L’ARCHITETTO VINCENZO CAVALLO “L’URBANISTICA È UNA SCIENZA NON FILOSOFIA CHE SI POSSA VALUTARE IL SENSO LATO”.
VIA LEONE XIII E VIA PIO XII SUPERMERCATI ED ATTIVITA’ COMMERCIALI A “GO..GO””.
Abbiamo dato notizia ieri dell’approvazione della variante urbanistica (per formazione di due sub comparti) nell’area prospicente via Pio XII tipizzata Dc3, a cui ha fatto seguito, in consiglio comunale da parte di D’Alò, di una “strappalacrime” sull’importanza del lavoro e di come Karl Marx intendeva il lavoro, l’impresa e così via dicendo, confermando che lui è uno che tutela il territorio ma con il contemporaneo sviluppo economico, giusto!!!

Registriamo che comunque non ha avuto altrettanta determinazione nell’esporre al pubblico ed al consiglio il contenuto di due osservazioni inviate da due architetti, osservazioni catalogate come non pertinenti ed invece sono oltremodo pertinenti in riferimento all’intera opera di “assalto” edificatorio lungo via Leone XIII e PIO XII. Infatti il D’Alò non aggiunge alla sua replica in consiglio che all’area Dc3 approvata ieri, si aggiungeranno nell’area adiacente (oggetto di accordo di programma) Le destinazioni di progetto sono sintetizzate come segue:-struttura commerciale M1 di superficie lorda pari a 910,00 m²;- struttura commerciale M2 di superficie lorda pari a 2.150,00 m²;- struttura food di superficie lorda pari a 485,00 m²; – aree esterne di pertinenza pari a 10.429,77 m². A tanto si aggiungerà Realizzazione e cessione della strada pubblica prevista da PRG di collegamento tra Via Oberdan e Via Leone XIII comprensiva della realizzazione dei marciapiedi e della pista ciclabile, dei sottoservizi e dell’illuminazione pubblica (opera pubblica 1); Realizzazione e cessione al Comune di Grottaglie dei suoli antistanti la struttura polifunzionale e il manufatto stesso della struttura polifunzionale delle dimensioni di 40mx20m per capienza di circa 300 persone (opera pubblica 2);Realizzazione e cessione di parco attrezzato come da progetto delle dimensioni di circa 5000,00 mq (opera pubblica 2);Realizzazione di un chiosco/bar esterno la cui concessione fin d’ora viene data al proponente il quale si impegna ad effettuare tutte le opere di manutenzione ordinaria del parco (opera pubblica 2); Realizzazione di due strade interne all’opera pubblica 2. La prima, quella più a Nord, che consente
l’accesso al lotto dalla strada pubblica di PRG e incrocia la seconda strada interna al lotto. Quest’ultima consente il collegamento tra Via Leone XIII e la nuova strada pubblica da PRG; Realizzazione di un parcheggio pubblico con totali n.83 posti auto.
SEMPRA DI ESSERE ALLA COOP DI TARANTO!!! SINDACO NON METTA DA PARTE QUELLE OSSERVAZIONI SONO MOLTO PERTINENTI ANCHE PER L’AREA APPENA DESCRITTA.

Si unisce al nostro pensiero un terzo architetto, che lei conoscerà, già dirigente dell’ufficio urbanistico di Grottaglie e progettista del PRG vigente, legga cosa scrive al nostro giornale “ PREMETTO CHE L’urbanistica è una scienza non filosofia che si possa valutare il senso lato.
Mi sorprende che si faccia una variante semplificata al PRG utilizzando la procedura che si applica a PUG che non abbiamo.
Sembrerebbe che prima vengono presentati i progetti e poi si fanno le varianti o assentiti con il non ben definito provvedimento amministrativo. La proliferazione dei centri commerciali va dimensionata in rapporto agli abitanti nel rispetto delle norme vigenti unitamente alla variante al PIANO Commerciale.
Le varianti in deroga sono normate da disposizioni urbanistiche, solo ad esaurimento di quelle esistenti. Quello in deroga prospiciente la via partigiani caduti dichiarato in stato di abbandono può essere utilizzato per altra attività artigianale. Questo viene confermato dal fatto che la struttura manca dei requisiti urbanistici per un centro commerciale monetizzazione le aree per fare i parcheggi in altre zone non contigue. Bisognera mettere delle navette.
La monetizzazione è applicabile per urbanizzazione contigue.
Non a macchia di leopardo polverizzato i servizi.
Ritengo a riguardo che è bello quello che piace non quello che andrebbe fatto”.
Ed infine la dichiarazione dell’architetto Antonio Fanigliulo, un di quelli che come noi realizzavano “disegnini”…
“In maniera cauta e felpata, con falsi e strumentali ideologismi e avventata sicumera, già tipica del “sacco” di Roma, Palermo, Napoli, Genova e ancora oggi Milano, si sta consumando, a danno dei cittadini e della Città delle Ceramiche, l’ennesimo “scippo” al Piano Urbanistico Generale. (PRG e non PUG). Si tratta di un modo subdolo e deleterio di gestire il Governo del Territorio, opaco e strumentale, privo di una visione Urbanistica Generale, che “frantuma” irragionevolmente le Aree Tipizzate di PRG per finalità esclusivamente speculative a favore di rendite di posizione , a danno della collettività, dell’economia urbana, del Paesaggio, dell’ambiente antropizzato e del territorio stesso. Se esiste, e risulta obbligatoria, la PEREQUAZIONE URBANISTICA (Legge Regione Puglia n. 18 del 30 aprile 2019), a cosa serve la suddivisione in “Sub Comparti” ? Per di più, in poche centinaia di metriquadrati, in un contesto urbanistico unitario e oggetto, in parte (?) di Accordo di Programma, se non per aggirare le direttive, favorire solo interessi privati in danno della pubblica utilità , conservare la rendita parassitaria a vantaggio di pochi? Perché continuare a fare urbanistica e amministrare il Territorio con il vecchio sistema particolare, discutibile e controproducente per la collettività, la crescita socio-culturale, l’ambiente e il Paesaggio? Ad “alcuni” si concedono migliaia di metricubi di Volumetrie – Diritti Edificatori – e non si fanno pagare nemmeno gli oneri dovuti, magari monetizzando a buon prezzo gli Standard Urbanistici, mentre altri devono soccombere! Perché, per quanto recentemente adottato o approvato, nelle rispettive delibere non viene riportato l’ammontare da far pagare ai richiedenti come “Contributo Straordinario di urbanizzazione per interventi in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d’uso”? (art. 9 della Legge della Regione Puglia n. 18 del 30 aprile 2019). Intanto, i malcapitati Compartisti “C”, vittime di un Piano Regolatore Generale sbagliato, scellerato, vecchio e superato, a causa dell’incapacità o dell’incompetenza di un arrogante e insensibile Governo del Territorio, o per il capriccio o la cinica vendetta di qualcun altro, vengono lasciati stritolare e fatti morire dalla morsa dell’IMU, assolutamente assurda, iniqua e ingiusta per un “terreno” divenuto di fatto agricolo per la decadenza dei vincoli e il calo demografico. Invece di compiere queste disparità , avvilenti e vergognose, perché non garantire l’equità e la trasparenza amministrativa, perché non dare attuazione all’Art. 8 della Legge della Regione Puglia n. 18 del 30 aprile 2019, istituendo il “REGISTRO DELLE QUANTITÀ EDIFICATORIE”?” Arch. Antonio FANIGLIULO
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