IL PD ARRUOLA UFFICIALMENTE CIRO D’ALO’ E  PER IL CASO “MASSAFRA” PARLA PER IL PD JONICO.VIGGIANO (PD) VICE PD REGIONALE “LO METTE ALLA PORTA”.

D’ALO’ “NONOSTANTE L’IMPEGNO COSTANTE E RESPONSABILE PROFUSO DALLA SEGRETARIA PROVINCIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO E DALLA SUA SEGRETERIA”.

VIGGIANO (PD) VICEPRESIDENTE PD REGIONALE PUGLIA: “DEL PARTITO DEMOCRATICO SI OCCUPANO GLI ISCRITTI AL PARTITO DEMOCRATICO” L’AUGURIO È POI CHE NESSUNO DEI SINDACI SOTTOSCRITTORI DELL’APPELLO DEBBA SMENTIRE SE STESSO, DIMETTENDOSI ANTICIPATAMENTE PER CANDIDARSI ALLE ELEZIONI REGIONALI PER DARE SBOCCO A, SEPPUR LEGITTIME, ASPIRAZIONI PERSONALI.

NELLA FOT D’ALO’ ALLE PRIMARIE DEL PD

I sindaci Ciro D’Alò, Gianfranco Palmisano, Onofrio di Cillo Francesco Leo, Gianni di Pippa, Gregorio Pecoraro, Giuseppe Fischetti, Antonio Cardea, Domiziano Lasigna,Mino Fabbiano scrivono “ Dopo aver appreso la notizia della dimissione di 14 consiglieri comunali di Massafra che hanno determinato lo  scioglimento anticipato del consiglio e la fine della amministrazione guidata dal Sindaco Fabrizio Quarto vogliamo pubblicamente esprimere solidarietà e vicinanza al Sindaco e rimarcare l’incredulità di fronte al perpetrarsi di comportamenti del tutto estranei alla normale e democratica dialettica a cui dovrebbero uniformarsi i comportamenti dei rappresentanti del popolo in seno alle Istituzioni.

Nonostante l’impegno costante e responsabile profuso dalla Segretaria Provinciale del Partito Democratico e dalla sua Segreteria per evitare il precipitare di questa situazione non possiamo non sottolineare come, ancora una volta, in questa circostanza ciò che ha determinato questo risultato sia stata la assoluta assenza di responsabilità da parte di appartenenti al PD di Massafra che, per ragioni ai più incomprensibili, hanno posto termine ad una esperienza amministrativa di cui il partito rappresentava la maggioranza relativa.
Come rappresentanti di amministrazioni di centrosinistra, sentiamo il dovere di lanciare un forte appello ai vertici regionali e a quanti ricoprono ruoli nazionali apicali in seno al Partito Democratico affinché si assumano decisioni e si mettano in campo azioni concrete perché il maggior partito del centrosinistra italiano possa essere coerentemente e responsabilmente parte integrante delle amministrazioni di area progressista.

Scopriamo con stupore che Grottaglie è amministrata da una compagine di centrosinistra(?), e D’Alò, mo addirittura , bacchetta il PD, ma VIGGIANO (PD) VICEPRESIDENTE PD REGIONALE PUGLIA, risponde  a tono ai sindaci Ciro D’Alò, Gianfranco Palmisano, Onofrio di Cillo Francesco Leo, Gianni di Pippa, Gregorio Pecoraro, Giuseppe Fischetti, Antonio Cardea, Domiziano Lasigna, Mino Fabbiano, E LI “BACCHETTA” “Del Partito Democratico si occupano gli iscritti al Partito Democratico.”

Dunque D’Alò viene “messo” subito alla porta, e la Viggiano, anticipa che tra questi sindaci e quindi probabilmente a D’Alò, “L’augurio è poi che nessuno dei sindaci sottoscrittori dell’appello debba smentire se stesso, dimettendosi anticipatamente per candidarsi alle elezioni regionali per dare sbocco a, seppur legittime, aspirazioni personali”.

Attendiamo con ansia la smentita di D’Alò sulla sua probabile candidatura, mentre è in corso l’arruolamento in giunta di un assessora in quota gruppo Serio del PD grottagliese.

Scrive Viggiano “Riceviamo, a mezzo stampa, l’appello, rivolto ai dirigenti del Partito Democratico, da parte di alcuni sindaci dell’area jonica affinché vengano assunte decisioni e vengano poste in essere azioni tali da rendere il PD “degna” parte integrante delle amministrazioni di area progressista.
É sicuramente comprensibile che dei sindaci esprimano solidarietà ad un altro sindaco. Meno comprensibile é la valutazione, secca e priva di contraddittorio, della condotta dei consiglieri comunali che con le loro dimissioni hanno determinato lo scioglimento anticipato del consiglio Comunale di Massafra.
Ogni amministrazione ha dinamiche difficilmente leggibili dall’esterno. E questo chi più dei sindaci può saperlo?
Se non si partecipa alla vita amministrativa di una città, non si ha contezza delle dinamiche interne e dei rapporti in seno all’amministrazione, é sempre meglio evitare di lanciarsi in giudizi, in assenza di analisi svolte nel contraddittorio tra le parti e con la conoscenza diretta dei fatti. Ciò che, poi, non si comprende affatto è il malcelato tentativo profuso affinché “si costringa” la segretaria provinciale o il segretario regionale ad assumere decisioni frettolose che potrebbero mettere davvero in serio pericolo la comunità democratica, non solo massafrese. Pur non volendo entrare nel merito delle decisioni assunte dal circolo di Massafra, che ha operato valutazioni e determinazioni nelle corso delle assemblee, ciò che non si può consentire é che a parlare del partito democratico siano alcuni sindaci della provincia di Taranto che peraltro non condividono con il partito medesimo le loro esperienze amministrative, in comuni dove addirittura il partito democratico non siede in maggioranza.
I compagni appartenenti al partito democratico sanno bene che, da statuto, le decisioni più importanti vengono assunte dalle assemblee democraticamente elette e non si può discutere a mezzo stampa delle regole del partito e delle dinamiche locali, atteso che spetta ai relativi rappresentanti, sempre da statuto, ampia autonomia decisionale. E non si può, altresì, condizionare i livelli apicali affinché assumano decisioni solo per dare prova di autorevolezza, altrimenti verrebbe meno la natura democratica del partito che non è costituito da generali ma da donne e uomini che ogni giorno si impegnano per la crescita e per il bene della loro comunità. Autorevolezza che non ha bisogno di essere testata con inutili prove di forza ma che già i nostri livelli apicali dimostrano sul campo, nelle amministrazioni in cui hanno assunto decisioni a volte difficili senza mai sottrarsi alle proprie responsabilità
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A chiudere della singolare e non richiesta solidarietà ai sindaci, da parte del PD Jonico il comunicato stampa del segretario Pd di Massafra Francesco  Cacciapaglia che lapidariamente dichiara  “Di Gregorio pensi ai suoi scheletri nell’armadio. Chiede al Pd due pesi e due misure“. E prosegue “Sorprende che il Consigliere Comunale e Regionale, di Taranto, Vincenzo Di Gregorio si preoccupi del caso di Massafra (forse vorrebbe fare il consigliere comunale anche a Massafra).
Qualche mese fa il consigliere si è alacremente speso per far cadere l’Amministrazione di Taranto guidata da Rinaldo Melucci. Sia a Taranto che a Massafra i rispettivi sindaci hanno tradito il mandato elettorale e hanno umiliato il Pd. L’unica differenza tra Taranto e Massafra è che a Taranto, quando Di Gregorio e gli altri consiglieri del Pd si sono recati dal notaio, hanno fatto male i conti. Di Gregorio che, nonostante questa figuraccia, continua a mantenere il doppio incarico di consigliere comunale e regionale, in evidente violazione dello Statuto del Pd che vieta i doppi incarichi, questione di cui si sta occupando il tribunale ordinario di Taranto e la commissione di garanzia regionale del PD, dovrebbe spiegare perché a Massafra la continuità amministrativa è un valore e a Taranto no. Ma il doppiopesismo di Di Gregorio è cosa nota ai più come dimostra ampiamente la sua storia”.