MONUMENTO AI CADUTI.D’ALO’ SI OPPONE ALL’ACCESSO AGLI ATTI LA SOPRINTENDENZA DICE SI ALL’ARCH. FANIGLIULO.

L’AMMNISTRAZIONE D’ALO’ SI OPPONE ALL’ARCHITETTO FANIGLIULO PER ACCEDERE ALLA DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE DEL MONUMENTO AI CADUTI.LA SOPRINTENDENZA LA PENSA DIVERSAMENTE E CONCEDE L’ACCESSO.LA PROVA E’ PRODOTTA, ORA SINDACO…ALEA IACTA EST. SI DIMETTA!!!

Il “barricadero” Ciro D’Alò, che della legge “241” ne ha fatto bandiera per svolgere la sua attività di contestatore e vessillo di trasparenza per la sua azione amministrativa, nega all’architetto Fanigliulo la possibilità di prendere visione dei documenti che hanno portato alla manomissione e demolizione di parte del Monumento ai caduti dell’architetto Marcello Piacenti. Ma il Segretariato regionale del MIC per la Puglia per la seconda volta “mazzia” il sindaco di Grottaglie, infatti dopo la nota inviata al nostro giornale in cui si affermava che “ “il monumento ai caduti è già sottoposto a tutela per legge come bene di proprietà pubblica avente più di 70 anni. L’apposizione di un decreto di vincolo, che di fatto non ha alcun effetto normativo rispetto al vincolo tuttora vigente, ha i suoi tempi procedimentali per legge ed è gestito dalla Soprintendenza e da questo Ufficio. L’apposizione del decreto, si chiarisce, non modifica in alcun modo gli obblighi già vigenti relativi alla tutela e al decoro del monumento. Vedasi la Parte II del d. lgs 42/2004 e s.m.”,con propria nota del 28 agosto comunica a D’Alò “l’accoglimento della richiesta agli atti e documenti amministrativi” dell’architetto Antonio Fanigliulo, evidenziando che  “non sussiste in relazione all’ostensione di documenti o dati relativi al procedimento in oggetto un concreto pericolo di lesione del diritto alla tutela dei dati personali, alla riservatezza delle comunicazioni e degli interessi economici e commerciali, tali da giustificare un bilanciamento con il principio di trasparenza amministrativa…non ravvisati motivi ostativi all’ostensione della documentazione richiesta”.

Ma sempre il giorno 28 agosto, mentre il sindaco ordinava l’ennesima “eliminazione “ di alberi (come nel 2019 in Via dei Partigiani Caduti!!) in piazza Principe di Piemonte già Parco delle Rimebranze, pegaso.it pubblicava la documentazione, che vi riproponiamo, con la quale viene confermato che il Monumento ai Caduti ed il Parco delle Rimebranze furono instituite dal sindaco Marinaro Giuseppe fu Pietro (1922-26) nel 1923 con delibera n. del 29.11.1923, n. 13 del 22.12.1923, n.31 del 28.4.1924 e Parco delle Rimebranze con delibera 66 del 23.3.1923, ed un pubblico concorso per  per il Monumento ai caduti del 212 novembre 1922.  

La conclusione che incute preoccupazione a qualcuno è che l’area di piazza IV Novembre è stata istituita come Monumento ai Caduti della prima Guerra Mondiale nel 1922 completata con l’opera di Piacentini nel 1956, questo conferma quanto comunicato dal  Segretariato regionale del MIC per la Puglia , e che “il monumento ai caduti è già sottoposto a tutela per legge come bene di proprietà pubblica avente più di 70 anni.”

LA PROVA E’ PRODOTTA, ORA SINDACO…ALEA IACTA EST. SI DIMETTA CON O SENZA DISEGNINI INSIEME AL SUO ASSESSORE E CHI RAPPRESENTA L’ORDINE DEGLI ARCHITETTI IN QUESTA CITTA’.

La risposta del dal  Segretariato regionale del MIC per la Puglia del 28 agosto all’architetto Antonio Fanigliulo è in risposta alla seguente richiesta del 2 agosto .

L’arch. Fanigliulo, con una PEC del 2 Luglio u.s., richiedeva,alla Sovrintendenza di Taranto per la tutela del Patrimonio Nazionale, copia della “corposa documentazione” che il Comune aveva inoltrato allo stesso Ente per controdedurre in merito alla nota questione del Parco Monumentale dei Caduti per la Patria di Grottaglie. Tale documentazione, come tu sai, era già stata richiesta allo stesso Comune, sia in via informale che formalmente ma nulla, ingiustificatamente, ancora oggi, risulta essere stato rilasciato;

– la Sovraintendenza di Taranto, dopo aver fatto trascorrere il termine massimo di 30 gg., utili per evadere la richiesta, anziché provvedere a tanto, formulava, invocando la presenza di controinteressati (in questo caso, il Comune), comunicazione all’Ente Comunale, a termine dell’art.3, comma 2, del DPR n 184/2004, invitando lo stesso a presentare, entro 10 giorni, eventuale motivata opposizione alla richiesta di ottenimento della  documentazione, avanzata dall’arch. Fanigliulo, fermo restando che, trascorso tale termine in assenza di riscontro o, anche, in presenza di opposizione, la stessa Sovrintendenza ha facoltà di accogliere favorevolmente la richiesta di accesso agli atti e, quindi, provvedere al rilascio della così detta “corposa documentazione”;

– da osservare, in merito a quanto sopra, che il richiamo all’art.3, comma 2 del DPR n. 184/2004, non risulterebbe pertinente in quanto, in questo caso, il controinteressato sarebbe il Comune, pubblica amministrazione, tenuta, di per sé, al rilascio degli atti pubblici;

– in conclusione, allo stato attuale, trascorso già, abbondantemente, oltre un mese e mezzo dalla richiesta di accesso agli atti, la relativa documentazione non è stata ancora rilasciata.

Il 28 agosto viene notificata la risposta, che segue, di concessione di accesso agli atti dopo l’opposizione del sindaco di Grottaglie.