MA SONO DEL MESTIERE QUESTI? NEL 1950 NON SI POTEVA IMMAGINARE CHE LUNGO VIA MARCONI UN SINDACO AMBIENTALISTA AVREBBE IMPLEMENTATO LA CUBATURA EDIFICABILE A 8,4 METRI CUBI SU METRO QUADRO. SINDACO OTTOEMEZZO, ADESSO BISOGNERA’ IMPLEMENTARE LE URBANIZZAIONI PRIMARIE.
Ennesima enfasi del sindaco “costruttore” ad ottoemezzo, che da febbraio si è talmente impegnato, così da “partorire” un soluzione per via Marconi già adottata, con la stessa spesa, per via Ferraris, cosa nota e risaputa, bastva chiedere al consigliere comunale Ottavio Orlando. Sul manufatto in tufi degli anni ’50 riportaimo ancora una volta quanto abbiamo pubblicato il 14 febbraio, la testimonianza del sig. Vincenzo Quaranta “Negli anni 30,via A. Diaz terminava al n.13 (casa della mia famiglia ora via Marconi)oltre vi era un una gravina che iniziava da via S. Pellico e continuava fino ai camini all’inizio di via Crispi; per continuare via Diaz fu necessario costruire un ponte per unirla ai terreni al di là della gravina. Quel ponte che comportò la costruzione di un ampio locale he vedete nelle foto lo realizzò mio padre, imprenditore edile. Fu rispettata l’esistenza di una grossa fogna ,ancora esistente, che, venendo da via Calò raccoglieva le acque piovane ed i liquami di tutta quell’area e continuava fino. a collegarsi col canale sulla via di Monteiasi.Al termine di via Diaz vi era una scarpata profonda una quindicina di metri, noi ragazzi del vicinato ci lanciavamo su cartoni per raggiungere il fondo e questo era il nostro divertimento!”
DOPO TANTI MESI IL SINDACO OTTOEMEZZO SCOPRE L’ACQUA CALDA…ERA UN MANUFATTO IN TUFO!!!
Via Marconi: aggiornamenti sulla chiusura del tratto e tempi di riapertura
L’Amministrazione Comunale di Grottaglie comprende il disagio causato dalla chiusura del primo tratto di Via Marconi, arteria nevralgica del commercio cittadino e fondamentale per la viabilità locale, e desidera informare la cittadinanza sui passi compiuti e sulle tempistiche previste per la riapertura.
La chiusura si è resa necessaria a seguito del rinvenimento di un ambiente ipogeo durante i lavori di scavo per la realizzazione di un tronco fognario, avvenuto il 14 febbraio 2024. Come da prassi, la scoperta è stata immediatamente notificata alle autorità competenti.
L’Amministrazione, consapevole dell’impatto sulla quotidianità dei cittadini e delle attività commerciali, ha immediatamente attivato tutte le procedure necessarie per accelerare il processo di riapertura.
La natura del ritrovamento ha richiesto l’avvio di complessi iter burocratici e valutazioni tecniche per garantire la sicurezza del sito e definire gli interventi necessari.
In data 29 febbraio 2024, l’Ente AQP ha trasmesso la relazione redatta dall’archeologo presente in cantiere alla Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo di Taranto, che dovrà valutare l’importanza archeologica, architettonica e storico-culturale del sito.
Contestualmente, la relazione è stata inviata all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale che, il 14 marzo, richiedeva uno studio di compatibilità geologica per l’avvio della procedura di catalogazione e la definizione del “grado di pericolosità” associato alla cavità.
In data 26 aprile 2024, è stato individuato un tecnico esterno per l’espletamento dello studio di compatibilità geologica della cavità, un passaggio fondamentale per la messa in sicurezza. La ricerca del professionista non è stata semplice, data la necessità di reperirne uno disponibile ad operare con urgenza.
Le operazioni di sopralluogo e di rilievo si sono rivelate complesse e hanno richiesto tempi più lunghi del previsto. L’Amministrazione Comunale, pur comprendendo i disagi causati dalla chiusura, ribadisce che la priorità assoluta è quella di garantire la sicurezza dei cittadini. Gli accertamenti in corso, seppur complessi e lunghi, sono necessari per definire gli interventi più idonei da realizzare in sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti.
L’impegno dell’Amministrazione è quello di procedere con la massima celerità possibile, appena ricevuti i pareri di competenza. A tal fine, sono già state stanziate le risorse necessarie per gli interventi di messa in sicurezza e riapertura della strada.
L’Amministrazione Comunale è in costante contatto con l’Associazione Commercianti e continuerà a tenere informata la cittadinanza sugli sviluppi e le tempistiche di riapertura di Via Marconi.
Grottaglie: via libera ai lavori di messa in sicurezza di via Marconi
La Giunta Comunale di Grottaglie ha approvato nella seduta di giovedì 31 ottobre il progetto di fattibilità tecnica ed economica per i lavori di messa in sicurezza di via Marconi. L’intervento, del valore complessivo di 256.510 euro, si è reso necessario in seguito al ritrovamento di una costruzione in sotterraneo, emersa durante i lavori di scavo per la realizzazione di un tronco fognario da parte dell’AQP nel mese di febbraio.
Il manufatto, realizzato intorno al 1950 in conci di tufo calcarenitico, attraversa l’intera sezione stradale di via Marconi. A seguito delle indagini tecniche condotte dal geologo Gianfranco Moro e dall’ingegner Franco Lupo, l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale ha classificato la struttura come “costruzione in sotterraneo” e non come cavità antropica, escludendola quindi dalle tutele del Piano stralcio di assetto idrogeologico (PAI).
Il progetto approvato prevede una serie di interventi conservativi che non altereranno la natura del manufatto sotterraneo. I lavori inizieranno con l’esecuzione di prove di carico preliminari sulla struttura, necessarie per determinarne l’effettiva capacità di resistenza. Successivamente, dopo un’accurata preparazione del piano di posa che includerà operazioni di scarifica e scavi, verrà realizzata una piastra dissipativa in cemento armato. Un intervento cruciale riguarderà il consolidamento intradossale della volta a botte in sotterraneo, accompagnato dalla realizzazione di due giunti strutturali.
Per garantire un monitoraggio costante nel tempo, verrà inoltre realizzato un apposito varco/pozzetto di ispezione che consentirà di controllare periodicamente lo stato del manufatto sotterraneo. L’intervento si concluderà con la posa in opera del nuovo tappetino stradale.
“L’intervento è stato accuratamente progettato per garantire la massima sicurezza preservando al contempo l’integrità strutturale del manufatto storico,” spiega il Sindaco, Ciro D’Alò. “La nostra priorità è restituire alla cittadinanza, nel minor tempo possibile, questa arteria fondamentale per la viabilità cittadina, garantendo al contempo la massima sicurezza per tutti gli utenti della strada.”
Il progetto include anche un piano dettagliato di monitoraggio geotecnico e strutturale per garantire la massima sicurezza durante e dopo l’esecuzione dei lavori.
L’opera, che sarà finanziata con risorse comunali, rappresenta un importante intervento per la sicurezza e la viabilità cittadina, coniugando la necessità di preservare il patrimonio storico con le moderne esigenze di sicurezza stradale.
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