PARLANO I TESSERATI DEL PD ALLE PRESE CON “FUORI” DONATELLI, PORTE APERTE A D’ALO’.LA MELONI “AIUTA” IL SINDACO DI GROTTAGLIE PER LE REGIONALI.

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI IMPUGNA LA LEGGE REGIOANLE CHE CONTIENE LE DIMISSIONI DEI SINDACI PER LA CANDIDATURA ALLE REGIONALI PUGLIESI.

Un gruppo di tesserati del PD di Grottaglie ha voluto incontrarci per portare a conoscenza la città delle “manovre” in corso nella città delle ceramiche, tra tentativi di “cacciare” il consigliere comunale eletto nel PD Francesco Donatelli ed il sostegno e “l’arruolamento”-da tempo- del sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò.

Ascoltiamo con attenzione e ci raccontano di un ricorso, proposto dal segretario reggente del circolo di Grottaglie alla commissione provinciale di garanzia del PD Jonico, per “cacciare” il consigliere comunale eletto Donatelli. Raccontano che “Gentile Direttore, vogliamo raccontarle dell’ennesimo gravissimo episodio che ha colpito il Circolo PD di Grottaglie. Il 19 febbraio 2025 è stata inviata alla  di commissione provinciale di garanzia del PD Jonico una richiesta di espulsione dal Partito Democratico a carico del Capogruppo Donatelli, un’azione senza precedenti nella storia grottagliese! Ciò che rende la vicenda ancor più inaccettabile agire  del proponente, il quale ha scelto di celarsi dietro un anonimo “Circolo di Grottaglie”, anziché assumersi la responsabilità delle proprie azioni arbitrarie. Il Consigliere Donatelli ha confutato punto per punto le accuse mosse, e la richiesta è stata logicamente respinta, questa volta con l’indicazione del nome e cognome, in quanto ritenuta INAMMISSIBILE. Purtroppo, assistiamo all’operato di un Segretario che, anziché unire, sta lacerando ulteriormente il partito, nel tentativo di delegittimare il proprio Capogruppo per compiacere interessi del suo “padroncino”. Siamo nelle mani di individui senza alcuna pudore politico!” Proseguono sugli ultimi episodi in occasione dell’”Assemblea provinciale dei CIRCOLI e degli ISCRITTI! Chiariamo gli  ISCRITTI! Ma dopo essersi imbucato all’incontro con la Schlein il nostro caro Sindaco continua ad imbucarsi anche agli incontri ufficiali PD. SENZA VERGOGNA! Non soddisfatto dell’inammissibilità della prima richiesta di espulsione   il caro Segretario Guarini , ne ha inviato un altro contro il capogruppo Donatelli. Ormai il PD di Grottaglie va verso la totale rovina!

Sconcerto e stupore pervade chi scrive, e durante il racconto mi vengono mostrate le foto di seguito pubblicate, nel vedere il presidente del PD provinciale, mi torna in memoria quanto dichiarò in questa nota che riportiamo

https://www.g-pegaso.it/2024/11/30/il-presidente-del-pd-jonico-massimo-serio-se-la-prende-con-linformazione/.

Siamo sati i soli a scrivere ed anticipare tutto quello che sta per verificarsi, un sindaco che non ascolta per niente chi amministra, ed insieme ai pdaloniani si avvia ormai a questa “battaglia” di tutto contro tutti, sostenuto dal un PD, a cui ormai da tempo è l’invitato privilegiato, mentre danno un calcio nel sedere a Francesco Donatelli “una zanzara” insopportabile anche dal suo vicino di banco Ciro Petrarulo, che non manca occasione per tessere le lodi del nuovo corso del partito, e che non ha speso nessuna dichiarazione a sostegno del vecchio “amico di partito” Donatelli.

Dunque anche la Presidente Meloni sembra essere a sostegno di questo sindaco di paese il cui palmares e che la maggioranza GROTTAGLIE NEXT abbraccia insieme al PD, dove la rappresentatività di una comunità si trasforma in propaganda e populismi, questa è oggi Grottaglie dopo otto anni di amministrazione di un “capo popolo”, eletto per due volte  con ampio suffragio.

Un giovane snob “barricadero” , il quale dopo la sua esperienza universitaria avvia la professione forense e abbraccia l’ambientalismo e le posizioni antagoniste e la “predicata” partecipazione “dal basso”.

Una partecipazione operata per un periodo utile a millantare la chiusura della discarica di torre Caprarica di Grottaglie ed ottenere l’elezione a sindaco di Grottaglie, per otto anni tutto si trasformerà, dalla “sedia” di sindaco, in despotismo unico uomo al comando e del “…io sono io e voi non siete un…”.