IL SINDACO D’ALO’”DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO PER L’A.S. 2024/25 A GROTTAGLIE RESTANO I TRE PLESSI”

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA DELLA “PIGNATELLI”, NATA COME GINNASIO  DOPO155 ANNI CONTINUERA’ AD ESISTERE.

Di Vito Nicola Cavallo

 La Regione Puglia con le sue perentorie “Linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico per l’a.s. 2024/25 in attuazione dell’art. 19 della L. n. 111/2011, come modificato dall’art. 1, comma 557, della L. n. 197/2022”, aveva deciso di archiviare la storica scuola intitolata al teologo Giacomo Pignatelli.

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Nella conferenza di fine anno, il sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò ha dichiarato “stiamo lavorando ed abbiamo fiducia che non ci sarà stravolgimento nell’organizzazione del dimensionamento scolastico, per quest’anno riusciremo ad andare avanti in questo modo”

Salve dunque lo storico  Ginnasio “Pignatelli” così descritta in  “Amministrazioni e amministratori postunitari Grottagliesi” di Padre Francesco Stea e  Luigi  Galletto riportando il resoconto dei deliberati del consiglio comunale nell’anno 1867 che “ …era da tempo in animo, creare un ginnasio-convitto, “al quale non si è potuto finora insistere nelle forme, dalla mancanza di un apposito locale, piuttosto che da manco di solerzia è dipeso”, quindi si pensava adibire il convento degli ex-Cappuccini per raccogliere la gioventù che si avviava agli studi superiori. Fu così aperto un istituto privato, d’ispirazione classica, come nell’antica Atene, in cui alle discipline del trivio e del quadrivio, si aggiungevano quelle parascolastiche: calligrafia, disegno, danza, ginnastica e scherma; una istituzione modello con insegnamento a tempo pieno che destava l’invidia dei paesi vicini…quel ginnasio-convitto fu intitolato al nome del teologo concittadino F.G. Pignatelli nato nell’aprile 1625, autore di un trattato, in quel tempo assai conosciuto, dal titolo “Consultazioni Canoniche”. La scuola fu inaugurata il 31 ottobre 1867. In tale fausta occasione un altro discendente della stessa famiglia lesse il discorso ufficiale, riportato nell’opera “Casa Mia”. Come continuazione di quel ginnasio, la denominazione passò all’attuale Scuola Media Statale di via XXV Luglio.”  Della blasonata scuola scrive anche

Il Giacomo Arditi (Presicce21 marzo 1815 – luglio 1891) in “ Corografia fisica e storica della Provincia di Terra d’Otranto” approfondendo la figura del nobile d’adozione grottagliese  Vito Nicola Mummolo ma originario  da Noicattaro (Ba)  che “la presenza dei Mummolo, inoltre, può essere anche avvalorata dal fatto che Grottaglie istituì nel 1868 il Ginnasio (intitolato a Giacomo Pignatelli) che veniva frequentato da scolari provenienti anche dalla provincia di Bari e perfino dalla Basilicata e dalla Calabria. Il Ginnasio…fiorì rigoglioso per 10 anni e poi chiuso per motivi di malintesa economia.” Le cronaca del tempo confermano che proprio il Mummolo s’impegnò per evitare la chiusura, il facoltoso proprietario terriero, risultava componente della Deputazione di San Ciro.

Ricordiamo che l’applicazione del criterio previsto al paragrafo 3, punto 2, delle “Linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico per l’a.s. 2024/25 in attuazione dell’art. 19 della L. n. 111/2011, come modificato dall’art. 1, comma 557, della L. n. 197/2022” stabiliva che “sono oggetto di riorganizzazione le istituzioni scolastiche del primo ciclo, diverse da quelle di cui al punto precedente(comuni montani, CPIA, Onnicomprensivi, ecc., ndr), attive nei comuni che hanno una media di iscritti alle istituzioni scolastiche comunali inferiore a 925.

 In tali comuni in sede di riorganizzazione il numero di autonomie dovrà essere ridotto di uno rispetto alle autonomie attuali, privilegiando una riorganizzazione per mezzo della verticalizzazione in istituti comprensivi dei circoli didattici e delle scuole secondarie di primo grado autonome, qualora sussistenti. In ogni caso, nella riorganizzazione dovrà essere perseguito un assetto numericamente equilibrato della popolazione scolastica nelle diverse istituzioni scolastiche, e sarà quindi opportuno, nella maggior parte dei casi, procedere con la riorganizzazione delle istituzioni scolastiche con popolazione scolastica numericamente inferiore”. Dunque l’ipotesi, scongiurata per il prossimo anno, stabiliva due istituzioni scolastiche comunali :