LA PARZIALE TUTELA DEL MONUMENTO AI CADUTI DI GROTTAGLIE NON SAREBBE SOTENIBILE CON LA DOCUMENTAZIONE STORICA ESISTENTE.
Un consiglio comunale, quello della città di Grottaglie, che da sei mesi non si esprime sul caso “Piacentini”, in merito all’attribuzione della paternità progettuale del Monumento ai caduti di Grottaglie, prospicente la piazza IV Novembre già largo S. Angelo,
Ben due consigli comunali hanno impegnato del tempo per provare a regolare la situazione dell’area antistante il Monumento ai Caduti dal 1957 ad oggi, con due delibere, la n. 6 del 10 gennaio 1957 e la n 41 del 22 giugno 2022,
La delibera n. 6 del 10 gennaio del 1957, che l’amministrazione attuale non è risuscita a produrre alle autorità di tutela, il nostro giornale è risuscita ad averla e pubblicarla, ed abbiamo provveduto ad inviarla alla Soprintendenza. Da questa delibera si evince in modo chiaro che l’amministrazione del 1957 si adoperò per risolvere il problema del traffico veicolare del largo S. Angelo-piazza IV Novembre, dove traffico veicolare e commercio dell’ortofrutta determinava problemi di sicurezza, nello stesso deliberato si voleva ampliare la predetta area, incluso la demolizione di un edificio privo di copertura, che nel tempo era trasformato “…in immorale luogo d’incontro di innamorati”.
A seguito di tanto si al dirigente dell’ufficio tecnico, ing. Grazio Prete la progettazione e relativo esproprio delle aree, per un importo dei lavori di “per un ammontare complessivo di L. 4.762.740. I terreni da espropriare così figuravano nelle rispettive mappe catastali: a) Wichers Beatrice mq. 1210, b) Cofano Vito mq. 1564 c) Eredi Carrieri mq. 658 d) Marangella Michele mq.103.” Dopo 14 giorni tutto era pronto per l’inizio dei lavori.”…la maggioranza si orientava per il monumento figurativo, questo poteva sorgere solo in un apposito sito di nuova creazione, quindi Piazza IV Novembre ; il nome stesso conveniva, oltre che conferire decoro e ornamento all’ingresso principale della città..le 100.000 lire stanziate in bilancio utilizzarsi in aumento alle 500.000 quale contributo per l’attuazione dell’opera. Per la esecuzione del gruppo statuario, diversi scultori di fama nazionale avevano fatto conoscere che la spesa si aggirava sui 22-23 milioni. L’incarico fu affidato, però, al Prof. Sergio Sportelli, non tanto per una sensibile economia, quanto perché il bozzetto, da questi modellato, era stato giudicato di ottima fattura da esperti di chiara e larga notorietà, QUALE LO STESSO ARCHITETTO PIACENTINI, CHE AVEVA IDEATO L’ESEDRA DA COSTRUIRE IN PIETRA CALCAREA.”
Con delibera n. 45 del 23 marzo 1957 vi è l’”approvazione del progetto cantiere di lavoro per la sistemazione e costruzione di opere murarie in Piazza IV Novembre e delibera n. 62 del 13 aprile 1957 “Monumento ai Caduti. Modifica consiliare n. 78 del 27 settembre 1956”.
Il Prof. Angelo Peluso “l’alter ego di Gaspare Pignatelli” dal 4 giugno 1958 al 18 novembre 1960 “passava da assessore ai lavori pubblici a Sindaco e Pignatelli da Sindaco ad assessore ai lavori pubblici”. Siamo al 1959 l’esponente del Movimento Sociale Italiano Tommaso Salinaro interpella l’allora assessore alle finanze Rag. Giuseppe Bagnardi in merito alla gestione della costruzione del Monumento ai Caduti “…la cittadinanza grottagliese, tramite il Consiglio possa conoscere l’effettivo costo del cennato monumento ed i nomi di quanti, volontariamente, hanno contribuito alla sua erezione. Con l’occasione gradirò altresì conoscere: a) se i macellai e vinai continueranno e per quanto tempo ancora, nel versamento delle aliquote pro monumento a suo tempo stabilite per ogni capo di bestiame macellato e per ogni litro di vino daziato e se non pensi, in caso affermativo, di escogitare il sistema di trovare altre fonti sul piano delle volontarie oblazioni, onde dare un contributo positivo di collaborazione agli sforzi del governo intesi a far diminuire il costo della vita. b) se vero quanto pubblicato da un settimanale di Taranto, cioè che il contributo di L. 500.000 devoluto dalla Banca Popolare di Grottaglie alla vigilia del noto scandalo fu frutto di “artificio contabili”, non ritenga offensivo alla Memoria dei caduti in Guerra l’accettazione d’un tal genere di contributo e quindi partecipare alla nuova presidenza dell’accennata banca come un contributo del genere sia da respingere a meno lo stesso non trovi conforto in una unanime deliberazione del nuovo Consiglio di Amministrazione” .Le cifre per la gestione ed erezione del Monumento. ATTIVO. Contributi volontari 1957-58 lire 5.652.309, mutui e contributi Shell. TOTALE L. 29.803.492. PASSIVO L.28.658.038.II Monumento ai Caduti viene inaugurato dal sindaco Prof. Angelo Peluso il 9 novembre 1958.”
DI QUELL’ AMMONTARE COMPLESSIVO DI L. 4.762.740, L’AMMINISTRAZIONE ATTUALE HA PRODOTTO NOTA DI LIQUIDAZIONE ONORARIO ALLO STESSO ING. GRAZIO PRETE.
Dopo 14 giorni a seguire al alla delibera del 10 gennaio 1957, l’ing. Prete ha pronto già tutto, dopo qualche mese vengono incaricati l’architetto Marcello Piacentini ed il prof. Sportelli di progettare il Monumento ai caduti, con un ammontare dei lavori di “ ATTIVO. Contributi volontari 1957-58 lire 5.652.309, mutui e contributi Shell. TOTALE L. 29.803.492. PASSIVO L.28.658.038”, su dette somme e reperibile la rendicontazione della liquidazione dei lavori al Prof. Sportelli, l’architetto Piacenti regalò al Senatore Pignatelli il progetto del Monumento, fatto questo che ispirò il sindaco Prof. Peluso ad invitare tra le AUTORITA’, lo stesso architetto Piacentini, in occasione dell’inaugurazione del 9 novembre 1958.
Dell’onorario all’Ing. Prete sulla somma di lire 29,803.492 in amministrazione non vi è traccia alcuna.
Perché il consiglio comunale deve esprimersi in merito?
L’autorità di tutela scrive con PEC del 27 giugno 2024 ,dopo nostro interpello del 24 giugno 2024 “ si comunica “il monumento ai caduti è già sottoposto a tutela per legge come bene di proprietà pubblica avente più di 70 anni. L’apposizione di un decreto di vincolo, che di fatto non ha alcun effetto normativo rispetto al vincolo tuttora vigente, ha i suoi tempi procedimentali per legge ed è gestito dalla Soprintendenza e da questo Ufficio. L’apposizione del decreto, si chiarisce, non modifica in alcun modo gli obblighi già vigenti relativi alla tutela e al decoro del monumento. Vedasi la Parte II del d. lgs 42/2004 e s.m.i.. Cordiali saluti”.
Dopo questa dichiarazione, l’amministrazione prende posizione, ed il sindaco diffida l’autorità a non opporre la tutela.
IL CONSIGLIO COMUNALE E’ STATO ITERPELLATO IN MERITO?
Un parere indispensabile, considerato che lo stesso consiglio ha deliberato a giugno 2022 con delibera l’attività di ““Sistemazione strade interne all’abitato e marciapiedi, riqualificazione dell’area di Piazza IV Novembre e delle vie Partigiani Caduti, Ennio e Martiri d’Ungheria dell’importo di euro 500.000,00”.
Abbiamo approfonditamente studiato il progetto e la documentazione propedeutica all’inizio dei lavori e si è rilevato: dagli elaborati progettuali prodotti al Responsabile Unico del Procedimento si evince che l’area oggetto della riqualificazione è quella indicata come “Piazza IV Novembre” sulla particella AA del foglio 88 del NCEU destinata di contro a Monumento ai Caduti , anche nel PRG vigente.
L’evidente erronea indicazione è suffragata dalla toponomastica vigente che indica quale “Piazza IV Novembre” l’area antistante il Monumento ai Caduti.
Si rileva inoltre che il RUP ed il dirigente dell’ufficio tecnico dichiarano che “…certo e documentato, inoltre, è che l’originale conformazione del giardino e la recinzione circostante sono il risultato di modificazioni effettuate nei più anni ‘90”, una evidente discrasia con lo stato degli avvenimenti.
L’area monumentale non ha destinazione a giardino, ma a MONUMENTO AI CADUTI, e negli anni ’90 l’unica “novità” è stata la collocazione della recinzione metallica senza alcun rimaneggiamento del perimetro murario monumentale.
Per quanto premesso il consiglio comunale:
1) Riaffermi le indicazioni approvate con propria delibera n. 41 del 30 giugno 2022 stabilendo solo la “Sistemazione strade interne all’abitato e marciapiedi, riqualificazione dell’area di Piazza IV Novembre e delle vie Partigiani Caduti, Ennio e Martiri d’Ungheria dell’importo di euro 500.000,00”, dunque esclusi i lavori di rimodulazione dell’area monumentale particella AA del foglio 88 in NCEU;
2) Di voler riconfermare la destinazione urbanistica del PRG vigente a MONUMENTO AI CADUTI della particella AA foglio 88 del NCEU, e che nessuna variante urbanistica è stata deliberata in merito alla predetta particella.
Attendiamo a questo punto, che la massima assise chiarisca e prenda posizione sulla tematica, abbandonando la posizione di attendismo assunta sino ad oggi.
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