GROTTAGLIE NEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 17SETTEMBRE 2015, N. 201, RIENTRA TRA GLI AEROPORTI DI “CARATTERE NAZIONALE”.
L’ENAC (CON DISPOSIZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 20 DE 14/07/2014) HA DETERMINATO CHE L’AEROPORTO DI TARANTO GROTTAGLIE “MARCELLO ARLOTTA” È QUALIFICATO A “SVOLGERE LA FUNZIONE DI PIATTAFORMA LOGISTICA INTEGRATA, ATTIVITÀ DI SVILUPPO DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE DI PRODOTTI AERONAUTICI, CON L’ATTIVAZIONE DELLE PROCEDURE DI GESTIONE PER L’USO FLESSIBILE DELLO SPAZIO AEREO. DI CONSEGUENZA, SULL’AEROPORTO DI TARANTO GROTTAGLIE:
Giorni di regali natalizi nel periodo pre-elettorali, con politiche di annunci e di buoni propositi, Grottaglie centro del mondo, ma i daloniani ci dovrebbero spiegare.
QUALE SARA’ L’IMPATTO L’INQUINAMENTO ACUSTICO ED AMBIENTALE DA QUESTO INTENSO TRAFFICO ?
Il sindaco D’Alò in merito ai PUMS“I dati già raccolti e quelli che emergeranno da questo incontro saranno fondamentali per delineare gli scenari di sviluppo sia del PAESC, che mira alla sostenibilità energetica e alla mitigazione dei cambiamenti climatici, sia del PUMS, che punta a strategie di mobilità sostenibile e inclusiva,” lo stesso sullo spazioporto “la prima fase del progetto, prevista entro il 2025, esaminerà la compatibilità tecnica e normativa delle operazioni di Virgin Galactic con lo spazioporto, con l’obiettivo di rendere Grottaglie uno dei primi riferimenti europei per i voli spaziali suborbitali”.
L’aeroporto di Grottaglie
Le rapide trasformazioni che intervengono nel settore del trasporto aereo richiedono che il gestore degli scali aeroportuali pugliesi disponga di soluzioni progettuali flessibili e di risposte puntuali in grado di soddisfare i programmi e le proposte di investitori che si concretizzano generalmente in tempi molto ristretti e con repentini cambiamenti. Diventa necessario pertanto elaborare il Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA) alle nuove esigenze e alle più recenti opportunità che si presentano nel panorama europeo, nazionale e locale. La Commissione Europea nel “Libro Bianco sulla Politica Europea dei Trasporti per il 2010”, e le prescrizioni delineate dal Piano Nazionale degli Aeroporti e dai Documenti di Programmazione a livello regionale incoraggiano tutti gli attori dell’industria dell’aviazione a ripensare alla capacità degli aeroporti e al loro utilizzo o riutilizzo, evidenziando che la crescita del traffico richiede con urgenza un utilizzo ottimale della capacità esistente oltre che una “specializzazione” delle infrastrutture. A partire dal 2015 si prevede una sostenuta crescita dei ricavi dell’industria aerospaziale lungo l’intera filiera. Ciò deriva in parte dall’accelerazione del ricambio di aeromobili concettualmente e tecnologicamente superati da quelli di nuova generazione ed in parte dalla continua crescita della domanda di traffico passeggeri specie nel middle est e nelle regioni asiatiche. Nel corso degli ultimi cinque anni, il governo italiano ha prestato particolare attenzione alle politiche volte a stimolare il ramo aerospaziale, favorendo lo sviluppo di settori strategici nazionali. Questa politica segue programmi europei e internazionali di incentivazione e promozione della sperimentazione nel campo aeronautico, e ha lo scopo di dotare l’Italia di risorse di alto livello in termini di ricerca e di sviluppo in questo settore. All’interno di questo quadro strategico l’aeroporto di Taranto‐Grottaglie viene individuato come una infrastruttura internazionale, a supporto del mondo industriale e degli organismi di certificazione nazionali e internazionali, che ha le possibilità di integrare il mondo del trasporto aereo con le imprese aerospaziali e il sistema della ricerca e test dell’aerospazio, generando nuove opportunità. Lo scalo di Grottaglie sta sviluppando un sua chiara specializzazione per diverse ragioni:
si trova all’interno di un contesto territoriale in cui grandi gruppi industriali hanno deciso di portare programmi aeronautici internazionali concorrendo a creare un sistema regionale aerospaziale;è dotato dell’infrastruttura di volo più lunga nel cuore del Mediterraneo e risulta baricentrica rispetto a due porti (Brindisi e Taranto); ∙ presenta condizioni climatiche che permettono attività di prova (programmi Test bed) tutto l’anno; ∙ si trova all’interno di un ambito territoriale salvaguardato dagli interventi dell’Amministrazione regionale, provinciale e dei comuni limitrofi rispetto alle possibilità di espansione o ai vincoli urbanistici. Al fine di incentivare e facilitare l’insediamento di attività produttive aeronautiche, AdP in accordo con Enac e con gli Enti territoriali sovraordinati e locali ha previsto di realizzare le opere primarie necessarie per adeguare le infrastrutture di volo e le aree aeroportuali al nuovo scenario industriale strutturando l’aeroporto come base per prove di sviluppo e certificazione per velivoli, come base di supporto per le attività di volo, per prove e certificazioni di integrazione nello stesso spazio aereo, di velivoli con pilota a bordo e velivoli senza pilota a bordo (pilotaggio remoto od autonomo); come base operativa per attività di MRO (manutenzione e riparazione di 3° livello) sia di velivoli dell’aviazione civile che dell’aviazione generale; come base Test Bed per lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni infrastrutturali ed intermodali legate allo sviluppo del cargo, senza trascurare lo sviluppo del traffico commerciale passeggeri a fronte di una manifesta domanda. Partendo dalla volontà di cogliere queste opportunità e di valorizzare le potenzialità di sistema e di sviluppo già in atto nel territorio, Aeroporti di Puglia, di seguito AdP, intende avviare questo processo di “specializzazione” aggiornando e rivedendo le previsioni di sviluppo e il relativo assetto urbanistico, infrastrutturale e organizzativo dell’aeroporto di TarantoGrottaglie, con una particolare attenzione al breve e medio termine. Il “Marcello Arlotta” di TarantoGrottaglie nel Decreto del Presidente della Repubblica 17 settembre 2015, n. 201, rientra fra gli aeroporti di “carattere nazionale” che dovranno rispettare alcune condizioni in tempi brevi. Una di queste riguarda il ruolo che esso dovrà svolgere all’interno del proprio bacino territoriale, il bacino Mediterraneo: lo scalo dovrà infatti disporre di una sostanziale specializzazione. L’Enac (con Disposizione del Direttore Generale n. 20 de 14/07/2014) ha determinato che l’Aeroporto di Taranto Grottaglie “Marcello Arlotta” è qualificato a “svolgere la funzione di piattaforma logistica integrata, attività di sviluppo di ricerca e sperimentazione di prodotti aeronautici, con l’attivazione delle procedure di gestione per l’uso flessibile dello spazio aereo. Di conseguenza, sull’Aeroporto di Taranto Grottaglie:
è consentita l’attività di trasporto commerciale di passeggeri previa valutazione di compatibilità con le attività di sperimentazione sull’aeroporto da effettuarsi sulla base di apposito risk assessment a cura del gestore aeroportuale; ‐ è consentita l’attività di aviazione generale inclusa quella di aerotaxi, salvo casi di incompatibilità con l’attività di sperimentazione in atto”. Sulla base di tale decisione, oltre alla possibilità di svolgere le normali operazioni aeroportuali per il trasporto civile e le attività di aviazione generale, l’aeroporto di Taranto‐Grottaglie potrà avviare procedure di gestione finalizzate a un uso flessibile dello spazio aereo, in relazione a crescenti esigenze di sperimentare il volo con pilotaggio remoto (SARP), tenendo anche conto delle condizioni particolarmente favorevoli dei territori circostanti per queste specifiche attività. AdP ha bandito nel mese di marzo 2014 una gara di appalto integrato per la Progettazione Preliminare relativo alla realizzazione degli interventi inerenti l’infrastrutturazione destinata all’insediamento di attività industriali orientate alla sperimentazione e test di nuove soluzioni aerospaziali sull’Aeroporto di Grottaglie (TA) coerentemente con lo sviluppo in atto della cosiddetta “Piattaforma Logistica Integrata per la ricerca e lo Sviluppo del settore Aerospaziale”. Si riporta l’elaborato relativo all’impianto generale.
I futuri mercati potenziali Sono questi anni in cui i media dedicano enorme attenzione ai piani ambiziosi delle emergenti imprese spaziali e dei loro imprenditori. Elon Musk – Space X, Jeff Bezos – Blue Origin, Richard Branson – Virgin Galactic, rappresentano certamente I catalizzatori di attenzione anche se i loro progetti si sviluppano prevalentemente sul lungo periodo quali missioni sulla Luna e su Marte, mining degli asteroidi, turismo spaziale, e meno su attività a ritorno più rapido quale lo sviluppo di motori o di lanciatori. La sostenibilità di questi sforzi non è ancora guidata da una domanda di mercato chiara, le sfide oscillano tra il loro essere ipotesi concrete o generatrici di insuccesso, Certamente si può affermare che questo tipo di ambito spaziale rimane una nicchia di mercato guidata da una domanda individuale ad alta capacità di spesa. Un altrettanto discussa impresa commerciale che attira interessi ed investimenti riguarda le estrazioni ed il recupero di risorse naturali fuori dall’orbita terrestre, gli asteroidi possono contenere nichel, platino, ferro e cobalto. La NASA sostiene che nella cintura tra Marte e Giove vi siano oltre un milione di asteroidi per un valore stimato di 700 quintilioni di dollari. Ad oggi vi sono già stati atterraggi su asteroidi utili a dimostrare la fattibilità tecnica alla base dell’avvio di questa nuova industria anche se al momento l’attuale struttura dei costi non sembra giustificare ulteriori importanti sforzi in questo ambito.
Nell’ultimo decennio Il Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA) ha sviluppato, accompagnato e sostenuto progetti industriali di particolare rilevanza: ‐ la realizzazione da parte di Leonardo del circa 15% del 787 Dreamliner in Grottaglie, ‐ la produzione ed il lancio dal deserto del Mohave dei satelliti della Sitael, azienda ad intero capitale privato pugliese, la progettazione e la produzione applicando le tecnologie dell’additive manufacturing di parti del nuovo propulsore di Avio Aero, la realizzazione nell’aeroporto di Grottaglie, in collaborazione con Aeroporti di Puglia, del primo test bed nazionale per la sperimentazioni delle nuove soluzioni aeronautiche, in particolare i sistemi aeromobili a pilotaggio remoto o, più comunemente, droni, oltreché l’utilizzo del test bed in chiave spazio porto a supporto delle operazioni di Virgin Galactic, senza dimenticare il premio EARSC Company riconosciuto alla Planetek Italia nel 2017 come l’azienda che ha contribuito in modo più significativo allo sviluppo del settore dell’Osservazione della Terra in Europa.
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