orride garitte di vigilanza. Per via Marconi credo che la vicenda sia molto più complessa e la sintetizzo: se quella è una gravina ha valore ambientale, ed è competente per il restauro il Comune, se è una adduttrice di acque meteoriche o altro e’ di competenza dell’Acqudedotto .

 In definitiva questo rimpallo di competenze farà insorgere una lunga e grave diatriba ?”

Analisi e risposta dell’Avvocato Michele Mirelli lapidaria e inconfutabile, alla quale vogliamo aggiungere, in risposta all’assessore Blasi, che quale titolare dell’assessorato lavori pubblici ed urbanistica ad oggi la richiesta di rilascio di certificato di destinazione urbanistica del monumento nonché della delibera con cui si dimostra l’attribuzione a Piacentini dell’opera del 1958 non è evasa.

Come ampiamente pubblicato con decine di pagine e non ultima l’accorata testimonianza dell’ex sindaco Prof. Zinzanella ha certificato l’attribuzione progettuale del monumento a Marcello Piacentini con la direzione dei lavori dell’Ing. Grazio Prete. Ora all’architetto-assessore non può sfuggire, che proprio il sindaco Zinzanella e l’ing. Prete con l’approvazione del primo piano regolatore generale perimetrarono con destinazione vincolante a monumento l’area oggetto della trasformazione edilizia attuale approvata dallo stesso Blasi, una destinazione a standard urbanistico a favore dell’area tipizzata urbanisticamente A (verde pubblico), riconfermata con l’approvazione del  nel piano particolareggiato di recupero del centro storico redatto dall’architetto Cervellati.

Ora architetto non le sfuggirà che il cambio di destinazione d’uso di parte della destinazione a monumento-verde pubblico (standard) a marciapiede ed altro la OBBLIGAVA a portare all’attenzione del consiglio comunale la variante urbanistica , con il  parere preventivo  della soprintendenza, cosa che la stessa soprintendenza a cui ad oggi è affidata la valutazione, non ha mai espresso in quanto da voi non richiesta.

Ora che il progetto della rotatoria sia come Lei afferma “quando l’iter progettuale ebbe seguito, in perfetta aderenza con quanto previsto da normative e leggi in vigore” è condivisibile limitatamente alla rotonda e non al monumento, che se pur condividendo la sua dichiarazione “, il sito in causa non era assolutamente inserito tra quelli tutelati dai Beni Culturali”, si rende necessario ed obbligatorio  che i lavori siano conformi al piano regolatore vigente, al piano di recupero, non riduca gli standard urbanisti DM 1444/68, sia approvata la variante urbanistica in consiglio comunale, richiedere il parere alla soprintendenza preventivamente, adeguarsi alla Legge 31.3.2001 comma C “la Repubblica riconosce il valore storico e culturale delle vestigia della prima guerra mondiale, con riferimento ai Monumenti e la legge 79/2001   di restauro del Monumento, dare riscontro interlocuzioni scritte e verbali dei cittadini (puntualmente da voi disattese) ed associazioni nazionali,…questa è la democrazia , bellezza…come lo è altrettanto la stampa e l’informazione, e chi a suo dire eserciterebbe “ Segnalazione probabilmente “ostruzionistica” .

Attendiamo una sua comunicazione per un cordiale colloquio…ostruzionistico !!!!