COME INDICATO NELLA DELIBERA n.88 DI CONSIGLIO COMUNALE MANCANO LE ” PROPOSTE AVANZATE DALLE FORZE SOCIALI, ECONOMICHE E CULTURALI E DEGLI ABITANTI CHE RISIEDONO O OPERANO NEL CONTESTO DA RIQUALIFICARE..
“PARTITO DEMOCRATICO È STATA QUELLA DI SOSTENERE E VOTARE A FAVORE SIA L’APPROVAZIONE DELLA COSIDDETTA “VARIANTE SEMPLIFICATA AL PRG”
A seguire pubblichiamo in anteprima la proposta di delibera di consiglio comunale, che a “fulmine” (il conte Duval (Proietti) avrebbe detto “…che ASL!!!) dovrebbe essere approvata in consiglio comunale dal titolo “OGGETTO: Delibera di adozione della proposta di variante semplificata al P.R.G. vigente ai sensi dell’art. 12, comma 3, L.R. n.20 del 27/07/2001 con recepimento delle disposizioni normative introdotte dalla Legge Regionale 29 giugno 2022, n. 1”, con il sostegno del “PDaloniano”.
Una delibera lacunosa e carente di qualche elemento fondamentale, che di seguito dettagliatamente osserveremo, su tutti, il verbale della Regione Puglia adunanza del 12/02/98 parere N.19/98 OGGETTO: GROTTAGLIE(TA) Piano Regolatore Generale. Delib. CC 277/87 e 74/88.
Ma prima è necessario riassumere in breve la storia della pianificazione urbanistica a Grottaglie dal 1993 al 2016. Il partito di maggioranza nel predetto periodo, è stato il PdS-PD, nel tempo in cui oltre alla discarica di “Torre Caprarica”, sono stati approvati decine di piani di lottizzazione e qualche piano particolareggiato. Oggi con il nuovo corso del PD, dove si confronteranno l’ex sindaco Vinci e l’attuale D’Alò (il primo promotore della discarica il secondo contro),diversi di questi piani di lottizzazione, in particolare due, il C1c esteso per circa 21 ettari ed il secondo ubicato tra le vie Gramsci ed Ariosto. Piani approvati anche dal PdS-PD ( a cui più volte nel tempo ha ottenuto l’assessorato all’urbanistica) risultano dopo quasi un ventennio ancora privi di convenzione urbanistica con i proprietari, che continuano a versare l’IMU senza poter edificare.
Il PD ed i daloniani, oggi si “affrettano” a deliberare altro piano di lottizzazione, con variante, che sottrae aree alle attività di produzione della ceramica artigianale, continuando ad ignorare i precedenti piani di lottizzazione, perché?
Proviamo ad illustrare ai “PDaloniani” cosa potrebbe in un colpo solo, venire incontro alle richieste dei tre piani di lottizzazione d’iniziativa privata, via Leone XIII, C1c area tra via Gramsci ed Ariosto. LA PEREQUAZIONE (norma indicata anche nel deliberato di consiglio n. 88 del 2024)

Nel piano C1c e viale Gramsci-Ariosto, sarebbero disponibili aree da cedere all’amministrazione (previa convenzione urbanistica), con estensione superiore all’area di via Leone XIII, nelle quali aree potrebbero essere accolte le volumetrie, proposte nella stessa area destinata ai ceramisti di via Leone XIII, e lasciare così immutata la destinazione delle stesse aree da cedere all’amministrazione comunale e comunque procedere alla riqualificazione proposta dal privato. Un semplice scambio di aree con diritti edificatori di pari entità, circa 0,50 mc/mq.
Allo stesso tempo, si potrebbe finalmente convenzionare urbanisticamente le due aree dotate di piano di lottizzazione, consentendone la contenuta edificabilità (C1c) ai proprietari che da anni versano l’IMU senza trarne alcun vantaggio, anzi subendo un danno pluriennale, che di contro, nel caso di “veloce” approvazione in variante del piano di lottizzazione di via Leone XIII comporterebbe un vantaggio ad una proposta appena portata all’attenzione della pubblica amministrazione, senza considerare altre proposte fatte nelle aree di prossimità che sono state respinte, per il rispetto delle norme del PRG vigente!!!
Analizziamo la proposta di deliberazione redatta dal SUE.
Notiamo che la proposta è arrivata al sindaco l’11 novembre, ben un ventennio dopo quelli già approvati dalla maggioranza delle precedenti coalizioni, di cui era componente maggioritaria il PdS-PD, questa proposta sembrerebbe così ”sconvolgente” da tener a battesimo al suo capezzale “il nuovo corso del PD”, bene. Dunque la “nuova maggioranza” ritiene riqualificante urbanisticamente l’eliminazione di spazi destinati alle attività dei ceramisti per una destinazione mista, che potrebbe essere ubicata in aree già individuate/li nei comparti approvati dallo steso PD, perché, questo?
Ancora il piano non è approvato, e lo stesso viene subito applicata la direttiva sui sub comparti, al contrario nulla in merito a piani già approvati. Perchè?
Si evidenzia che “Dal punto di vista del carico urbanistico vi è il rispetto delle previsioni di PRG in quanto la pianificazione territoriale di progetto non comporta nè incremento degli indici di fabbricabilità nè la riduzione delle dotazioni di spazi pubblici o di uso pubblico rispetto alle previsioni dello strumento urbanistico vigente” , dunque la PEREQUAZIONE proposta è compatibile con altre aree già progettate nei piani C1c.viale Ariosto-Gramsci?

La delibera di consiglio comunale n.88 del 2024 stabilisce “- il PRG del Comune di Grottaglie approvato in via definitiva con la delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, e riapprovato con deliberazione della Giunta Regionale n. 2965 del 28/12/2010; Legge Regionale 30 aprile 2019 n.18 “Norme in materia di PEREQUAZIONE, compensazione urbanistica e contributo straordinario per la riduzione del consumo di suolo e disposizioni diverse”;che detto terreno è ricompreso nella pianificazione urbanistica prevista dal PIRP approvato dalla Regione Puglia, intervento di riqualificazione dell’area inserito nel “Piano di Recupero del Centro Storico particolareggiato per la città antica e il Quartiere delle Ceramiche” dell’arch. P. Cervellati ed approvato dal Comune di Grottaglie; L’intervento proposto risulta in contrasto con la destinazione urbanistica dell’area e per la sua attuazione risulta necessaria l’approvazione di una variante urbanistica finalizzata al riconoscimento di destinazioni funzionali miste (commerciali); dall’art.6 della L.R.n.21/08 che stabilisce quanto segue: 1. I programmi integrati di rigenerazione urbana non conformi ai piani regolatori generali, ai programmi di fabbricazione o alle previsioni strutturali dei piani urbanistici generali comunali vigenti sono adottati con atto deliberativo del consiglio comunale sulla base di quanto stabilito dal documento programmatico per la rigenerazione urbana e TENENDO CONTO DELLE PROPOSTE AVANZATE DALLE FORZE SOCIALI, ECONOMICHE E CULTURALI E DAGLI ABITANTI CHE RISIEDONO O OPERANO NEL CONTESTO DA RIQUALIFICARE E NEGLI AMBITI AD ESSO CONTIGUI.”
Ecco nel deliberato del consiglio comunale e nella proposta di deliberazione non abbiamo potuto prendere contezza delle” proposte avanzate dalle forze sociali, economiche e culturali e DEGLI ABITANTI che risiedono o operano nel contesto da riqualificare..” dunque dare la voce agli abitanti (?)…quali abitanti ed il parere dei ceramisti dove sono ? Perché non ci sono ?
Ma ancor più, se il consiglio comunale nel deliberato si fa riferimento a “il PRG del Comune di Grottaglie approvato in via definitiva con la delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, e riapprovato con deliberazione della Giunta Regionale n. 2965 del 28/12/2010”, non viene evidenziato ne data motivazione come si potrà superare quanto evidenziato nell’allegato. Perchè?




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