“CASO PIACENTINI”.IL PROGETTO “D’ALO’…NON E’ “DI RIQUALIFICAZIONE…NON CONFERISCE LA GIUSTA ENFASI… E NON HA LA PERCEZIONE DEL MONUMENTO”(MIC).

DOPO LA TUTELA DEL MONUMENTO AI CADUTI DI PIACENTINI LA SOPRINTENDENZA COMUNICA ALL’ARCHITETTO FANIGLIULO INIZIATIVE LEGALI NEI SUOI CONFRONTI

Sembra esserci un pò di maretta a Grottaglie a Taranto e bari, dopo la pubblicazione del decreto del MIC del 1 ottobre 2024, con il quale si oppone il terzo vincolo di tutela sull’area monumentale del comune di Grottagli ubicata in piazza IV Novembre.
Infatti, i 2200 mq dell’area monumentale sono sottoposti a ben tre tutele:
-Piano regolatore vigente del Comune di Grottaglie;
-Piano Particolareggiato del centro storico redatto dal Prof. Arch. Cervellati;
-Tutela della soprintendenza della Puglia del 1 ottobre 2024.

Il progetto del sindaco D’Alò, redatto da ingegneri, è stato approvato prima del 1 ottobre 2024, in variante al PRG vigente, che destina l’area a verde pubblico e monumento,progetto che dopo il 1 ottobre 2024 deve essere portato al vaglio della soprintendeza di Puglia ed in consiglio comunale per la obbligatoria variante, rilevando che l’area monumentale non è piazza IV Novembre.
Il decreto del MIC, nello specifico chiarisce che “RITENUTO che l’immobile denominato “Monumento ai Caduti” sito nel Comune di Grottaglie (TA), distinto in Catasto al fg. 88 p.lla AA, di proprietà del Comune di Grottaglie, come da unita planimetria catastale, presenta interesse culturale ai sensi dell’art. 10, comma 3 lett. d), del D.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e s.m.i. per i motivi contenuti nella relazione storico-artistica allegata;
DECRETA
ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, l’immobile e denominato “Monumento ai Caduti” sito nel Comune di Grottaglie (TA), meglio individuato nelle premesse e descritto nell’allegata planimetria catastale e relazione storico artistica, è dichiarato di interesse culturale ai sensi i dell’ 10 comma 3 lett. d), e viene quindi sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto Decreto Legislativo.
Si ritiene che l’area di pertinenza della particella AA, costituita dalla piazza realizzata nel 1957 modificando i giardini pubblici, al fine di realizzare la strada di circonvallazione ed allocare il monumento ai Caduti, recintata nel 1990 e, in base allo strumento urbanistico vigente, destinata a verde pubblico, non sia parte integrante del monumento e non abbia interesse culturale, ma costituisca uno spazio utile (con opportuni interventi di riqualificazione) a conferire la giusta enfasi alla percezione del monumento.”
Il progetto “D’Alò”, in contrasto con le disposizioni ministeriali, prevedendo una parziale demolizione ed arretramento del fronte prospicente la piazza IV Novembre… NON E’ DI RIQUALIFICAZIONE…E LO SPAZIO UTILE…” Si ritiene che l’area di pertinenza della particella AA… in base allo strumento urbanistico vigente, destinata a verde pubblico… non abbia interesse culturale… ma costituisca uno spazio utile (con opportuni interventi di riqualificazione) a conferire la giusta enfasi alla percezione del monumento.”
CONCLUSIONE il progetto D’Alò non solo non è di riqualificazione, ma lo stesso NON OFFRE LA GIUSTA ENFASI ALLA PERCEZIONE DEL MONUMENTO, infatti “monca quello spazio utile e riduce la percezione e di seguito squalificandolo.
Un esempio conforme al dettato della soprintendenza è la proposta dell’architetto Fanigliulo, a cui il nostro giornale insieme al gruppo di tutela del monumento esprime vicinanza e solidarietà e che saremo vicino a lui nel caso incui la soprintendenza procederà nei suoi confronti per le vie legali