ITALO BOCCHINO, DALLA PROSPETTIVA PRIVILEGIATA DEL GIORNALISTA E INTELLETTUALE D’AREA, RACCONTA LE RADICI E IL FUTURO DI UNA COMPAGINE POLITICA IN CONTINUA EVOLUZIONE, EPPURE SALDAMENTE RADICATA IN UNA STORIA.
L’IMMAGINE CONSEGNATA ALL’ON. ITALO BOCCHINO
L’ON.ITALO BOCCHINO, L’ON. DARIO IAIA E RENATO PERRINI HANNO INCONTRATO IL COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DEL MONUMENTO DI GROTTAGLIE.
Sabato 9 novembre nella suggestiva quinta naturale del Mar Grande, l’Onorevole Italo Bocchino parlamentare e poltico di lungo corso, giornalista ed opinionista e direttore editoriale del SECOLO D’ITALIA ha presentato a Taranto Perché l’Italia è di destra.
Incontro organizzatodalla Fondazione Tatarella, molto partecipato alla presenza di ammnistratori locali di Fratelli d’Italia e dell’Onorevole Dario Iaia, Fabrizio Tatarella e il capogruppo regionale di Fratelli d’Italias Renato Perrini.
La presentazione e l’interlocuzione con i presenti è voluta essere una “radiografia” della situazione politica italiana dopo il secondo conflitto mondiale. Dichaiar l’On Bocchino “È una costante della nostra storia politica: quando si tratta di elezioni decisive, l’Italia vira sempre a destra. È accaduto nel 1948 con la Democrazia Cristiana, nel 1994 con Silvio Berlusconi, e ancora nel 2022 con Giorgia Meloni. Ma quali sono le caratteristiche di questa nuova destra? Davvero gli italiani vogliono l’uomo forte? E davvero alla sinistra servirebbe una Meloni? Italo Bocchino, dalla prospettiva privilegiata del giornalista e intellettuale d’area, racconta le radici e il futuro di una compagine politica in continua evoluzione, eppure saldamente radicata in una storia. Sfata luoghi comuni come il familismo, l’incompetenza della classe dirigente, il monopolio dell’informazione o il destino di isolamento internazionale e catastrofi economiche regolarmente pronosticate al Paese sotto i governi di destra. E in un’analisi ricca di dati, notizie e vis polemica, riflette in modo originale e provocatorio attorno ai grandi temi da affrontare una volta per tutte nel XXI secolo, prima fra tutti la questione demografica e, strettamente collegata, quella dei flussi migratori.
Si guarderà inevitabilmente meno a Tolkien e più a Scruton, osserva Bocchino, descrivendo «una destra pienamente legittimata nel consenso e negli atteggiamenti», che sappia difendere la cultura italiana, sostenere il merito, ridisegnare le istituzioni nel senso di una maggiore efficienza e vicinanza alle necessità reali di un popolo a cui da sempre la lega un’affinità elettiva. Dal tormentone dell’antifascismo al rinnovamento dell’Unione Europea, dal premierato alla riforma della giustizia, questo libro conduce il lettore attraverso le pieghe più nascoste del sistema-destra e indica la strada del futuro.“
Al termine dell’incontro i tre esponenti di Fratelli d’Italia hanno incontrato il comitato per la salvaguardia del Monumento, che hanno esposto la problematica del “!braccio di ferro” con il sindaco D’Alò sulla necessità di non demolire e ricostruire parzialmente progettato dall’architetto Piacentini e salvaguardato dal MIC il 1 ottobre ai sensi dell’articolo 10 e 21 della normativa vigente.
Sconcerto e meraviglia è stata esternata dall’Onorevole Bocchino, ben consapevole della figura dell’architetto Piacenti, in merito ha dichiarato ” mi attiverò subito per comprendere nel dettaglio i termini della questione insieme all’Onorevole Iaia ed al capogruppo Renato Perrini,per la salvaguardi del Monumento, accetto di buon grado la foto dell’opera di piazza IV Novembre a Grottaglie”.
Vi aggiorneremo nei prossimi giorni in merito all’impegno assunto con il comitato sull’interessamento certo dei tre esponenti politici.
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