“L’istituzione del Corso di laurea magistrale di Medicina e Chirurgia a Taranto, con sede nella ex Banca d’Italia, si aggiunge ai tre corsi di laurea delle Professioni sanitarie che si tengono nella Cittadella della Carità, ma in situazioni strutturali precarie.
“Precarietà non solo degli spazi dove si svolgono le lezioni, ma anche di organizzazione, ancora carente. Di fatto, agli inizi dell’anno, la Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione tra la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari affinché si potenziasse il corso di laurea di Medicina e Chirurgia con l’avvio, sempre a Taranto, di un nuovo Dipartimento Biomedico. La Regione garantiva la copertura finanziaria per tutto il corso di laurea, dal primo al sesto anno, con una dotazione economica pari a 53 milioni di euro e s’impegnava a stanziare ulteriori 30 milioni per la realizzazione del polo didattico nell’area del nuovo ospedale San Cataldo. Peraltro, tutti i corsi di laurea hanno ottenuto dall’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) un accreditamento provvisorio.
“Eppure nel Bilancio 2024 sono stati stanziati solo poco più di 51,5 milioni per l’intera programmazione del corso di laurea di Medicina spalmati in 18 anni e per l’anno in corso è prevista una dotazione finanziaria di 1,3 milioni ma non c’è alcun tipo di informazione circa la programmazione del piano assunzionale di docenti, ricercatori e tecnici con particolare riferimento alle clinicizzazioni di oncologia, ortopedia e nefrologia, al quale dovrebbero seguire i relativi concorsi, le assunzioni necessarie per il dipartimento e il reclutamento di personale MED/F al fine del consolidamento del corso di laurea in Scienze e tecniche dello sport. Tuttavia, ad oggi, non è stato attivato il reclutamento e non sono state assegnate le cattedre sia per medicina sia per le professioni sanitarie, non sono state completate le clinicizzazioni di ortopedia, oncologia e nefrologia.
“Alla luce di quanto descritto considerate le gravi carenze di personale resta indispensabile migliorare l’assistenza e la cura del cittadino attraverso personale altamente specializzato. Un’azione combinata volta al conseguimento di un duplice obiettivo: fronteggiare l’emergenza sanitaria del capoluogo ionico e formare le nuove leve.
“Per questo ho chiesto che il presidente Emiliano, che a oggi detiene la delega alla Sanità, Michele Emiliano, l’assessore alla Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, il Direttore Generale Asl TA, Vito Gregorio Colacicco, il Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Stefano Bronzini, il Direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, vengano a riferire in Commissione Sanità come intendono procedere.”
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