“ITALO CALVINO E LA PROFEZIA SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE”  SAGGIO DI RAFFAELLA CAPRIGLIA. VENERDÌ 18 OTTOBRE, ORE 18.30.

SCORPIONE EDITRICE LIONS CLUB GROTTAGLIE CON ROTARY CLUB, SOROPTIMIST CLUB E UNIVERSITÀ DELL’ETÀ LIBERA GROTTAGLIE

PRESENTAZIONE VENERDÌ 18 OTTOBRE, ORE 18.30, SALA CONFERENZE DI ZANZAR

Il Lions Club Grottaglie, in collaborazione con il Rotary Club Grottaglie, il Soroptimist Club Grottaglie e l’Università dell’età libera Grottaglie, presenta il libro “Italo Calvino e la profezia sull’intelligenza artificiale”, di Raffaella Capriglia, edito nell’agosto 2024 da Scorpione editrice. La presentazione si svolgerà venerdì 18 ottobre, alle ore 18.30, nella sala conferenze di Zanzar (via Montemesola-Grottaglie 20900, strada provinciale 74). La dottoressa Sabrina Del Piano dialogherà con l’autrice del saggio, la giornalista Raffaella Capriglia. Interverranno l’amministratore e fondatore del Gruppo Zanzar Angelo L’Angellotti e il governatore del Distretto 108 AB dei Lions Emanuele Tatò o un suo delegato. Nel corso della serata, saranno letti brani tratti dal libro: le letture saranno a cura di Roberto Burano, referente del tema di studio nazionale dei Lions Intelligenza Artificiale. L’iniziativa ricade nel programma del tema di studio nazionale 2024-2025 “Lionismo 5.0 – Intelligenza artificiale tra opportunità e rischi”. È condivisa dai presidenti dei club Arturo Vicinanza (Lions), Claudio Orazio (Rotary), Mimma Marseglia (Soroptimist) e Anna Maria Lenti (Udel Grottaglie), con il patrocinio del Gruppo Zanzar.

È possibile che Italo Calvino, oltre cinquant’anni fa, avesse predetto l’Intelligenza Artificiale? È la domanda da cui è nato il saggio scritto dalla giornalista Raffaella Capriglia, studiosa in ambito letterario. Si tratta di una ricerca letteraria e linguistica, con riferimenti filosofici e cenni al giornalismo e alla comunicazione. È un omaggio allo scrittore e saggista Italo Calvino, di cui si è recentemente celebrato il centenario dalla nascita, ma anche un tentativo di unire all’indagine letteraria l’esperienza nel mondo della comunicazione, che si misura oggi con una nuova sfida: il confronto con le novità apportate dai sistemi di intelligenza artificiale. Di recente pubblicazione, Italo Calvino e la profezia sull’intelligenza artificiale è in distribuzione nelle principali librerie e sulle librerie e piattaforme on line.

Sinossi del libro

È possibile che Italo Calvino, oltre cinquant’anni fa, avesse predetto l’Intelligenza Artificiale? Nel 1967, affascinato dalle nuove teorie informatiche, nel saggio Cibernetica e fantasmi Calvino teorizzò la nascita di una “macchina narrante” che, forse, si sarebbe potuta sostituire all’uomo nella creazione letteraria, delineandone le potenzialità e i rischi. Oggi, dopo più di mezzo secolo, l’intuizione dello scrittore e saggista appare quasi una profezia. Rileggere la lezione di Calvino alla luce dei nuovi sistemi di intelligenza artificiale generativa può essere un percorso interessante attraverso le possibilità del linguaggio. Tra numero e parola, questa ricerca esplora il Calvino linguista ante litteram della riflessione sull’antilingua e del confronto con Pier Paolo Pasolini; analizza la lunga fase della scrittura come processo combinatorio, nata dall’incontro con il movimento Ou.li.po., l’Ouvroir de littérature potentielle, il “Laboratorio di letteratura potenziale” guidato da Raymond Queneau a Parigi, in cui operavano letterati, linguisti e matematici; esamina le tre principali opere della fase della letteratura combinatoria, Le città invisibili, Il castello dei destini incrociati e Se una notte d’inverno un viaggiatore; approda al “testamento” finale di Calvino, le Lezioni americane, in cui l’autore indica il suo modello di buona lingua e buona scrittura, contro “la peste del linguaggio”, l’astrattezza, “la perdita di forma”, in una realtà vista come pulviscolare e frammentata. L’opera e il contributo di Calvino sono infine comparati all’attualità, con cenni ai nuovi sistemi di Intelligenza Artificiale generativa e ai possibili effetti sul linguaggio, con le sue implicazioni sia nella produzione scritta, dal giornalismo alla narrativa alla saggistica, che, più in generale, sulla conoscenza.

Tra i pilastri della letteratura europea del Novecento, Italo Calvino non fu solo un geniale scrittore e narratore e un lucido e acuto interprete del suo presente. La sua influenza intellettuale fu così grande che sconfinò in ambito linguistico e filosofico, con una riflessione ampia sul senso delle cose e del mondo. Fu tra i primi ad intuire gli effetti dell’informatica e della cibernetica sul linguaggio e sulla comunicazione e ad anticipare i cambiamenti che sarebbero avvenuti nell’era digitale e delle nuove tecnologie. Questo lavoro vuole essere il tentativo di ripercorrere il contributo di Italo Calvino, da un punto di vista linguistico e ontologico, alla riflessione sulle potenzialità e sui limiti della lingua e della scrittura. È inoltre un’analisi del “metodo” che Calvino ha consegnato ai suoi lettori e, in generale, al mondo, come chiave per orientarsi nella comprensione dell’era in cui viviamo, caratterizzata da grandi polarità, disuguaglianze e transizioni presenti nella società dell’informazione, in cui alla parola e alla comunicazione è affidato un compito sempre più importante, ma in cui è difficile sfuggire da zone grigie e di indeterminatezza e dalle fake news. L’insegnamento di Calvino, messo alla prova delle nuove tecnologie informatiche, evidenzia ancora una volta opposti che convivono e che bisogna tentare di decriptare, attraverso le parole, per poter rapportarsi con leggerezza al futuro.

Biografia dell’autrice

Raffaella Capriglia, giornalista professionista; laureata in Lettere, con lode, all’Università del Salento. È nata a Tricase (Lecce), vive a Grottaglie (Taranto). Firma e volto del giornalismo pugliese, ha lavorato per giornali, radio e tv; è stata per vent’anni conduttrice di tg e trasmissioni politiche e di attualità, redattrice ed inviata per Studio 100 tv, storica emittente regionale. Ha iniziato la sua esperienza nel mondo del giornalismo a fine anni ‘90, nella redazione di Zoom Grottaglie. Ha collaborato con alcuni quotidiani, tra questi il Corriere del Giorno di Puglia e Lucania, La Gazzetta del Mezzogiorno e La Repubblica e opera con altri media in ambito regionale e nazionale. Si occupa di comunicazione per enti pubblici e privati, in campo istituzionale e culturale. Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui il premio Campione Giornalisti di Puglia 2020, il premio giornalistico Michele Palumbo 2023, il premio Donne in Cammino – Comitato Qualità della Vita 2019 e il premio Fondazione nuove proposte 2005. È stata docente di giornalismo nelle scuole. In ambito accademico, ha condotto ricerche in campo letterario, filologico e linguistico. Italo Calvino e la profezia sull’intelligenza artificiale, edito da Scorpione editrice, è il suo primo libro, in cui sono trattati e si integrano la ricerca letteraria e la sua esperienza nella comunicazione.