INTERVISTA ALL’ARCHITETTO ANTONIO FANIGLIULO.”PER LA BELLEZZA E LA RINASCITA DELLA CITTÀ DI GROTTAGIE”.

FANIGLIULO“ DEMOLIZIONE DI TUTTE LE SUPERFETAZIONI REALIZZATE SUL VIALE MATTEOTTI (PISTE CICLABILI E PARCHEGGI), VIA MESSAPIA, DELLE TORRI”.

Dal mese di Marzo, il nostro giornale, segue le “fantozziane” vicissitudini sui i lavori avviati sul Monumento ai caduti, opera dell’architetto Marcello Piacentini. Insieme al gruppo di tutela del Monumento, coordinato dall’Avvocato Michele Mirelli e ideatore dei RINASCITA, abbiamo intervistato l’architetto Antonio Fanigliulo, che dopo aver “sventato” la demolizione della scuola “Sant’Elia” è riuscito a bloccare lo scempio del Monumento di piazza IV Novembre.

L’occasione è la compilazione del programma di RINASCITA, per cui abbiamo interpellato al riguardo il decano degli architetti della provincia di Taranto ed appassionato amante della su Grottaglie.

Allora architetto, una Amministrazione Comunale attenta, capace e responsabile cosa dovrebbe fare in campo Urbanistico e dei Lavori Pubblici per fare avanzare e progredire il nostro territorio?

Partiamo dalla redazione del nuovo PUG, deve essere aggiornato alla proiezione del Carico Demografico attuale, max di 36.000 abitanti, previa formalizzazione della PEREQUAZINE URBANISTICA GENERALIZZATA mediante la fissazione dei “parametri perequativi” (generalizzati) da parte del Consiglio Comunale. Salvaguardia assoluta e puntuale dei BENI CULTURALI “ARCHITETTONICI”, urbani ed extraurbani, indipendentemente dallo loro “età”.

Architetto proviamo a fare una lista delle priorità secondo Lei, esplicitato in modo semplice e comprensivo, anche per gli attuali amministratori.

“IN TREDICI PUNTI GUIDA.

1. Istituzione e Attuazione del REGISTRO DEI DIRITTI EDIFICATORI (Banca dell’Edilizia) valevole per tutto il Territorio Comunale (L.R. 18 del 30.04.2019, art. 8);

2. Dare (almeno) avvio al PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO e attuazione all’AREA VASTA ORIENTALE TARANTINA, o comunque INTERCOMUNALE con “capofila” la Città di Grottaglie;

3. Dare dignità e valorizzazione al POLO MUSEALE TERRITORIALE/ INTERPROVINCIALE DELLA CERAMICA e dell’ARTE CERAMICA Grottagliese. Completamento edilizio del CASTELLO EPISCOPIO. Apertura del collegamento pedonale diretto Castello-Quartiere delle Ceramiche. Realizzazione del Centro Servizi per la Ceramica, sotto il Giardino “Giacomo d’Atri”, con apertura del “muraglione su via A. Maranò e sfocianti su via Crispi;

 4. Ripristino e attuazione dei PIANI PLURIENNALI DI ATTUAZIONE (PPA) per regimentare lo sviluppo urbano e l’ IMU delle “aree tipizzate”. Risolvere la questione dei Comparti “C” vessati da una IMU incongrua e ingiusta per le aspettative offerte;

5.Dare attuazione ai PUE (Piani Urbanistici Eseutivi) e/o di “RICOMPOSIZIONE SPAZIALE e/o VOLUMETRICA” dell’edificato esistente, comprese zone “A” e “B” e dell’espansione urbana. Revisione e riqualificazione di tutte le aree di Edilizia Economica e Popolare, anche con eventuale “densificazione”. ABOLIZIONE DEI PIANI DI LOTTIZZAZIONE (cancro delle Città), se non per “assestamenti” limitati di aree già particolareggiate. In futuro operare esclusivamente con Piani e Programmi Particolareggiati e di Dettaglio, Perequativi Generalizzati, esclusivamente di iniziativa pubblica e visione di Città;

6. Redazione del PIANO DEL VERDE, DEI SERVIZI, INFRASTRUTTURE e delle AREE URBANE STRATEGICHE, prioritario e vincolante per ogni tipo di intervento;

7. Piano Particolareggiato, di valorizzazione e investimenti (PUVI) del CENTRO STORICO e aree limitrofe;

8. Piano della MOBILITÀ PESANTE e dei Trasporti Pubblici. Circumvallazione sud- est;

9.PIANO DEI PARCHEGGI URBANI: a raso (40%) e interrati a “silos” (60%): Esempio, parcheggio di via Crispi con capienza moltiplicata;

10. QUALIFICARE LE “PORTE DELLA CITTÀ”: Piazza IV Novembre-Monumento ai Caduti ed eliminazione della Stazione di Servizio; area della Stazione Ferroviaria; la via APPIA; area Savarra; Capone-Campitelli; ecc.;

11. Demolizione di tutte le superfetazioni realizzate sul Viale Matteotti (piste ciclabili e parcheggi), via Messapia, delle Torri e altre in programma. RICOSTITUZIONE DEL “PARCO DELLA RIMEMBRANZA” con Piazza Principe di Piemonte esteso per tutto il conteso urbano: da piazza C. Cafforio a via Calò inclusa, fino alla zona Savarra con le aree 167: “Città Parco”; 13. DEMOLIZIONE E RIFACIMENTO DI TUTTI GLI SCEMPI PERPETRATI ALLA CITTÀ: Piazza Verdi, Piazza San Francesco De Geronimo, Piazza Ciro Cafforio, ecc.;

 12.COSTRUZIONE DEL TEATRO e centro/scuola sperimentale per le Arti Sceniche (comprensorio via Partigiani caduti-Oberdan-Martiri d’Ungheria-XXIV Maggio);

13.Realizzazione del POLO PER L’INFANZIA: Città dei Bambini e delle Bambine.

COSA E’ POSSIBILE ANCORA REALIZZARE IN QUESTA CITTA’?

“Molto altro  si potrà fare, … Per tutto questo appare necessario e doveroso acquisire da parte della Pubblica Amministrazione un “Parco Progetti” pertinenti e di altissima specificazione, valore e qualità urbatettonica – frutto di una visione generale, coerente ed estesa della Città e del Territorio – cui attingere ogni qualvolta se ne presenta l’occasione, la circostanza e la necessità. Non si può continuare a lasciare tutto all’improvvisazione e al caso come da troppo tempo si va facendo. I risultati disastrosi e gli scempi di questi ultimi anni sono sotto gli occhi di tutti. Compreso lo spreco significativo di aree e di denaro pubblico cui assistiamo!

Sono convinto, e pronto a dimostrarlo, che nell’arco di dieci anni (doppio mandato amministrativo) una amministrazione capace, competente, tenace e votata al “Bene Pubblico” e per gli interessi dei cittadini, impegnandosi, moltissimi risultati di quanto descritto li può raggiungere!

Tuttavia, per esperienza e onestà intellettuale – per le ragioni elettorali – non posso sottacere, e non so quanto sia conveniente per chiunque dispiegare i temi di cui innanzi. Come ben sappiamo, proprio sulle “questioni urbanistiche” (che inevitabilmente toccano la tasca e le aspettative dei cittadini proprietari delle aree edificabili) sono caduti i Governi, i Sindaci, le Amministrazioni Comunali, ecc. (la vicenda più famosa è quella di Fiorentino Sullo del 1963 che finì per affossarlo).”