DIFFERENZIATA A GROTTAGLIE “REGNA LA CONFUSIONE” IL CONSIGLIERE ROSSINI DISTRIBUISCE UNA MAPPA DELLA RACCOLTA PIU’ COMPRENSIBILE.D’ALO’ DICHIARA.

IL CONSIGLIERE VITO ROSSINI PRENDE L’ONERE DI REDIGERE UNA PLANIMETRIA PIU’ COMPRENSIBILE SULLE ZONE DI RACCOLTA RIFIUTI.

Abbiamo fatto notare al sindaco “barricadero” di quante falle ci sono nella comunicazione da parte del suo staff, prima comunica una differenziata al 74% dopo due giorni siamo quasi al 78%, distribuisce una planimetria con la suddivisione della aree delle raccolta differenziata in due zone, elaborato di difficile interpretazione, insomma regna confusione ed incertezza, che purtroppo si è trasferita sui cittadini che iniziano ad essere stufi e pensano di :

Chiaramente concordiamo sull’importanza della raccolta differenziata, ma con modalità diverse e con una campagna informativa nella città e nelle scuole, che è stata totalmente assente, a causa della deficitaria direzione amministrativa e dall’autoreferenzialità ormai desueta.

Scrive il sindaco D’Alò, sulla raccolta rifiuti, in un attimo di sconforto ammnistrativo, il periodo non è proprio dei migliori.

D’Alò”Tra i tanti commenti e messaggi che ricevo quotidianamente, ce ne sono alcuni che mi fanno riflettere. A quanto pare, non tutti hanno ancora ben chiaro cosa significhi fare la raccolta differenziata e, soprattutto, quanto questa incida sulla nostra TARI.

Ecco, partiamo da un concetto base: fare la raccolta differenziata non è una scelta è un obbligo di legge.

Proseguiamo. Quando il nostro Comune conferisce l’organico e l’indifferenziato in discarica, PAGA. Al contrario, dalle frazioni di vetro, carta, cartone e plastica otteniamo un ricavo.

Negli ultimi anni, i costi per lo smaltimento dell’indifferenziato si sono triplicati.

È semplice: più indifferenziato produciamo, più paghiamo. E più paghiamo, più alta diventa la TARI.

Fortunatamente, Grottaglie è una città virtuosa. Grazie ai ricavi ottenuti dal conferimento corretto di carta, cartone, vetro e plastica, riusciamo a mantenere i costi relativamente contenuti.

Ma facciamo un gioco di immaginazione: se davvero tutti smettessimo di fare la raccolta differenziata, come qualcuno ha suggerito, cosa accadrebbe? Semplice, la nostra TARI quadruplicherebbe.

Facciamo qualche esempio concreto. Cosa facciamo quando i nostri figli lasciano tutte le luci accese in casa? Li rimproveriamo, perché sappiamo che alla fine del mese quella bolletta sarà più salata. Ebbene, con la raccolta differenziata è lo stesso principio. Se continuiamo a “lasciare le luci accese”, cioè a gettare tutto nell’indifferenziato senza fare attenzione, il conto che dovremo pagare sarà molto più alto.

E poi ci sono comportamenti che vanno oltre la semplice negligenza e diventano veri atti di inciviltà. Parlo di chi abbandona buste di rifiuti nelle nostre campagne o le lega ai cestini stradali, pensando forse che “qualcuno ci penserà”. Quel “qualcuno” siamo tutti noi, e quel gesto non solo danneggia l’immagine della città, ma contribuisce ad aumentare i costi di smaltimento in discarica. E quindi, ancora una volta, a far lievitare la TARI per tutti.”

Perfetto sindaco, ma dica al suo assessore di rimuovere i rifiuti nella periferia ed al cimitero, che da mesi segnaliamo, ma restano li, come mai ?

Prosegue D’Alò”a questo punto, è bene chiarire un aspetto fondamentale: il costo del servizio di igiene urbana, che include la pulizia delle strade, la raccolta dei rifiuti e il loro smaltimento, per legge deve essere interamente ripartito sulla cittadinanza attraverso la TARI. Il Comune, per quanto possa voler aiutare, non può metterci neanche un centesimo in più. La legge è chiara: il costo deve essere coperto esclusivamente dai cittadini. Questo significa che ogni spreco, ogni errore nella raccolta, ogni atto di inciviltà, ricade direttamente sulle tasche di tutti noi.

Sindaco e le carenze del servizio più volte denunciate dai lavoratori, a chi sono da addebitare, appena domenica avete presentato in pompa magna “la nuova raccolta differenziata”…quella di prima non era buona!!?

Conclude D’Alò ”Forse, chi avanza certe proposte dovrebbe riflettere e ringraziare quei cittadini che, con impegno e senso civico, hanno portato Grottaglie a raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata, permettendo di mantenere contenuti i costi del servizio. Ricordiamo che il servizio non è solo l’operatore che pulisce le strade, ma un insieme complesso di attività, i cui costi dipendono soprattutto dallo smaltimento in discarica.Pensateci: se non regoliamo il termostato in inverno e lasciamo il riscaldamento acceso anche quando non serve, la bolletta diventa insostenibile. Allo stesso modo, se smettiamo di differenziare correttamente i rifiuti, stiamo “lasciando acceso” il costo per l’indifferenziato, che cresce senza freni.

Quindi, anziché incitare a non fare più la raccolta differenziata, dovremmo tutti impegnarci di più e denunciare quei “furbetti” – e magari chi scrive ne fa parte – che il martedì buttano di tutto nel sacco dell’indifferenziato, anche materiali riciclabili, o quelli che durante la settimana non espongono i mastelli e si “sfogano” solo il martedì. La raccolta differenziata è un dovere civico e un gesto di rispetto verso tutti i cittadini. Continuiamo a lavorare insieme per il bene di Grottaglie perché ogni gesto conta”.