“PER FORZA DI LEGGE, PER EFFETTO DI UNA NORMA DI LEGGE” DEL DLGS 42/2004 CHE HA “SCOMPAGINATO” LA COALIZIONE DI CIRO D’ALO’.
Il caso è ormai noto, è quello dell’opera dell’architetto Marcello Piacentini realizzata a Grottaglie(Ta), in piazza IV Novembre nella cui area il sindaco D’Alò-avvocato e l’assessore Blasi-architetto si sono “incaponiti” a realizzare uno sparti traffico, con il quale si prevede la parziale rimozione del monumento a favore della salvaguardai di un distributore di carburante.
Ma il fatto ha fatto prendere posizione al comitato di tutela del monumento, guidato dall’architetto Fanigliulo e dal nostro giornale, riuscendo ad ottenere due pareri dal Ministero della Cultura, nei quale si ribadisce che l’opera di Piacenti e bene tutelato OPE LEGIS.
Una “battaglia durata nove mesi, nel silenzio del consiglio comunale e dell’opposizione e dell’informazione locale, tutti in attesa di vedere “l’effetto che fa”.
Un “braccio di ferro” con il sindaco Ciro D’Alò, che in particolare da mese di giugno ha speso tutte le sue forze per opporsi al riconoscimento del vincolo di tutela del Monumento, ironizzando (“i disegnini”!!) su alcuni componenti del comitato insieme ad un rappresentante locale dell’Ordine (“autorevoli architetti”) degli architetti di Taranto anch’esso assente.
In breve il 27 giugno 2024 il MIC-Puglia risponde, sollecitato dal nostro giornale, che il monumento di Grottaglie “il monumento ai caduti è già sottoposto a tutela per legge come bene di proprietà pubblica avente più di 70 anni.
L’apposizione di un decreto di vincolo, che di fatto non ha alcun effetto normativo rispetto al vincolo tuttora vigente, ha i suoi tempi procedimentali per legge ed è gestito dalla Soprintendenza e da questo Ufficio. L’apposizione del decreto, si chiarisce, non modifica in alcun modo gli obblighi già vigenti relativi alla tutela e al decoro del monumento. Vedasi la Parte II del d. lgs 42/2004 e s.m.i..”.
A tanto l’attivismo del sindaco D’Alò , che inizia ad inviare note al MIC 21 giugno 2024 a firma del RUP e dirigente dell’ufficio PNRR (geom. Luciano Trani ed Ing. Celino) comunicando che al fondo Piacentini “..non era stat rinvenuta alcun documento utile A RICOLLEGARE IL MONUMENTO AI CADUTI DI GROTTAGLIE ALL’ARCHITETTO MARCELLO PIACENTINI, tranne un invito ufficiale a partecipare all’inaugurazione dell’opera”…chissà perché poi, invitarlo!!? Proseguendo e rimarcando “si rimarca che non sono stati rinvenuti documenti comprovanti la pretesa attribuzione di PATERNITA’ del progetto dell’intero giardino all’arch. Marcello Piacentini “concludendo che “la recinzione circostante sono il risultato di modificazioni effettuate nei più recenti anni ’90, le quali, assieme alle intervenute trasformazioni del contesto circostante, hanno reso il quadro attuale completamente diverso rispetto all’originale non più esistente”.
Ora per quanto stabilito dal Ministero in merito,l’11 novembre 20024 –l’ope legis, come sarà giustificata alla città, in merito all’erronea valutazione dell’amministrazione e dei suoi dirigenti e responsabili di progetto e della disapplicazione del d. lgs 42/04 in vigore al momento dell’inizio dei lavori e che tutelava tutta la particella AA foglio 88?
Il sindaco Ciro D’Alò scrive al MIC e alla Procura della Repubblica dii Taranto 27 giugno 2024 (lo stesso giorno dell’arrivo nella nostra redazione della PEC del MIC-Puglia) “Richiesta di accesso agli atti per informativa alla Procura della Repubblica di Taranto…nella suddetta nota è riportata una risposta PEC proveniente dall’indirizzo sr-pug@pec.cultura.gov.it a firma del segretariato Regionale del MIC per la Puglia, nella quale si afferma, A PARERE DEL SOTTOSCRITTO, ERRONEAMENTE CHE ““il monumento ai caduti è già sottoposto a tutela per legge come bene di proprietà pubblica avente più di 70 anni”… è altresi importante sottolineare che è in corso un procedimento per l’apposizione di un vincolo sul monumento, su richiesta DELL’ARCH.FANIGLIULO E DI ALTRI CITTADINI, I QUALI HANNO GIA’ MANIFESTATO LA VOLONTA’ DI BLOCCARE L’OPERA PUBBLICA FINANZIATA CON FONDI PNRR.TALE FINANZIAMENTO, A CAUSA DEI RITARDI, RISCHIA DI ESSERE REVOCATO, CON GRAVI DANNI PER L’ENTE CIVICO” e conclude ancora con una rifinitura accademica, e con evidente poca considerazione per chi esercita il compito dell’informazione ( art. 21 della Costituzione Italiana) “ preme sottolineare che, essendo in corso il procedimento volto alla verifica dei requisiti di assoggettabilità a vincolo, la PEC INVIATA AI PRIVATI CITTADINI E, ANCOR PIU’ GRAVE, AD ORGANI DI INFORMAZIONE, contiene un anticipazione della decisione sul procedimento stesso e pone l’operato del Segretariato e della Soprintendenza in contrasto con i principi di terzietà, trasparenza e imparzialità della decisione, oltre che con i principi di buon andamento, buona fede e leale collaborazione della pubblica amministrazione”.
Il Marchese del Grillo è stato un principiante a confronto!!!
Ma la conclusione non potete non leggerla “ IN CONCLUSIONE, VI INFORMO CHE I 120 GIORNI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO PER LA VERIFICA DELL’APPOSIZIONE DEL VINCOLO SONO GIA’ TRASCORSI, PERTANTO VI DIFFIDO FORMALMENTE DALL’APPORRE IL VINCOLO”.
Dunque l’amministrazione non voleva che il monumento fosse vincolato, e non finisce qua!!
9 agosto 2024 D’Alò torna alla carica, e scrive ancora a tutti (compresa la Procura della Repubblica) “oggetto: reiterazione intimazione del31/07/2024…è emersa l’assenza della PEC firmata dal Segretariato regionale del MIC per la Puglia in data 27 giugno 2024 e inviata all’Arch. Vito Nicola Cavallo (ndr il nostro giornale) oggetto della nostra richiesta di accesso agli atti…si ribadisce la necessità di acquisire detta PEC e ogni altro documento in vostro possesso dal quale si possa desumere che il Monumento ubicato in Piazza IV Novembre a Grottaglie abbia più di 70 anni e sia automaticamente soggetto a vincolo OPE LEGIS”.
Il nervosismo inizia a prender piede in amministrazione, infatti, lo stesso sindaco con propria nota del 12 agosto 2024 si oppone all’accesso agli atti prodotta dall’architetto Fanigliulo, opposizione rigettata dal MIC Taranto.
Le conclusioni sull’OPE LEGIS sono scritte nella nota del Ministero dell’11 novembre 2024, il bene è totalmente vincolato, smentendo e “affossando” le tesi di ufficio tecnico, sindaco ed assessore, e che per la qualcosa dovrebbero trarne le conseguente decisioni .
DIMETTERSI per manifesta inidoneità a svolgere la funzione ammnistrativa.
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