ELEZIONI REGIONE PUGLIA .”IL FUOCO AMICO” AFFOSSA I SINDACI DI PUGLIA.BE CHE D’ALO’ VOLESSE CANDIDARSI ALLA REGIONE PUGLIA …LO SAPEVAMO GIA’!!! LA VIGGIANO (PD) AVEVA RAGIONE.

SINDACI DELLA PROVINCIA DI TARANTO CONTRO NUOVA NORMA REGIONALE SU INELEGGIBILITÀ SINDACI.

Ricordate il caso Massafra, la Viggiano (PD) vicepresidente PD Regionale Puglia, dichiarava profeticamente “del partito democratico si occupano gli iscritti al partito democratico l’augurio è poi che nessuno dei sindaci sottoscrittori dell’appello debba smentire se stesso, dimettendosi anticipatamente per candidarsi alle elezioni regionali per dare sbocco a, seppur legittime, aspirazioni personali”. Detto fatto, aveva ragione la Viggiano, i programmi dei sindaci a sostegno di quello di Massafra erano altri!!!

Scrivo i sindaci in un comunicato stampa (compreso D’Alò) che “Nella serata di giovedì è stata scritta una pagina della legislatura pugliese che non possiamo non definire offensiva per il lavoro che tutti i Sindaci, quotidianamente, svolgono in favore delle proprie collettività.”

Offensiva? Perché offensiva, i sindaci ha consultato i cittadini che amministrano se condividono questa personale decisione di candidarsi alle regionali? O come dichiara la Viggiano, “dimettendosi anticipatamente per candidarsi alle elezioni regionali per dare sbocco a, seppur legittime, aspirazioni personali”.

Nel caso di Grottaglie, D’Alò sperava , forse, in un “paracadute” di salvataggio per la sicura “trombatura” a consigliere regionale, visti i disastri amministrativi che sta operando nella città delle ceramiche.

Se è certo di aver operato bene ed è certo che i grottagliesi lo sosterranno, abbia un po’ di coraggio e decisionismo, come nel suo essere, si dimette ad aprile ed affronta la campagna elettorale, e magari ,ad esempio, rinviare a dopo le regionali , l’azione di trasformazione urbanistica ( non richiesta da nessun cittadino e che elimina spazi ai ceramisti) di via Leone XIII..lo farà!!?

Proseguono i sindaci “Un emendamento, proposto dal consigliere Scalera, votato nel cuore della notte, con votazione segreta per nascondersi dietro l’urna, ha, di fatto, sbarrato la strada per la candidatura al Consiglio Regionale a tutti i Sindaci della Regione Puglia.”

Non comprendiamo se gli emendamenti notturni, votati a scrutinio segreto, non sono validi? Non è democrazia? O con più ragionevole certezza all’interno del centro sinistra di Emiliano “fuoco amico” a deciso di tenere a casa i sindaci, che per questo ruolo sono stati eletti .

Conclude la nota “Un emendamento voluto da 31 Consiglieri Regionali che, con l’esclusivo fine di “eliminare una temibile concorrenza”, poiché non si intravedono ragioni di natura giuridica che giustifichino tale intervento, viola il principio democratico di libera partecipazione alla competizione elettorale.Un emendamento fortemente lesivo di quel principio di democrazia che dovrebbe, invece, favorire, sempre, l’accesso alle candidature.Un emendamento che contravviene ai più elementari principi di non discriminazione: tali restrizioni ai sindaci vengono infatti applicate esclusivamente in seno alla competizione regionale.Atteggiamenti di questo genere non porteranno i 31 Consiglieri Regionali che hanno espresso voto favorevole ad incrementare il proprio consenso elettorale, giacché l’unico effetto che potranno produrre sarà l’ulteriore allontanamento dei cittadini dalla politica.In un Paese democratico la parola su chi deve amministrare e/o governare, dovrebbe, sempre, essere lasciata agli elettori. Intraprenderemo ogni strada, politica e giudiziaria, affinché si possa cancellare dall’Ordinamento pugliese la predetta norma”.

I Sindaci: Cardea Antonio, D’Alò Ciro, Fabbiano Cosimo, Fischetti Giuseppe, Lasigna Domiziano, Leo Francesco, Lopomo Luca, Parisi Vito, Pecoraro Gregorio, Longo Alfredo,Gianni Di Pippa