IDENTITA’ URBANA.IL GATTOPARDISMO DALONIANO.DON ABBONDIO MANZONIANO AVREBBE AVUTO PIU’ CORAGGIO”

L’DENTITA’ URBANA DELLA CITTA’ CANCELLATA IN UN COLPO SOLO…IL PNRR.

Due grandi opere letterarie riassumono l’opaco operato del sindaco di Grottaglie nell’utilizzo dei fondi PNRR per manifesta mancanza di lettura urbana della città e conseguenti proposte ed esecuzioni populiste di sinistra.

La prima opera è “Il Gattopardo” romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa dal quale D’Alò sembrerebbe essere ispirato con “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, la seconda opera letteraria è quella manzoniana dei “Promessi Sposi”, quando Don Abbondio di fronte al Cardinale Federico Borromeo quando confessa spontaneamente “Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.

Il mancato coraggio è stato quello di proporre e realizzare la pedonalizzazione dei tre spazi urbani con identità urbana connotata e non compresa da questo sindaco e che sono state completamente stravolte in modo improprio e cancellate alla fruibilità dei cittadini e di fatto marginalizzate.

Piazza Verdi, piazza-viale Matteotti-Cafforio, piazza IV Novembre.

Ritorniamo dopo mesi a proporre i “disegnini”, tanto cari a D’Alò nell’ironizzare con chi di mestiere è un architetto, soluzioni forti, senza dubbio, ma solo per chi avesse avuto coraggio e determinazione a cambiare la città a misura umana, non è il caso del sindaco di Grottaglie.

Risulta evidente che ha semplicemente ricoperto di asfalto viale Matteotti, che di contro avrebbe meritato anche la strada e la novella rotonda di basole in pietra e la irrinunciabile pedonalizzazione, così altrettanto per piazza IV Novembre. invece ci ha piazzato una mega rotatoria…ambientalista!!!?

Il populismo di sinistra evidentemente con contempla lo studio e l’approfondimento della storia sociale, economica ed urbana di una comunità, sarebbe stato sufficiente scorrere l’archivio fotografico di Mirto, Brittanico e del nostro giornale, e scoprire in passato cosa accadeva in queste tre aree urbane, quali le attività svolte all’interno di edifici prima ed ora. Un attento studio del sistema d’interazione sociale, economia, culturale e religiosa, avrebbe fatto comprendere che la pedonalizzazione non poteva interessare solo il centro antico ma anche spazi della città “nuova”, ma niente.

Proviamo ad erudire D’Alò sulla storia della città, nei giorni passati abbiamo riportato le vicende tra le famiglie Traversa-Cavallo ( non sappiamo se il primo cittadino sapesse di chi fossero) una storia questa che si sviluppò a pochi passi dall’ex largo porta Sant’Angelo, oggi piazza IV Novembre.

Piazza IV novembre nel tempo ha rappresentato un ingresso alla città, il più importante, uno spazio urbano che ha ospitato nel tempo il luogo dello scambio e commercializzazione dei prodotti agricoli dei nostri contadini ed coltivatori diretti e l’attuale via XXV Luglio il “salotto buono” della città, sarebbe il caso  guardare le quinte murarie degli edifici propspicenti la strada per averne conferma, rilevae la presenza della chiesa di san Lorenzo e subito dopo dell’antico Convento dei Cappuccini intitolato a San Francesco di Paola e proseguendo arrivare all’ex convento con chiesa di Sant’Antonio.

Tornando nell’attuale piazza IV novembre è presente il monumento ai caduti progettato da uno dei più importanti architetti della storia dell’architettura italia, Marcello Piacentini, opera architettonica parzialmente demolita e ricostruita con “giusta enfasi” suggerita dal MIC-Puglia; è presente uno edificio di pregio architettonico destinato ad attività culturale e d’incontro, il cinema Vittoria, a poca distanza l’ex ospedale San Marco, il Monastero di S. Chiara con la chiesa di san Girolamo, edifici storici che completano le cortine architettoniche di via Vittorio Emanuele II che arriva proprio su piazza IV Novembre.

Insomma in breve una parte della storia della città di Grottaglie, dove a breve D’Alò “piazzerà” l’orrenda rotatoria appennicola grazie all’acquisizione di parte del “risparmiato” dalla demolizione, distributore di carburanti, che il prossimo 10 marzo il consiglio delibererà, area destinata alla marginalizzazione, tutto eliminato in un colpo!!! Oh stupore!!!

Ma proseguiamo con la lettura urbana della città, un esercizio che viene insegnato a chi ha frequentato le facoltà d’architettura, e che non tutti, almeno nel caso della città di Grottaglie, sembrerebbero aver dimenticato.

Piazza Verdi e viale Matteotti( viale delle Rimebranze) ed aree limitrofe, sono state nel recente passato altrettante aree con identità urbane, oggi ridotte a dei “miseri” ritagli urbani, rattoppati ala meglio con panchine e cestini per rifiuti, “spacciati” , per riqualificazione urbana, ma sono solo dei semplici arredi che non svolgono alcuna funzione aggregativa e tipizzante le attività del vivere lo spazio urbano. Viale Matteotti necessitava e la piazza adiacente necessitava dell’ulteriore completamento ed ampliamento funzionale e di fruibilità con la progettazione inclusiva di piazza Cafforio e la completa pedonalizzazione, dunque nessun parcheggio, auto, asfalto…comprendiamo è mancato il coraggio…e non perchè sfortunato !!!

Potremmo continuare ancora, ma l’architetto Antonio Fanigliulo nel tempo ha scritto “fiume d’inchiostro e disegnini” sull’identità urbana di Grottaglie che è possibile leggere su g-pegaso.it, ma sembra che D’Alò, comprensibilmente, non riesce a recepire ne tantomeno prova a chiedere chiarimenti, in conclusione le decisioni progettuali e conseguenti realizzazioni sono carenti di lettura ed analisi storica ed attuale dell’identità urbana e storica sedimentata nel tempo.

Un medico se non comprende attraverso la diagnosi la malattia, di conseguenza, la cura sarà sbagliata e pericolosa per il paziente.

Grottaglie ha trovato un medico che ha sbagliato la diagnosi, ed oggi si trova  allo stato comatoso!!!

Questa cartolina postale del fabbricante Luigi Spagnulo aveva la sede in via Savarro-Crongo..in poche parole sull’attuale viale Matteotti, all’epoca denominato appunto “Cruenco”….a breve sostituiremo l’intitolazione della piazza ..la fontana ad utilizzo ridotto ne reclama…