MONUMENTO, SEN.PIGNATELLI “LA COSTRUZIONE DEL MONUMENTO(BASAMENTO) RIENTRERÀ NEI LAVORI DI SISTEMAZIONE DI PIAZZA IV NOVEMBRE DI CUI ALLA CONSILIARE N.6 DEL 10/1/1957”.

DIMOSTRATA L’UNITARIETA’ DELLA REALIZZAZIONE DEL MONUMENTO AI CADUTI.

IL MIC RIVEDA IL DECRETO DEL 1 OTTOBRE ED ESTENDA LA TUTEALA AI 2260 METRI QUADRATI DEL MONUMENTO.

“Caso” Monumento ai Caduti di Grottaglie, nella  nota del  MIC datata 15 ottobre 2024 /0008925/p, si dichiara che  “La lieve modifica della sagoma di un lato della piazza, ovvero la traslazione della gradinata affiancata dai blocchi parallelepipedi, da eseguire nell’ambito dei “lavori di riqualificazione dell’area di Piazza IV Novembre e delle vie Partigiani Caduti, Ennio e Martiri d’Ungheria” – PNRR M5C2 INV. 2.1 – Misura 5, Componente 2, Investimento 2.1 “Rigenerazione Urbana”, dovrà essere tale da mantenere intatta la solennità che lo spazio conferisce al monumento”.

Dunque la solennità deve conciliarsi anche con   l’atra disposizione compresa nel decreto del 1 ottobre 2024  con il quale “Si ritiene che la quinta architettonica che fa da sfondo al gruppo marmoreo, il gruppo marmoreo e il basamento con gradinata su cui sono collocati, inaugurati nel 1958, individuati in NCEU Grottaglie f.88 part. AA, rivestano interesse culturale ai sensi dell’art. 10 c. 3 lett.d). Si ritiene che l’area di pertinenza della particella AA, costituita dalla piazza realizzata nel 1957 modificando i giardini pubblici, al fine di realizzare la strada di circonvallazione ed allocare il monumento ai Caduti, recintata nel 1990 e, in base allo strumento urbanistico vigente, destinata a verde pubblico, non sia parte integrante del monumento e non abbia interesse culturale, ma costituisca uno spazio utile (con opportuni interventi di riqualificazione) a conferire la giusta enfasi alla percezione del monumento. Pertanto si ritiene necessario assoggettare la particella AA, con esclusione dell’area di pertinenza, alla tutela di cui all’art 10, con la dichiarazione di cui all’art. 13 del D. Lgs. 42/2004.”

Riassumendo…si dovrà “mantenere intatta la solennità che lo spazio conferisce al monumento… conferire la giusta enfasi alla percezione del monumento.”

Indicazioni condivisibili, ma di difficile realizzazione direi impossibile  …” la traslazione della gradinata affiancata dai blocchi parallelepipedi”… e quale   dovrà essere la dimensione metrica e spaziale che rispetti “la giusta enfasi alla percezione del monumento”?

La conclusione coincidono con quanto prescritto dalla soprintendenza incluse nel decreto del 1 ottobre 2024 per  l’intera particella AA del foglio 88, considerato che la progettazione e la realizzazione è stata un unicum, come di seguito dimostrato e

                                                         CHE

VI SONO ELEMENTI CHE RICONDUCANO AD UNA PROGETTAZIONE UNITARIA E LO SPAZIO CIRCOSTANTE IL MONUMENTO ED IL GRUPPO SCULTOREO E LA RETROSTANTE QUINTA ARCHITETTONICA, INSIEME AL PODIO CON SCALINATA SU CUI SONO COLLOCATI, RIVESTONO VALORE CULTURALE AI SENSI DELL’ART. 10 C. 3 LETT. D) DEL D. LGS.42/2004.

INQUADRAMENTO GIURIDICO-URBANISTICO ED AMMINISTRATIVO.

Si premette che il monumento ai Caduti è censito al NCEU di Taranto per mq. 2260 alla particella AA del fg.88, vincolata urbanisticamente a verde pubblico e standard urbanistico (D.M. 1444/68) dal PRG vigente e dal Piano Particolareggiato del centro storico.

Il consiglio comunale con propria delibera n.41 del 30 giugno 2022 ha deliberato solo “lavori di riqualificazione dell’area di Piazza IV Novembre e delle

vie Partigiani Caduti, Ennio e Martiri d’Ungheria” – PNRR M5C2 INV. 2.1 – Misura 5, Componente 2, Investimento 2.1 “Rigenerazione Urbana”, NESSUN LAVORO VIENE INDICATO NELL’OGGETTO DELLA DELIBERAZIONE SUL MONUMENTO, il cui progetto indica (erroneamente) come piazza IV Novembre, ma in estratto grafico del vigente PRG sottostante è indicato solo come, MONUMENTO AI CADUTI, ne consegue che alcun parere viene richiesto in merito ai lavori di cui sopra a questa soprintendenza da parte del consiglio comunale, restando inconferente con l’oggetto della tutela del bene architettonico.

LA STORIA DEGLI ATTI AMMNISTRATIVI DELL’INTERVENTO UNITARIO DEL MONUMENTO AI CADUTI DI GROTTAGLIE

  1. L’area monumentale è individuata dall’amministrazione comunale con delibera di consiglio comunale deliberazione … n. 63 del 28 giugno 1924  “Deduzioni all’ordinanza tutoria della deliberazione riguardante il contributo pel monumento ai caduti”
  • Con  delibera n. 6 del 10 gennaio del 1957 (delibera fornita alla Soprintendenza dal comitato, l’amministrazione comunale non è riuscita a reperirla) incarico  al dirigente dell’ufficio tecnico, ing. Grazio Prete la progettazione e relativo esproprio delle aree, per un importo dei lavori di  “per un ammontare complessivo di L. 4.762.740. I terreni da espropriare così figuravano nelle rispettive mappe catastali: a) Wichers Beatrice mq. 1210, b) Cofano Vito mq. 1564 c) Eredi Carrieri mq. 658 d) Marangella Michele mq.103.” Dopo 14 giorni tutto era pronto per l’inizio dei lavori.”…la maggioranza si orientava per il monumento figurativo, questo poteva sorgere solo in un apposito sito di nuova creazione, quindi Piazza IV Novembre ; il nome stesso conveniva, oltre che conferire decoro e ornamento all’ingresso principale della città..le 100.000 lire stanziate in bilancio utilizzarsi in aumento alle 500.000 quale contributo per l’attuazione dell’opera. Per la esecuzione del gruppo statuario, diversi scultori di fama nazionale avevano fatto conoscere che la spesa si aggirava sui 22-23 milioni. L’incarico fu affidato, però, al Prof. Sergio Sportelli, non tanto per una sensibile economia, quanto perché il bozzetto, da questi modellato, era stato giudicato di ottima fattura da esperti di chiara e larga notorietà, QUALE LO STESSO ARCHITETTO PIACENTINI, CHE AVEVA IDEATO L’ESEDRA DA COSTRUIRE IN PIETRA CALCAREA.” Con delibera n. 45 del 23 marzo 1957 vi è l’”approvazione del progetto cantiere di lavoro per la sistemazione e costruzione di opere murarie in Piazza IV Novembre e delibera n. 62 del 13 aprile 1957 “Monumento ai Caduti. Modifica consiliare n. 78 del 27 settembre 1956”.
  • In delibera di  GIUNTA MUNICIPALE  N.260 DEL 7 SETTEMBRE 1957 che segue la delibera di consiglio comunale n. 6 del 10 gennaio 1957, il Prof. Sportelli, tra le altre dettagliate dichiarazioni riporta che”

 incarico al prof. Sergio Sportelli, scultore da Francavilla Fontana, per l’esecuzione del gruppo statuario e delle altre opere destinato al Monumento ai Caduti”…rivolto al sindaco Sen Gaspare Pignatelli ”…in sintesi, la SV riceverà il gruppo in marmo nelle su descritte dimensioni massime, A PIE’ DELL’OPERA ARCHITETTONICA CUI ESSO GRUPPO E’ DESTINATO in Grottagliese n’altro aggravio di spesa. M’impegno inoltre ad eseguire, senz’alcun altro compenso, e con materiale squadrato e bozzato fornitomi dalle SV, le parti decorative in pietra calcarea destinato e compreso nella parte architettonica del monumento”. DUNQUE, AL SETTEMBRE 1957 IL MONUMENTO È QUASI COMPLETATO, infatti il prof. Sportelli descrive quale “opera architettonica…del Monumento”, quello gruppo statuario approvato dall’architetto Piacentini, che come scrive la Soprintendenza “è composto da un gruppo scultoreo alle spalle del quale è collocata una quinta architettonica in pietra calcarea, rievocante il linguaggio razionalista dell’arch. Marcello Piacentini”. Sembrerebbe essere, dunque, riconosciuta la paternità dell”“opera architettonica…del Monumento (cit. Sportelli”) allo stesso Piacentini e allo Sportelli “le parti decorative in pietra calcarea destinato e compreso nella parte architettonica del monumento”. La stessa delibera di giunta  N. 260 DEL 7 SETTEMBRE 1957 svela e chiarisce la dichiarazione della stessa soprintendenza in merito “all’interno di un’area progettata dal tecnico comunale ing. Grazio Prete”…si legge al riguardo che “il comune dovrà ricevere in consegna il Gruppo in marmo posto in opera sul basamento che verrà predisposto. LA COSTRUZIONE DEL BASAMENTO RIENTRERÀ NEI LAVORI DI SISTEMAZIONE DI PIAZZA IV NOVEMBRE DI CUI ALLA CONSILIARE N.6 DEL 10/1/1957”, LA N. 6 DEL 1957”

…le parti decorative in pietra calcarea destinate e compreso nella parte architettonica del monumento…..a mio carico l’incisione ed il riempimento con mastice speciale dele lettere che comporanno i nomi dei caduti sulle targhe in marmo….

Si legge che “il comune riceverà in consegna il Gruppo in marmo posto in opera sul basamento che verrà predisposto. La costruzione del basamento RIENTRERA’ NEI LAVORI DI SISTEMAZIONE DI PIAZZA IV NOVEMBRE DI CUI ALLE CONSILIARI N. 6 DEL 10/1/1957…..

Lo stesso prof Sportelli è “testimone” dell’unitarietà dell’intervento progettuale e realizzativo in team Piacentini-Prete-Sportelli, per cui le differenziazioni di tutela sembrerebbero ingiustificate. Nelle foto i due blocchi di gradini, uno tutelato l’altro no…motivo? Uguale forma geometrica, ugual materiale…

Non sarebbe ultroneo consultare FIRENZE, MODERNIZZAZIONE E ITALIANITÀ PROBLEMI DELL’“ARTE ITALIANA” TRA ITALIA E OLTREMARE (1911-1961): DALL’EPICA IMPERIALE ALLE MOSTRE DI F. L. WRIGHT E DEL MADE IN ITALY A CURA DI FERRUCCIO CANALI E VIRGILIO CARMINE GALATI. ANNO 2012 NUMERO 21 EMMEBI EDIZIONI FIRENZE. «MONUMENTOMANIA» ASBURGICA E «MONUMENTOMANIA» ITALIANA A BOLZANO NELL’ETÀ DEI NAZIONALISMI: DALL’«ERA PERATHONER» ALLA ‘PRIMA’ «ERA TOLOMEI» (1889-1928). IL MONUMENTO ALLA VITTORIA DI MARCELLO PIACENTINI (1926-1928) .IL CONTRIBUTO DI ARNALDO FOSCHINI, DI LIBERO ANDREOTTI, PIETRO CANONICA, ARTURO DAZZI, GIOVANNI PRINI E ADOLFO WILDT. LA CRITICA ‘IORENTINA’ DI UGO OJETTI E ROBERTO PAPINI.

Nella documentazione contenuta nella rivista è possibile apprendere il modus operandi dell’architetto Piacentini nella realizzazione del Monumento a Bolzano, modalità del tutto uguali a quelle adottate a Grottaglie.

NON TUTELATI DAL MIC

NON TUTELATI DAL MIC

NON TUTELATI DAL MIC

TUTELATI DAL MIC

NON TUTELATI DAL MIC

  • Questa Soprintendenza-segretariato regionale del MIC per la Puglia scriveva allo scrivente  con  PEC del 27 giugno 2024 ,dopo nostro interpello del 24 giugno 2024 “  si comunica “il monumento ai caduti è già sottoposto a tutela per legge come bene di proprietà pubblica avente più di 70 anni. L’apposizione di un decreto di vincolo, che di fatto non ha alcun effetto normativo rispetto al vincolo tuttora vigente, ha i suoi tempi procedimentali per legge ed è gestito dalla Soprintendenza e da questo Ufficio. L’apposizione del decreto, si chiarisce, non modifica in alcun modo gli obblighi già vigenti relativi alla tutela e al decoro del monumento. Vedasi la Parte II del d. lgs 42/2004 e s.m.i.. Cordiali saluti”

Alla data del 27 giugno, il Monumento ai caduti, corrispondeva e corrisponde ai 2260 mq del foglio 88 particella AA, “già sottoposto a tutela per legge come bene di proprietà…”, dunque incluso il perimetro murario, bastioni, lampioni e gradini, il decreto del 1 ottobre 2024 sembra dare altra interpretazione, dovuto a cosa?

  • In merito alle comunicate opere di rimodulazione dell’area monumentale negli anni ’90 la documentazione fotografica del periodo prova che non ci furono lavori se non solo la messa in opera della recinzione in metallo.

Per quanto dettagliatamente dimostrato in merito all’unitarietà di progettazione ed esecuzione dell’intera area monumentale nel tempo, si rinnova l’invito a voler riformulare il decreto di tutela sull’intera particella AA foglio 88 del NCEU di Grottaglie e come già vincolato alla stessa destinazione dal piano regolatore vigente.