L’aglio nero, un prodotto ottenuto dall’aglio grezzo stagionato, sta ottenendo sempre più riconoscimenti dalla comunità scientifica per le sue potenziali proprietà terapeutiche. Una recente ricerca pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences ha analizzato i composti bioattivi dell’aglio nero, sottolineandone i potenziali vantaggi rispetto all’aglio tradizionale. Nonostante sia conosciuto per i suoi benefici per la salute, l’aglio nero presenta dei limiti a causa del suo sapore intenso, dell’odore e della potenziale tossicità. Tuttavia, questa varietà di aglio fornisce un’alternativa più appetibile, con composti bioattivi potenziati.
Il processo di stagionatura dell’aglio nero modifica significativamente le sue proprietà fisico-chimiche, determinando una maggiore concentrazione di antiossidanti. La sua composizione potenziata è associata a numerosi benefici per la salute, tra cui effetti antitumorali, antiproliferativi e antinfiammatori. La capacità antiossidante dell’aglio nero è dovuta principalmente al suo contenuto ricco di fenoli e flavonoidi, essenziali nel contrastare le dannose specie reattive dell’ossigeno nel corpo.
È interessante notare che il metodo di preparazione influisce in modo significativo sull’efficacia antiossidante dell’aglio nero. Ad esempio, gli estratti a base acquosa tendono a mostrare un’attività antiossidante più elevata. Questa variabilità sottolinea l’importanza dei metodi di trasformazione nel determinare i benefici dell’aglio nero per la salute.
I composti chiave dell’aglio nero, come il piruvato e la S-allilcisteina (SAC), hanno dimostrato la loro efficacia nel sopprimere le citochine proinfiammatorie. Questa azione antinfiammatoria si estende attraverso vari modelli, regolando efficacemente i livelli di zucchero nel sangue, riducendo la perossidazione lipidica e mitigando lo stress ossidativo.
Con la ricerca in corso sul ruolo delle sostanze fitochimiche nella terapia del cancro, l’aglio nero, con le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, si dimostra promettente anche nelle applicazioni antitumorali dirette. Tuttavia, gli effetti variano a seconda del tipo di cancro, da qui la necessità di ulteriori ricerche per comprenderne appieno il potenziale terapeutico.
Fonte: news-medical.net
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