6/20.SPECIALE UVA NOSCIA.IL SISTEMA RURALE DELLE MASSERIE DEL MERIDIONE:LA DOGANA ARAGONESE ED IL PAESAGGIO SOCIALE DAL XVI -XVII SEC. (PARTE 6/20)

MASSERIE FORTIFICATE IN PUGLIA

Gli insediamenti rurali fortificati in Italia meridionali ed in Puglia in modo del tutto particolare, hanno un origine antichissima legati come sono sempre stati al contesto socio economico dello stesso Mezzogiorno e non a fenomeni ad esso esterni quale quello, cui è stato collegato dalla quasi totalità dei pochi studiosi dell’argomento, della pirateria.

Si fa cioè riferimento a quel complesso problema che ha sempre angustiato le popolazioni del meridione che va sotto il nome di brigantaggio; non si vuole però escludere ovviamente, che anche i tentativi di difesa della pirateria e della guerra da corsa, specialmente dopo l’impianto delle torri costiere di avvistamento della seconda metà del ‘500 abbiano influito sulla “ qualità” e localizzazione di taluni impianti difensivi.

Ciò trova dimostrazione anche nella datazione delle maggior parti delle strutture difensive  che, del resto, costituiscono frequentemente adattamento

o aggiunta ad organismi edilizi preesistenti. Si nota infatti, che in periodi di relativa tranquillità ( parte del ‘600, per esempio) o di avvenuta scomparsa ( l’800) della pirateria si trovi, di contro, una notevole espansione delle attrezzature difensive negli insediamenti rurali: il che è facilmente comprensibile se ci si collega a quanto , in detti secoli è accaduto nel Mezzogiorno d’Italia.

Del resto, che il brigantaggio abbia avuto un ruolo fondamentale nell’assetto territoriale dell’Italia meridionale ed è incontestabile e non è  stata soltanto la tipologia degli insediamenti rurali ad esserne rimasta influenzata.

È qui opportuno specificare, che, in questa sede è possibile individuare soltanto le linee generali del “ fenomeno” delle masserie fortificate.

Si può comunque dire che in Puglia per “ masserie fortificate” si intende comunemente la semplice residenza ( permanente o temporanea) che abbaia certi requisiti alla difesa ( torre, garitte pensili, caditoie, torrette, ronde, muri di cinta con camminamenti, ecc.) sia l’insediamento produttivo o residenziale-produttivo quale la masseria da campo o la masseria di pecore che presenti analoghe caratteristiche.

Una classificazione, pertanto , può essere tentata per “TIPOLOGIE DIFENSIVE” individuando:

a) MASSERIA ACCORPATA con uno o più corpi di fabbrica collegati senza torre e senza recinto;

b) MASSERIA CON TORRE

c) MASSERIA CON RECINTO E SENZA TORRE;

d) MASSERIA CON RECINTO E TORRE;

e) MASSSERIA CASTELLO;

Le masserie con torre sono più diffuse lungo le coste, mentre nell’nterno sono generalmente presenti tutti i tipi di masserie fortificate: si riscontrano

comunque alcune differenze fondamentali, nel rapporto tra masseria fortificata e territorio a seconda della localizzazione.

Nel Gargano la masseria fortificata è inserita in un ambiente naturale privo o quasi di dimore permanentemente abitate è, ( o meglio, era) circondata da un latifondo in cui erano generalmente sviluppate, colture agricole reciprocamente complementari-(quali-la cerealicoltura-l’olivicoltura-allevamenti e presenza di macchia ad alto e basso fusto), latifondo che era riferito ad un unico proprietario con a seguito numerosi fittavoli e braccianti, che per lo più dimoravano in paese o, a seconda della stagione, entro masserie.

Esse, pertanto, sono del tipo accorpato con corte interna costituite da edifici massicci a due piani dotati di torre oppure di torrette circolari agli spigoli o, ancora, da garitte pensili.

Nel tavoliere di Puglia la masseria fortificata è presente con due tipologie prevalenti; –all’interno con masserie accorpate di notevole mole a due piani con torrette agli angoli, generalmente del tipo a corte interna da cui accede sia alle abitazione dei contadini che alle stalle ed ai depositi  posti al piano terra, sia al primo piano che era invece prevalentemente destinato ad abitazione del proprietari.

Lungo la costa la tipologia più ricorrente, particolarmente a nord di Manfredonia, è quella di masserie-sempre accorpate-di piccole dimensioni dotate di garitta pensile con feritoie poste angolarmente, al secondo piano in corrispondenza dell’abitazione.

Risalendo le pendici del subappennino Dauno, la masseria fortificata del Tavoliere subisce in sostanziale ridimensionamento sia nell’azienda che  nella dimora e, pur rimanendo del tipo accorpato, affida quasi esclusivamente alla garitta pensile le sue capacità di difesa.

Nella fascia costiera barese sono presenti con varia densità tutti i tipi di masserie fortificate; nell’estremo lembo nord-occidentale a destra dell’Ofanto, prevale il tipo accorpato sempre a due piani con rustici sovrapposti e allineati con l’abitazione: la copertura di quest’ultima è quasi sempre a terrazzo e le difese sono costituite  da garitte pensile poste da uno o più angoli del primo piano. Nella fascia litoranea che grosso modo da Trani giunge a Polignano a Mare , è diffuso il tipo con abitazione sovrapposta al rustico ( che và sotto il

nome “ di casino”) e le difese, oltre che dalle garitte pensili, sono costituite anche da caditoie poste in corrispondenza di tutte  le aperture.

In questa area, di grande diffusione, è stata una dimora temporanea chiamata, “ torre”, e in questo organismo che, pur presentando alcune varianti, è sempre in stretta connessione con la condizione dell’oliveto e del mandorleto, il tipo fortificato si sviluppa su due piani ed ha generalmente, una forma parallelepipeda con una base quadrata di lato , con dimensioni che oscillano dai 5 metri ai 7-9 metri d’altezza.

La destinazione dei vani è costante:

– al piano terra c’è la cucina con il camino

– al primo piano, cui si giunge con una scala, ubicata a volte all’interno a volte all’esterno, trovava posto, la o le, stanza/e usate per dormire..

In periodi in cui la torre veniva abitata  coincidevano con quelli del periodo della raccolte delle olive e delle mandorle e dei lavori richiesti dalle colture: è

stata proprio la necessità di sorvegliare le colture durante i periodi di raccolta che giustificava   l’altezza della torre ( in modo da controllare a vista estensioni abbastanza vaste)  e quindi la relativa copertura a terrazza.

L’apparato difensivo della torre era costituito dalle caditoie poste nel parapetto del terrazzo, il cui accesso avviene sempre dal primo piano, in corrispondenza di tutte le aperture; nella zona sud orientale di bari si ha invece un netta prevalenza di masserie fortificate recintate con abitazione a due piani, copertura quasi sempre a terrazzo con difese costituite da caditoie, garitte o semplici feritoie poste sia sull’edificio ove è l’abitazione , sia sul muro di cinta.

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