GROTTAGLIE: VIA APPIA ANTICA – REGINA VIARUM riconoscibile come nuova OPERA DI “LAND ART URBANA”

di Antonio Fanigliulo-Architetto ed urbanista

Egregio e Caro Arch. Vito Nicola Cavallo,
complimenti e congratulazioni per aver pubblicato l’itinerario “GROTTAGLIE: LA VIA APPIA
ANTICA” e averne riscoperto e ricordato la storia. Essa si conclude con la Colonna sul Porto di
Brindisi. Il Comune di Grottaglie, come pochi, è fortunato ad esserne attraversato.
Peccato che la nostra Città, perseverando nell’ignoranza e nell’indifferenza, non ne riconosca,
o gli sfugge, il valore storico- artistico e culturale del bene.
Sarebbe opportuno, persino necessario e doveroso, che almeno il suo “tratto urbano” –
dall’incrocio all’altezza della Stazione Ferroviaria, via Partigiani caduti, via Ennio, via Madonna di
Pompei, fino allo svincolo per la Superstrada TA-BR – venisse portato in evidenza con una
pavimentazione appropriata in una accurata operazione di restauro archeologico/architettonico.
Simile al lastricato originario, non necessariamente a giunti sconnessi (o lievemente sconnessi)
ma larghi e informi, ovvero ad “Opus incertum e/o reticolatum”, emergere dal verde a raso, come
nella pratica dell’Antica Roma e come si evidenzia dalle tue stesse foto. Ovviamente, trattato con
le modalità materiche e compositive del Restauro Architettonico Pavimentale in un contesto
Archeologico.


Magari, ove possibile e rinvenibile, mettendo in luce proprio la originaria struttura e texture
pavimentale. A costituire una testimonianza e un recupero storico della “REGINA VIARUM”, oltre che riconoscibile come vera e propria opera di “LAND ART URBANA” di pregevole valore artistico ambientale e consistenza dimensionale (3 Km circa), unica nel suo genere e nel suo panorama
internazionale.
Se si volesse avere un riferimento, si potrebbe comparare con il famosissimo “grande cretto” di
Alberto Burri realizzato per Gibellina dopo il devastante terremoto del Belice del 14 gennaio 1968
che, com’è noto e divenuto anche fattore di attrazione e meta turistica oltre che patrocinato dal
FAI. La stessa cosa potrebbe accadere per Grottaglie – per il tratto di Via “APPIA ANTICA” che
fortunatamente l’attraversa. Se soltanto i nostri amministratori fossero sensibilizzati e ne
comprendessero il valore storico-culturale oltre che artistico e creativo che il sito potrebbe
costituire, nonché la portata turistico-economica per tutto l’agglomerato urbano che lo fronteggia.
Una ulteriore valorizzazione urbanistica per il Centro Storico. Ovviamente, conservando la
funzione carrabile, ma non per i mezzi pesanti, e di mobilità sostenibile.


Invece, in barba proprio di ogni valore storico e culturale, siamo costretti sapere che – nel bel
mezzo della storica e antica via Appia, cancellandola – verrà realizzata una assurda quanto inutile
“mini pista di Go-Kart” che andrà ad aggiungersi alla collezione degli scempi che si stanno
vergognosamente realizzando nella Città delle ceramiche: dallo storico Viale MATTEOTTI alla
Piata ciclabile di via Messapia, alla pietosa Piazza Verdi, alla fortunatamente sventata demolizione
della Scuola Sant’Elia, al deturpamento inguardabile di Monte della Foggia, ecc.
“I VANDALI IN CASA” avrebbe detto Antonio Cederna. Mi auguro che qualcuno si renda conto
di come si sta “imbruttendo” e riducendo la già ridente e pregiata Città di Grottaglie!
Grottaglie, 22 dicembre 2023
Arch. Antonio FANIGLIULO