“ENCOMIO AL CAV. BRUNO BRIOVESI PER AVER FORNITO LE CASSE DI PROTEZIONE PER LE PIANTE E LE TARGHE DI OTTONE PER L’INDICAZIONE DI CIASCUNO DEI CADUTI E DISPERSI.
Con l’ausilio del volume “Amministrazioni e Amministratori postunitari grottagliesi” Volume II 1900-1943 di Francesco Stea e Luigi Galletto, proviamo a raccontare i fatti e gli accadimenti svoltisi tra il 1922 ed il 1923, per l’istituzione del Monumento ai Caduti ed il Parco della Rimebranza (oggi Piazza Principe di Piemonte –viale Matteotti).
Il Sindaco che sostenne ed avviò le due iniziative fu Giuseppe Marinaro fu Pietro , che guidò la città delle ceramiche dal 12 giugno 1922 fino al 21 ottobre 1926.
“Dopo il primo conflitto mondiale, in ogni Comune si svolgeva una nobile gara per onorare e tramandare ai posteri la memoria dei Caduti, lottando “per una guerra della libertà e della civiltà e contribuendo alla grande vittoria”. La nostra Grottaglie, non seconda a nessuno per sentimento patriottico e amore verso i propri figli. “che per la Grande Italia han dato la loro vita”, doveva elevare il suo monumento quale segno” tangibile di imperitura riconoscenza, sincera devozione e meritata glorificazione verso di essi”.
Le diverse deliberazioni del 1923 e del 1924 certificano e raccontano l’istituzione e realizzazione del Parco della Rimebranza e del Monumento ai caduti, e nello specifico, delibere n. 7 del 29.11.1923:”Provvedimenti pel Monumento ai Caduti in guerra”; n. 13 del 22.12.1923:”Espropiazione del giardino di Scardino Alberto”; n. 31 del 28.04.1923:”Espropria del giardino di Scardino adiacente allo spiazzo S. Angelo per L’EREZIONE DEL MONUMENTO AI CADUTI IN GUERRA”; n. 66 del 23.03.1923;”Comunicazioni del sindaco circa il Parco delle Rimebranze”; n. 67 del 26.03.1923 “Voto di encomio al Comandante dell’Aeroscalo Cav.Brivonesi; n. 91 del 30.06.1923 “Conferimento Cittadinanza Onoraria al Comandante l’Aeroscalo Cav. Bruno Brivonesi”; delibera di consiglio comunale n.56 del 27.o2.1923 “Approvazione del bilancio Comunale 1923”;
PROSEGUIAMO CON IL RACCONTO DI STEA-GALLETTO
“Costituito già un fondo di L. 7000 per interessamento della sezione Combattenti, promotrice dell’iniziativa, altre 500 erano offerte dal Comandante, Ufficiali e Sottoufficiali e Marinai del R. Aeroscalo. Formato un apposito Comitato per sottoscrizione, il Municipio vi contribuiva con L. 5.000, da stanziare per il 1923.Ad un anno di distanza, poche le adesioni. L’Amministrazione, però, profondamente convinta dell’obbligo da parte del paese di un “meritato e doveroso omaggio verso coloro che avevano dato la vita per la grandezza della Patria”, in mancanza di risorse sufficienti, era costretta a caricarsi la spesa nella massima parte; dopo tutto, sarebbe stato impiegato sempre denaro degli stessi cittadini, compresi quelli restii; devolvere, quindi, L. 9000 insieme alle 6000 già decise. Determinato dove sorgere, la scelta cadeva sul giardino di Alberto Scardino, all’ingresso principale del paese, nel Largo S. Angelo. Ritenuta la località idonea e adatta, il Consigliere Luigi Motolese assicurava trattare con il proprietario la bonaria cessione al prezzo di stima, senza ricorrere alla imposizione. E se a Scardino premeva ad ogni costo avere un fondo in quella zona, facile addivinire ad una permuta con quello comunale, distante pochi metri. Anastasia rilevava che nel posto indicato bisognava scavare profonde fondazioni con grande dispendio e ritardi notevoli: PIU’ INDICATO IL PARCO DELLA RIMEBRANZA o lo stesso Largo S. Angelo, davanti al giardinetto suddetto. Fuori mano il primo, l’altro, più “atto al raccoglimento e al risveglio delle sacre memorie”, veniva conferito l’incarico al Motolese per condurre la trattativa e riferire”.
Dall’approfondita ricerca documentale dei Stea-Galletto, si evidenzia chiaramente che :
-il Parco della Rimebranza era già stato realizzato al 1923
-il Monumento ai Caduti inizia il suo “cammino” ideativo, progettuale e realizzativo il 1922 con le dichiarazioni del sindaco Giuseppe Marinaro nel suo discorso d’insediamento nel giugno 1922e di seguito nel 1923 e 1924.
“Se ne riparlava nell’aprile: non avendo il proprietario accettato la permuta, indispensabile l’acquisto bonario o l’esproprio di una parte, mq. 550, adiacente Porta S. Angelo, o anche per intero, se ragioni tecniche lo richiedessero. Il Motolese, “confermando l’alto, nobile e patriottico scopo”, quale interprete sincero del voto popolare, proponeva un ordine del giorno e poiché insufficiente lo spazio disponibile, per la razionale sistemazione del monumento, conduceva con la richiesta di acquisire, a norma di legge una parte o tutto il terreno, solo se l’interessato “dovesse impiantar causa, nel senso, cioè che rimarrebbe smebrato il giardino stesso “.
“Il consigliere Comunale Luigi Motolese, considerato che il Monumento ai caduti ai gloriosi Caduti per la Patria immortale per unanime designazione popolare dovrà sorgere Fuori Porta S. Angelo e che l’Amministrazione deve tutto predisporre, perché la sistemazione del monumento stesso sia degna della sovrana volontà popolare che intende ai suoi Eroi offrire quanto più può a ricordanza della loro gloria e a venerazione e a culto della memoria di esso: considerato che la vera necessità si avverte principalmente nella volontà irrevocabile della grande maggioranza del paese, la quale non potrà essere deviata da alcuna contraria considerazione, tenendo presente anche che tale grande opera nazionale verrebbe eretta nel quasi centro di sei strade e cioè : Via Benito Mussolini, Via Ennio,Via Vittorio Emanuele, Via Muraglie, Via Taranto e Via Montemesola, propone che il consiglio deliberi, seduta stante, l’invocato esproprio dell suddetta parte di giardino.”
Il sindaco Marinaro i due consigli comunali del 23 e del 26 marzo 1923, in merito al Monumento ai caduti e Parco della Rimembranza “..circa, poi, il parco della Rimembranza, il Sindaco, in una comunicazione esponeva, e dichiarava quanto operato. Il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, S. Ecc. Dario Lupo, ispirato dai medesimi sinceri sentimenti per i Caduti, aveva raccomandato che in ogni Comune dovesse sorgere un parco o un viale dedicato alla memoria dei morti nella Grande Guerra”.
IN CONCLUSIONE GROTTAGLIE NEL 1922-23 DEDICA AI PROPRI EROI CADUTI IN GUERRA IL MONUMENTO ED IL VIALE-PARCO DELLA RIMEBRANZA.
“Grottaglie, fra i primi della Provincia ad attuare “ un così ammirevole disegno “; il sito, poi, sosteneva Marinaro, corrispondeva, perfettamente, allo scopo e gli “appunti che da qualcuno si son mossi a tale riguardo, non derivano da un sereno ed obiettivo giudizio”. Non il giardino comunale al Largo S. Angelo…”
Nella foto i giardini pubblici di Largo S. Angelo, attuale area occupata dal distributore di carburanti.
- 1958 INAUGURAZIONE “DELL’ARTISTICO MONUMENTO AI CADUTI (SEN. GASPARE PIGNATELLI PRESENTE ALLA CERIMONIA).
“…luogo, ove “convengono le madri dolenti ed i cittadini memori del sacrificio di ben duecentodiciasette tra morti e dispersi, per quanti Grottaglie ha consacrato alla grandezza dell’Italia”. A questo punto l’assemblea tributava, in nome del paese, un sincero voto d’encomio all’esimio Comandante del R. Aeroscalo, Cav. Bruno Brivonesi, PER AVER FACILITATO LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA, FORNENDO IL LEGNAME PER LE CASSE DI PROTEZIONE DELLE PIANTE E LE TARGHE DI OTTONE PER L’INDICAZIONE DI CIASCUNO DEI CADUTI E DISPERSI .Allo stesso alto ufficiale, di fronte a molti invitati, veniva conferita la cittadinanza onoraria…”
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