FERITA ROSSA…E SORRISI DI CIRCOSTANZA INOPPORTUNI….UNA SIGNORA MI HA DETTO…ECCO COSA SIETE I MASCHI!!!!!!

IL CASO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI GROTTAGIE(TA). L’ IMPORTANZA DELL’INFORMAZIONE SULLA VIOLENZA DI GENERE “LE GIUSTE PAROLE” ED AZIONI NELLE IMMAGINE.

Nel giorno in cui si onorano le vittime di femminicidio, anche il consiglio comunale di Grottaglie, nello stesso giorno in cui il territorio subisce una “ferita rossa” con l’avvio della lottizzazione nel quartiere antico delle ceramiche da parte della maggioranza;l’intero consiglio (escluso Lenti) viene coinvolto in uno scatto forografico che ritare i consiglieri con un segno rosso sul volto per ricordare le donne vittime di femminicidio, ma l’immagine determina sconcerto sui social, motivo il “sorrisetto” sul volto, inopportuno, di molti di loro.

In redazione è stata inviata una nota di risentimento da parte di una donna, impegnata nel sociale e attenta studiosa del fenomeno della violenza di genere.

Direttore “ma perché sorridevano in questa foto, hanno compreso il segno della ferita, cosa sia? Solo una consigliera ha un  espressione consona al momento, il resto sembra un gruppo classe in gita…ECCO COSA SIETE I MASCHI!!!

Tutti possiamo sbagliare, l’importante e riconoscerlo. Qualcuno subito dopo la diffusione dell’immagine e corsa ai ripari, ma ha subito colto l’occasione-insieme al sindaco, per “attaccare un componente dell’opposizione che evidentemente, visto il pre-scatto, ha preferito non essere presente.

L’occasione è utile per ricordare ai nostri lettori, quanto l’ordine dei Giornalisti di Puglia ha svolto ad agosto a Vico del Gargano (Fg) a cui il nostro giornale ha partecipato.

Festival dell’informazione sulla violenza di genere “Le giuste parole”, promosso dalla coop. sociale Il Filo di Arianna nell’ambito del progetto “Zona franca”, sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Gi.U.Li.A giornaliste, associazione ed ente formatore che si occupa di parità di genere in ordine alla rappresentanza, rappresentazione e linguaggio dei media. “CHIAMALA COL SUO NOME”. Raccontare la violenza di genere tra stereotipi e corretta informazione” I media, i suoi linguaggi e la rappresentazione della violenza.

I doveri del giornalismo” e “La violenza di genere tra correttezza e scorrettezze del linguaggio giornalistico”,Mara Cinquepalmi, Ufficio stampa della Giunta della Regione Emilia-Romagna, che ha curato pubblicazioni per Gi.U.Li.A – Giornaliste “Tutti i particolari in cronaca: come è cambiata l’informazione sulla violenza con il Manifesto di Venezia”; Donatella Curtotti, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia “Violenza di genere: emergenza e norme del potere; dall’Università La Sapienza e Presidente dell’Osservatorio STEP Ricerca e Informazione sulla violenza alle donne nel racconto giornalistico “Tre volte vittima. La violenza alle donne nel racconto giornalistico”, Luigi Spedicato, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università del Salento “Uomini (e donne) che odiano le donne. Note per un’analisi sociocomunicativa della violenza di genere”.

COMUNE DI GROTTAGLIE

Una ferita rossa, un segno di speranza

Questa mattina, nella sala consiliare di Grottaglie, il Consiglio Comunale ha scelto di parlare con un gesto. Un segno rosso sul viso, tracciato da ogni consigliere e consigliera comunale, di maggioranza e minoranza.

Un segno che non divide, ma unisce. Perché di fronte alla violenza contro le donne non esistono colori, non esistono schieramenti.

Quel segno non è solo inchiostro: è dolore, memoria, rabbia.

È il ricordo di chi ha subito, la forza di chi ha denunciato, il grido silenzioso di chi non c’è più.

Ma è anche un simbolo di speranza.

La speranza che, insieme, possiamo spezzare il silenzio, abbattere la paura e costruire un futuro dove nessuna donna debba mai sentirsi sola, invisibile, inascoltata.

Oggi non abbiamo solo celebrato una giornata, abbiamo preso un impegno: essere una comunità che non si volta dall’altra parte, che protegge, che educa, che accoglie. Perché il cambiamento inizia da ciascuno di noi, con gesti piccoli ma profondi, capaci di lasciare il segno.

Dedichiamo questo momento a tutte le donne che hanno trovato il coraggio di dire basta e a quelle che ancora lo cercano.

Siamo con voi. Sempre.

Non chiudiamo gli occhi, non abbassiamo mai la voce.

SINDACO DEL COMUNE DI GROTTAGLIE

Oggi, nella sala consiliare del Comune di Grottaglie, mentre i consiglieri e le consigliere comunali esprimevano il proprio impegno, fuori in piazza i nostri ragazzi manifestavano contro la violenza sulle donne.

Il segno rosso tracciato su ogni volto dei consiglieri, delle consigliere e della giunta è un grido potente contro una violenza che non possiamo ignorare.

Di fronte a questo dramma, non esistono schieramenti politici. C’è solo una battaglia comune: fermare questa piaga che devasta la società. Quel tratto rosso racconta storie di sofferenza e coraggio, è il ricordo delle donne uccise e di quelle che hanno trovato la forza di denunciare.

Dal 1° gennaio al 18 novembre di quest’anno, 99 donne sono state uccise in Italia. Un dato che ci interroga e ci obbliga ad agire.
Con politiche concrete, educando al rispetto e proteggendo le vittime, possiamo costruire un futuro diverso.
Ribadiamo l’impegno a non voltare mai lo sguardo e a non minimizzare mai la violenza. La dignità e la sicurezza di ogni donna devono essere le priorità.

Purtroppo, non tutti hanno compreso il valore di questo gesto. Il consigliere di Fratelli d’Italia ha scelto di non aderire, definendo “sciocchezze” un’iniziativa che promuove memoria, sensibilizzazione e rispetto.
Grottaglie oggi si è tinta di rosso per dire basta alla violenza sulle donne. La lotta contro la violenza è una battaglia culturale, politica e sociale che riguarda tutti. Non ci fermeremo finché ogni donna non potrà vivere senza paura.

Per chi cerca aiuto, il Centro Antiviolenza di Grottaglie Associazione Alzàia Onlus è a disposizione:
Sportello “Sostegno Donna” – Via Martiri D’Ungheria
Orari: Martedì, 9:30 – 12:00
Recapiti:
3271833451 (Reperibilità h24)
1522 (Numero Antiviolenza e Stalking)

Non siete sole. Se hai bisogno di aiuto, chiedi supporto