“Ma la Regione Puglia quale futuro immagina per i Pronto Soccorso tarantini?
“E’ questa la domanda che intendo fare all’assessore alla Sanità, Rocco Palese, con un’interrogazione urgente per comprendere quali provvedimenti intende adottare per porre rimedio a una situazione che quotidianamente provoca gravi disagi.
“Sul territorio sono presenti quattro servizi di Pronto Soccorso: al ‘SS. Annunziata’ di Taranto, al ‘M. Giannuzzi’ di Manduria, al ‘Valle d’Itria’ di Martina Frana e al ‘San Pio’ di Castellaneta. Tutti in affanno, in modo particolare l’ospedale di Martina Franca è periferico, perché serve anche altre province e quindi ha un sovraccarico di lavoro che non è professionalmente e umanamente tollerabile. Ci sono dati incontrovertibili a dimostrarlo: lo scorso novembre in tutti PS delle province di Bari e Brindisi solo il 9,2% e il 14,8% sono pazienti che provengono da altre province. Sapete qual è la percentuale solo dell’ospedale di Martina Franca? Il 30% e del 13,9% per i ricoveri, vale a dire che quasi 1 su 3 dei pazienti che si rivolge al PS della Valle d’Itria proviene da Comuni brindisini o baresi e si ricovera nello stesso ospedale. Ma questi numeri l’assessore Palese li legge?
“Come ho sempre sostenuto, questa situazione è frutto di una scelta scellerata fatta circa dieci anni fa, quando è stato chiuso il Pronto Soccorso del Moscati, che come struttura sanitaria, era centrale, in quanto serviva non solo a sollevare il sovraccarico del Santissima Annunziata di Taranto, ma anche di altri Comuni vicini. Una riapertura che personalmente suggerisco da anni: era il 2016 quando presentai una mozione in Consiglio regionale contro la chiusura, allora presentata come un temporaneo piano estivo. Un anno dopo, quella mozione, fu approvata con i voti anche della maggioranza, ma come tutti i programmi e gli atti di indirizzo ad Emiliano e la sua Giunta è rimasta nel libro degli impegni e dei sogni.
“Spero che da ora in poi il governo regionale, maggioranza di centrosinistra e ASL, possano agire meno di forza e ascoltare anche le proposte dell’opposizione ma soprattutto dei cittadini del territorio ionico, quando sono collaborative e utili perché nate dalla conoscenza dei bisogni delle corsie anziché dietro le scrivanie.”
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