di Saverio Fanigliulo
Siede in un banco dell’ultima fila
un ragazzo con gli occhi azzurri,
appare triste, stanco e distaccato .
L’ho chiamato con il suo nome
per sentire la sua voce.
Ha esitato a proferir parola
per il timore di rivelar ed esporre
il suo candore.
Tutti insieme
ad ascoltare e condividere
le dolci note del suo cuore,
la tenerezza delle timide parole.
Nelle manine tremanti
il suo disagio,
la traccia manifesta di un dolore ,
quando ancor bambino,
nel suo cuoricino, si spense il Sole.
Un vento freddo portò via
la dolce mamma,
il più bel fiore
che rassicura e dà colore,
accende i sogni e le speranze
dei nostri cari piccoli amori. (@ Saverio Fanigliulo)
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