IL SINDACO DI GROTTAGLIE, NOTO PER IL SUO IMPEGNO AMBIENTALISTA , HA DICHIARATO: “SIAMO CHIAMATI A PRENDERE DECISIONI CORAGGIOSE PER PROTEGGERE UN TERRITORIO CHE HA GIÀ DATO PIÙ DEL CONSENTITO”.
IL REPORT FOTOGRAFICO INTERESSA IL TERRITORIO DI GROTTAGLIE NON QUELLO DIN TARANTO
D’ALO’”IL CONSIGLIO COMUNALE DI GROTTAGLIE SI OPPONE ALLA RIAPERTURA DELLA DISCARICA DI PALOMBARA E ADOTTA LE OSSERVAZIONI DI ATTIVA LIZZANO: “IL TERRITORIO DI TARANTO HA GIÀ ABBONDANTEMENTE DATO”.
Ciro D’Alò che alla vigilia del suo provvedimento di “caricare” urbanisticamente con mezzo milione di metri cubi il centro di Grottaglie, in cui prevede in piena denatalità, un incremento di 5000 abitanti e mentre il centro storico tanto decantato per le “chianche” continua a spopolarsi.
L’incremento di rendita finanziaria edilizia e di popolazione, comporta aumento di rifiuti di vario genere, implementazione di scarico di CO2 (anidride carbonica) per l’utilizzo di caldaie a gas metano, scarichi fognari tradizionali in un area già edificata con vecchie metodologie, consumo di suolo per l’obbligo di reperire aree per standard urbanistici DM 1444/68, e tanto altro.
Un Ciro D’Alò dalla memoria corta, predicava tanto contro la discarica ma nel periodo in cui il suo collega Vinci la realizzava lui non ha mai proferito parola, mi direte ma era “piccolo, ecco ora è giovane ma sindaco di Grottaglie.
Un sindaco che continua a fallire sulla raccolta differenziata e sulla gestione dei rifiuti, con il territorio pieno di rifiuti di tutti i genere compreso l’amianto, e lui trova il tempo con la sua maggioranza di “predicare” un ambientalismo di facciata che però non è in grado di praticare avendone il potere, oggi, per farlo.
Nel mentre si preoccupa della discarica a Taranto una città capoluogo che ha necessità anche di una discarica come quella di “Palombara”, discariche che a Grottaglie sembra aver portato benefici, raccolti proprio da D’Alò e dall’assessore all’ambiente, ben sette milioni che riceveremo dalla discarica ex Ecolevante, dopo aver perso tre-milioni di euro di royalties nella gestione Alabrese.
Con la delibera di giunta n. 291 del 21 settembre 2023 sottoscrive un accordo transattivo con LINEA AMBIENTE S.R.L. (GIA’ ECOLEVANTE S.P.A.), con un accademico intento, e cioè quello di ottenere “ un contributo di bilanciamento ambientale e territoriale … a fronte dell’impegno del Comune di Grottaglie a destinare i suddetti contributi ad opere e attività di carattere sociale, ambientale ed energetico a vantaggio dello sviluppo della collettività (intendendosi incluse anche le relative attività di progettazione), all’acquisizione di immobili al patrimonio comunale, alla realizzazione di interventi DI RIGENERAZIONE URBANA, SOCIALE E SICUREZZA STRADALE E DI INIZIATIVE ECOLOGICHE AMBIENTALI ADOTTATE DA SCUOLE/ASSOCIAZIONI LOCALI E CULTURALI DI PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE ARTISTICHE E ARTIGIANALI LOCALI” E COSA VOGLIAMO DI PIÙ, QUANDO SI DICE CHE “PECUNIA NON OLET !!!
Dalla delibera si apprende che “Linea Ambiente s.r.l. (già Ecolevante s.p.a.), società operante nel mercato dell’ambiente e dell’economica circolare a livello nazionale, è titolare dei seguenti impianti di discarica siti nel Comune di Grottaglie e dei relativi servizi accessori costituiti da impianto di trattamento percolato e da impianti dedicati al biogas una discarica controllata di seconda categoria di tipo B localizzata in una ex cava catastalmente individuata al foglio di mappa 77 particelle 1676, 177, 178, 185, 186, in località “La Torre Caprarica” nel Comune di Grottaglie (lotti I e II), autorizzata con provvedimento AIA determinazione Dirigenziale della Regione Puglia n 250/2008 e volturata a Linea Ambiente con Determina Dirigenziale della Provincia di Taranto n, 81/2015. La discarica di cui si discorre (Lotto I e Lotto II) ha esaurito la capacità autorizzata nel 2008 e ne è stata avviata la gestione post-operativa;una discarica controllata in sottocategoria (ex art. 7 D.M. 27/09/2010) per rifiuti non pericolosi anch’essa localizzata in area precedentemente adibita a cava catastalmente individuata al foglio di mappa 83 particelle 145, 101, 103, 105, 152, 22, 102, 162, 163, 104, 197, 173, 25, 174, 177, 178, 160, 26, nella medesima località “La Torre Caprarica” nel Comune di Grottaglie (Discarica Lotto III); per la gestione della discarica (Discarica Lotti I e II) veniva stipulata tra il Comune di Grottaglie e la società Ecolevante S.p.a. (oggi Linea Ambiente s.r.l.) apposita Convenzione Rep. n. 1103 del 25/10/2000) con la quale veniva pattuito – tra l’altro – la corresponsione da parte della società concessionaria in favore del Comuneconcedente di un corrispettivo (a titolo di compensazione per i pregiudizi ambientali arrecati al territorio comunale dallo smaltimento dei rifiuti) proporzionale al fatturato relativo all’esercizio della Discarica Lotto I e Lotto II e del relativo ampliamento. A decorrere dal 2015 Linea Ambiente e il
Comune di Grottaglie hanno assunto posizioni divergenti in merito alla possibilità di applicare la Convenzione Rep. n. 1103/2000 anche alla Discarica Lotto III, con conseguente instaurazione di un giudizio arbitrale conclusosi con lodo del 25/01/2019 e successiva pronuncia della Corte d’Appello di Bari con sentenza n. 1813 del 12/10/2021 divenuta definitiva. Considerato che le decisioni suddette, benchè riconoscano la fondatezza della posizione assunta dal Comune in merito alla estensibilità della Convenzione Rep. n. 1103/2000 anche alla Discarica Lotto III, hanno accolto parzialmente la pretesa di natura economica dell’Ente (€ 2.841.380,00 iva inclusa riferibile alle sole royalties maturate sino al 2016, in luogo dell’importo richiesto di € 6.042.737,54 iva compresa, oltre l’importo delle royalties maturate e maturande per l’anno 2018), …
Nei mesi passati Il Partito Democratico grottagliese, prima della gestione al cloroformio attuale, scriveva e ricordava al sindaco, in un comunicato stampa “ dell’ arrecato notevole danno alle casse del Comune di Grottaglie.” e per tanto proposero e protocollarono un esposto alla Corte dei Conti per il mancato recupero di circa 3.500.000 euro delle royalties per la discarica gestita dalla società Linea Ambiente srl già Ecolevante spa.
Scrivevano i consiglieri comunali Francesco Donatelli, Ciro Petrarulo, Alfredo Traversa, Giovanni Marinelli e Massimo Carrieri per chiedere di “accertare le eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti al fine di poter ristorare l’Ente del notevole danno subito per il mancato recupero delle royalties per la discarica gestita dalla società Linea Ambiente srl, già Ecolevante spa, di circa 3.500.000 euro. L’amministrazione comunale, nel 2016, allo scopo di conseguire la riscossione delle royalties ad esso dovute dalla società Linea Ambiente srl già Ecolevante spa, dava mandato al proprio ufficio legale di instaurare la procedura arbitrale per recuperare la somma di 6.042.737,54 euro. Ma la procedura si concludeva con il recupero di una parte del dovuto e cioè 2.841.380 euro.
Il nostro giornale ha dato conto della Sentenza della Corte di Appello di Bari I Sezione Civile del 12/10/2021, in cui si evidenziava che non sono dovute al Comune di Grottaglie le royalties dalla discarica dei rifiuti speciali di contrada Caprarica, per gli anni 2015 (giunta Alabrese), 2017 e le maturande del 2018 (giunta D’Alò). I primi a portare a conoscenza della Corte di Appello di Bari I Sezione Civile del 12/10/2021
SCRIVE D’ALO’ “ Nella ultima seduta del Consiglio Comunale, l’assise cittadina ha espresso, in maniera unanime e decisa, la propria contrarietà alla riattivazione della discarica per rifiuti non pericolosi proposta da LUTUM S.r.l. in località Palombara, Comune di Taranto. Accogliendo integralmente le osservazioni della ETS-OdV Attiva Lizzano, il Consiglio Comunale di Grottaglie ha scelto di difendere con fermezza la salute dei cittadini e l’integrità del territorio, già duramente compromesso da decenni di attività industriali e smaltimento rifiuti che hanno lasciato un’eredità pesante in termini di inquinamento.
Questa nuova istanza di LUTUM S.r.l., per ottenere il Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (PAUR), rischia di aggiungere ulteriori pressioni ambientali in una provincia già ampiamente provata e vulnerabile dal punto di vista ecologico e sanitario. “Il territorio della provincia di Taranto ha già abbondantemente dato”, ha dichiarato il Consiglio Comunale, riferendosi ai decenni di inquinamento che hanno segnato la storia di questa area e ne hanno compromesso risorse naturali vitali come l’aria e l’acqua. “È giunto il momento di invertire la rotta, proteggendo le nostre comunità e il nostro ambiente da ulteriori impatti negativi”. Le osservazioni presentate da Attiva Lizzano, ora fatte proprie dal Consiglio Comunale di Grottaglie, rappresentano un documento approfondito che evidenzia i rischi insiti nel progetto LUTUM. Impatto su aria e acqua: l’eventuale riattivazione della discarica in località Palombara potrebbe compromettere in modo serio la qualità dell’acqua e dell’aria, peggiorando le condizioni ambientali già critiche di un’area che ha sofferto a lungo le conseguenze di politiche industriali invasive. Rischi sanitario e sociale: l’insediamento della discarica, oltre a costituire un rischio per la salute pubblica, scoraggia lo sviluppo di iniziative locali sostenibili e frena gli sforzi per la riqualificazione del territorio. Tutela del paesaggio e dell’equilibrio naturale: l’area interessata dal progetto LUTUM è parte di un ecosistema che non può più tollerare ulteriore degrado. Il rispetto del paesaggio e della biodiversità locale deve essere un imperativo. La decisione di respingere il progetto LUTUM è una dimostrazione di responsabilità e solidarietà verso un territorio che ha pagato un prezzo altissimo in termini di salute e qualità della vita. “Le istituzioni locali non possono e non devono più ignorare l’eredità pesante di inquinamento e degrado accumulata negli anni; difendere il territorio significa assumersi un impegno chiaro e vincolante a favore delle generazioni presenti e future”. La delibera adottata sarà trasmessa al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla Commissione VIA e VAS, all’ISPRA e alla Regione Puglia, affinché le autorità competenti possano prendere visione della ferma posizione del Comune di Grottaglie. Lo scopo è che il rifiuto al progetto LUTUM non rimanga solo un atto formale, ma venga considerato come un punto di svolta verso un nuovo modello di sviluppo territoriale, che metta la sostenibilità al centro delle scelte politiche e industriali.
Con questa scelta, il Consiglio Comunale di Grottaglie riafferma il proprio impegno per una gestione del territorio responsabile e sostenibile, mettendo la salute e il benessere dei cittadini al di sopra di ogni interesse economico di breve periodo. Il Sindaco di Grottaglie, noto per il suo impegno ambientalista, ha dichiarato: “Siamo chiamati a prendere decisioni coraggiose per proteggere un territorio che ha già dato più del consentito. Taranto e i comuni limitrofi hanno pagato un prezzo altissimo per un modello di sviluppo che ha messo al primo posto il profitto a scapito della salute e della qualità ambientale. È il momento di dire basta. Rifiutiamo un modello che riapre le porte all’inquinamento e scegliamo invece di dare ai nostri cittadini e al nostro ambiente il rispetto che meritano. Oggi, Grottaglie si schiera nuovamente dalla parte di un futuro diverso, dove l’interesse collettivo viene prima degli interessi economici di pochi”
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