“L’ Unità di Terapia Intensiva Neonatale del SS Annunziata di Taranto è la seconda in Puglia dove nascono circa 2 mila bambini l’anno. La chiusura dell’UTIN di Taranto rappresenta un altro problema per la sanità tarantina che sta vivendo gravi difficoltà dovute ad una programmazione sanitaria regionale che non risponde alle necessità urgenti della nostra provincia.
“In qualità di vicepresidente della Commissione Sanità chiesi l’audizione della ASL TA, che si è tenuta il 4 dicembre scorso. In quell’occasione la Direzione Strategica della ASL assicurava di aver stipulato dei contratti con dei professionisti per garantire la copertura dei turni e scongiurare la chiusura. Ma è notizia di questi giorni che l’UTIN risulta, invece, chiusa.
“Questo comporta per le future mamme tarantine a intraprendere viaggi verso altre province pugliesi o, in situazioni più critiche, addirittura fuori dai confini regionali, per poter garantire ai loro neonati le cure specialistiche necessarie. Perciò ho chiesto un incontro urgente con l’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, e del capo dipartimento Salute, Vito Montanaro, per fare chiarezza su quanto sta accadendo e capire se ci sono possibilità di una riapertura a breve dell’Unità. In ogni caso ho depositato anche un’interrogazione per sollecitare la struttura a dare risposte
SS. ANNUNZIATA TA, PERRINI (FDI): L’UTIN NON È STATA CHIUSA, MA È COME SE LO FOSSE
“Mi preme fare una precisazione sull’UTIN del SS Annunziata di Taranto: ufficialmente il reparto non è chiuso, ma è come se lo fosse, perché ci sono seri problemi di organizzazione che mettono a rischio l’assistenza sanitaria. Non era mio intento dare una notizia falsa, ma sollevare l’attenzione su un’Unità importantissima per le donne tarantine che devono partorire e devo stare tranquille sulla salute del proprio neonato, nel caso ci siano dei problemi.
“E che ci siano problemi organizzativi all’UTIN è fin troppo evidente da mesi. Per questo nelle prossime ore intendo, ora più che mai, incontrare con l’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, e del capo dipartimento Salute, Vito Montanaro, per conoscere lo stato attuale della organizzazione UTIN e comprendere le strategie che hanno deciso di attuare, considerato il blocco dei ricoveri ed i trasferimenti mediante attivazione di Sten o Stam.”
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