“Il territorio di Ginosa da troppi anni subisce i disagi dovuti dall’impatto ambientale ed economico dell’impianto Aseco. Il caldo di questi giorni ha reso nuovamente impossibile vivere in contrada Lama di Pozzo. Dopo circa tre anni di adeguamento della struttura da febbraio l’impianto veniva riaperto per il trattamento della Forsu, per un quantitativo non superiore alle 80mila tonnellate annue, di cui 20mila di sfalci di potature. Inoltre, il nuovo impianto è stato collaudato e ha iniziato a ricevere rifiuti e fanghi di depurazione.
Prima che entrasse nuovamente in funzione erano state rassicurate sia il territorio e sia le istituzioni locali circa le emissioni odorigene e le agevolazioni economiche di cui il territorio avrebbe beneficiato. Ma questa fiducia è stata tradita nelle ultime settimane perché, acuito dal caldo, le emissioni odorigene, sempre più insopportabili, sono perfettamente rilevabile dalle narici dei residenti e lavoratori delle zone circostanti.
Per tale motivo ho chiesto di ascoltare in Commissione Ambiente l’assessore al ramo, Serena Triggiani, e i dirigenti al fine di comprendere quali soluzioni intendano adottare. La gestione dei rifiuti è di competenza dei Comuni, alla Regione spetta pianificare, organizzare e controllare. Voler far tutto vuol dire solo una cosa: la gestione del potere per il potere e, è fuori dal politichese, volere mettere le mani sui rifiuti, con il rischio di ‘sporcarsele’ molto.”
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