GROTTAGLIE(TA). I FLOP DI D’ALO’: URBANISTICA.LA DISCRIMINAZIONE EDIFICATORIA ED URBANISTICA .

FIGLI E FIGLIASTRI NELL’AVVIO DELLE PROCEDURE CONCESSORIE DEI DIRITTI EDIFICATORI.

E’ ormai il tempo di fare luce sulla gestione dell’urbanistica nella città di Grottaglie, che ormai per troppo tempo è rimasta “appesa” alla determina del dirigente dell’ufficio urbanistico in merito ai sub-comparti, che dopo diverso tempo è stato licenziato dall’amministrazione.

L’ultimo episodio rilevante che D’Alò ha voluto deliberare è stato il cd “Piano casa”, dove si appalesata l’evidente contraddizione in termini tra RIQUALIFICAZIONE URBANA E L’IMPLEMENTAZIONE DELLA RENDITA EDILIZA E DI POSIZIONE. Il sindaco ed il consiglio comunale, con discrimine nei confronti di altri proprietari di aree edificabili che di seguito spiegheremo, ha deliberato implementazione volumetrica del 20% dell’IFF pari a 7 mc/mq, in particolar modo per l’area omogenea urbanistica  di tipo B, elevando  l’indice di fabbricabilità a 8,4 mc/mq.

In pratica si potranno potenzialmente realizzare mezzo milione di metri cubi di nuovo edificato con la possibilità d’insediare 5000 abitanti a cui è obbligatorio recepire oltre 96000 mq di standard urbanistici ai sensi del DM 1444/68.

In contemporanea il sindaco avvia la procedura del cambio di destinazione d’uso e relativa variante per un area ubicata nella perimetrazione del piano particolareggiato del centro storico e quartiere delle ceramiche di circa 42000 mq destinata per la gran parte, AD ESPOSIZIONE PERMANENTE ARTI CERAMICHE da destinare a nuovi standard urbanistici DM 1444/68 per PROPOSTA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE COMMERCIALI, FOOD E OPERE  PUBBLICHE A CEDERSI IN VARIANTE URBANISTICA IN VIA LEONE XIII.

Operazione di variante di difficile o impossibile concretizzazione, considerato che le destinazioni proposte sono già ampiamente individuate nel PRG vigente, come evidenziabile nella seguente tavola grafica.

Il discrimine edificatorio lo si comprende dall’elenco delle proposte urbanistiche approvate ed in corso d’esame della pubblica amministrazione.

  1. 2005 approvazione piano di lottizzazione del comparto C1c tra le vie Ariosto e Madonna di Pompei (città giardino), e nel 2001 piano di lottizzazione tra le vie Gramsci ed Ariosto, in attesa di convenzione urbanistica, che prevede per C1c, circa 1000 abitanti insediabili con standard per abitante di 43 mq/ab (richiesti 18/mq/ab.);
  • 1988 piano particolareggiato approvato dal consiglio comunale del comparto C5 con richiesta di approvazione nel 2022;
  • 2024 Implementazione cubatura con il “Piano Casa” con variante al PRG e al relativo piano particolareggiato,
  • 2024 PROPOSTA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE COMMERCIALI, FOOD E OPERE  PUBBLICHE A CEDERSI IN VARIANTE URBANISTICA IN VIA LEONE XIII.

Le date sono chiare, l’amministrazione decide di prendere in considerazione le potenziali trasformazione del tessuto urbano edificato e non, a partire dal 2024 e non dal 2001, ecco il discrimine ingiustificato ed incomprensibile, fatto questo che determinando evidenti perdite di chance per i proprietari dei comparti C1c, C5,Cb2,e danni economici considerato che si continua a versare l’IMU.