4/4.SPECIALE G7 E CNF-CERAMICHE NICOLA FASANO, AMBASCIATORE DELLA CERAMICA D’ITALIA IN CANADA, FRANCIA, GERMANIA, GIAPPONE, REGNO UNITO E STATI UNITI D’AMERICA ED UNIONE EUROPEA.(quarta parte di 4)

IL TEAM DEL GRUPPO CNF GUIDATO DA FRANCO FASANO, HA PRESENTATO LE ORIGINI DI UNA TRADIZIONE CON LE MODERNITA’ DEI COLORI, AI CONSORTI E ALLE CONSORTI DEL G7 OSPITANDOLI NELLA SUA AZIENDA E CERAMICS ROOM.

L’origine dell’attività figulina della CNF-Ceramiche Nicola Fasano ha le sue  origini di una tradizione , dal 1623 al 2020 , con le   antiche tecniche di produzione della ceramica delle storiche ceramiche della bottega di Franco Fasano , che ci porta a visitare la sua esposizione in un ipogeo calcareo nel centro dello storico quartiere delle ceramiche a Grottaglie, e racconta che “ delle nostre produzioni si hanno notizie in una bottega dell’antesignano di questo marchio, tutt’oggi leader nel territorio pugliese nella produzione delle ceramiche tradizionali tipiche, cosiddette ceramiche d’uso, ossia manufatti adibiti alla conservazione di alimenti sia liquidi che solidi, realizzate nella “putea capasonara, invece, com’è noto nella bottega faenzara  si produceva la maiolica per la tavola e la cucina, l’oggettistica per la casa, mattonelle ecc. nonchè le maioliche artistiche, destinate ad una committenza alto-borghese e/o aristocratica. Infatti il feudo di Taranto appartenne a Gregorio Castelli, duca di Genova, acquisito dagli eredi di Isabella d’Aragona. Al seguito di questo personaggio si trasferirono alcuni ceramisti liguri pregni della cultura artistica del nord Europa fra cui l’abile maestro Francisco Nicola Fasano che diede origine alla sua attività proprio in una grande grotta affidatagli dal suo illustre mecenate di cui si conserva ancora l’ubicazione”. 

Da anni Franco Fasano ed il suo team è impegnato nella differenziazione delle produzioni, tra essi, il progetto la capsule collection “CRATOS”” CRATOS. L’idea prende forma nel nostro atelier di via dei Banchi Vecchi a Roma, quando il designer Gian Paolo Guerra venne a farci visita e apprezzò le ceramiche di nostra produzione, nonché le riproduzioni delle diverse ceramiche attiche, apule e apula indigena, quindi le ceramiche di Gnathia.

Nei nostri laboratori artigianali,  da molto tempo siamo impegnati nell’elaborazione di nuove produzioni  abbiamo voluto applicare alle nuove ed originali forme progettate da Gian Paolo Guerra, quindi il  prodotto finale, la capsule collection “CRATOS”” , sintesi di antiche forme delle terrecotte delle terre di Puglia dal remoto passato alla proposizione di nuovi smalti colorati (glicine/prugna/blu di prussia/avion abbinati a grigio/fango/giallo ginestra) che esaltano le sinuose linee dei lebete grandi e di Egnazia, le Idria,i Crateri, le Skyphos e  Coppe,i Kylix, le Lekane e Trozzelle, le Pelica. La capsule collection “CRATOS” (anfore, idrie e crateri) trae ispirazione dall’antica Grecìa Tarantina, reinterpretata in chiave contemporanea e semplificata in quanto non incisa ed istoriata come si usava fare in epoca greca.

Gian Paolo Guerra strizza l’occhio al mondo del “decor” con smalti dai colori dei portoni di Parigi,  glicine, prugna, blu di prussia, avion grigio, fango, giallo ginestra. Una collezione destinata ad impreziosire le case degli amanti della ceramica nel mondo, forme sinuose e smalti brillanti la rendono unica nel suo genere.” Queste ri-elaborazioni dell’antica ceramica apula (1) “ceramica di Gnathia” che in origine erano con sovraddipinture in bianco, giallo, rosso, su fondo nero, vasi che oggi sono presenti i quasi tutti i musei del mondo, compreso il MarTa di Taranto; una tecnica utilizzata a partire dalla fine del IV secolo fu usata in quasi tutta l’ Italia meridionale ,imitando quella apula, segnalazioni si riscontrano nelle zone etrusche della Sicilia. Taranto infatti, è stata il luogo di origine ed il massimo centro di irradiazione di questa caratteristica serie di vasi (Forti).Tutta la ceramica di Gnathia dipende dalla ceramica italiota, conservando di questa le forme più comuni e più semplici: oinochoe, pelike, skyphos, anfora, cratere a campana, kantharos, craterisco, bacino, coppa semisferica, piatto. Della ceramica apula indigena troviamo la carattteristica trozzella messapica.(1)Tutta questa sintassi di motivi d’arte sembra costituire un lontano precedente della decorazione pittorica pompeiana post augustea, questa ceramica ebbe il suo pieno fiorire nella seconda metà del IV secolo a.C. , per andare a decadere alla fine del III a. C., ultima espressione della pittura vascolare italiota.

 L’antica fabbrica ceramiche della bottega di Franco Fasano non è nuova a queste elaborazioni moderne su forme antiche, 2014 matrimonio in Puglia della facoltosa famiglia Agarwal sposi Ritika e di Rohan Metha  con bomboniere in oro, l’artista è Franco Fasano, che realizza  “Lu Pumu” smaltato in oro, il maestro approfondisce cosa sia” Lu Pumu”, è   un tradizionale manufatto che viene regalato quasi sempre il giorno delle nozze e viene posto sull’angolo del terrazzo della nuova casa dove andranno ad abitare gli sposi. I “Pumi”, dialetto di Pomi o Pigne, sono prodotti ceramici fatti a mano molto diffusi nelle aree del Barocco Pugliese. Nel centro storico di Grottaglie, ad esempio, nelle ville nobiliari, le facciate degli antichi palazzi fanno bella mostra questi elementi decorativi apposti su colonne di grandi o piccole dimensioni sulle estremità dei balconi in ferro battuto.

La loro forma simile ad un carciofo o ad un piccolo bocciolo di rosa opportunamente stilizzati, rappresenta la sublimazione dell’eleganza che la natura ci regala, unita ad un simbolismo che molti hanno legato al buon auspicio, alla fecondità, alla fortuna, all’abbondanza. Per noi ceramisti il Pomo rappresenta uno dei modi di esprimere al meglio la propria capacità professionale nell’esecuzione, nell’innovazione delle forme, ed esibire la propria sensibilità artistica nelle decorazioni, negli smalti e nei colori.

(1) Egnazia-dalle origini alla riscoperta archeologica. Schiena Editore

     La capsule collection “CRATOS”  -Gian Paolo Guerra Designer-

     Le foto di Vincenzo Tambasco

https://www.fasanocnf.it/fasanoceramichesrl-chi-siamo

(2) Per il dettagliato racconto dello  “IUS PRIMAE NOCTIS” si ringrazia Cosimo Luccarelli, cultore delle storia e delle tradizioni grottagliesi, responsabile del sito grottagliesità https://grottagliesitablog.wordpress.com/