LO AFFERMA UN ARCHITETTO DELL’ASSIRCCO APS ASSOCIAZIONE ITALIANA RECUPERO CONSOLIDAMENTO COSTRUZIONI ED DELL’ISI- INGEGNERIA SISMICA ITALIANA.
Si eleva l’attenzione a Grottaglie e non solo, sulla demolizione di parte del setto perimetrale del Monumento ai Caduti, dopo la nota dell’architetto Antonio Fanigliulo “fermiamo i vandali per fermare l’ennesimo scempio… rispetto per l’opera scultorea e di architettura ma soprattutto per il messaggio di cui è portatrice la memoria dei caduti in guerra per consentirci la libertà” , nota inviata alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Taranto, si registra l’interesse di diversi presidenti ordini professionali della provincia di Taranto. In redazione arrivano anche le segnalazione di cittadini, al critico d’Arte Vittorio Sgarbi e all’Onorevole Giovanni Maiorano.
Abbiamo voluto conoscere il parere sulla parziale demolizione dell’opera dell’architetto Marcello Piacentini, di un autorevole professionista e consulente strutturista ed esperto per reati in campo restauro e componente dell’ ASSIRCCO APS, associazione italiana recupero consolidamento costruzioni ed dell’ISI- ingegneria sismica italiana che dichiarato “Mi auguro, per loro, che rinsaviscano, dallo scempio che stanno combinando. In 8 esami di storia che mi sono sciroppato all’università e in più di 45 corsi di alta formazione, di restauro, che ho fino ad ora alle spalle, ho appreso ben altro! La deturpazione del passato, il mancato rispetto per ciò che ci è stato tramandato, come ci ricorda la 6a lampada dell’architettura (John Ruskin), sono solo un rigurgito di un’epoca di barbarie che l’Italia ha già vissuto. Spero solo che, tutto questa distruzione, sia solo frutto d’ignoranza storica ed incapacità progettuale”.
Dopo il resoconto del nostro giornale dei giorni scorsi, diversi lettori riportano di pareri di altri professionisti (rappresentanti di diversi ordini professionali) ed esponenti del direttivo del Partito Democratico locale, che esprimono valutazioni non proprio nette a difesa dell’opera d’Architettura di Marcello Piacentini, ma con diversi “arzigogoli”-dicono e non dicono, e che probabilmente non vi è allo stato attuale, altra apprezzabile soluzione progettuale alla rotonda ad otto volante proposta del sindaco. Ovviamente non è così. Ci sono due soluzioni una con l’eliminazione del rifornitore di carburante , proposta dallo scrivente e l’atra dell’architetto Fanigliulo che “salva” il distributore ed amplia l’area di pertinenza del Monumento ai Caduti, di seguito le proposte.
PROGETTISTI ARCH. ANTONIO E CHIARA FANIGLIULO.
“RESTITUIRE DIGNITÀ STORICA AD UN AD UN BRANO SIGNIFICATIVO della CITTÀ DI GROTTAGLIE PROGETTO PER LA RICOMPOSIZIONE SPAZIALE E FUNZIONALE DELLA AREA DI “PORTA SANT’ANGELO” DALLA CITTÀ DELL’AUTO A CITTÀ DELL’UOMO.
Gli Architetti, talvolta sono costretti e obbligati a scrivere i loro pensieri-progetto, ma la loro vocazione primaria e naturale è la “matita”, cioè disegnare “idee” e “concetti”! Almeno per me, restare “indifferente” alla querelle sul riordino viario del “largo di Porta Sant’Angelo/Piazza IV Novembre, è praticamente impossibile. Tanto più quando si tratta di continuare a scempiare il già vituperato paesaggio urbano, che ho stampato nella mente, costituito dalle misurate “cortine” del Centro Storico della Città in cui sono nato, cresciuto e nella quale vivo. Pertanto, sentendomi anche sollecitato da alcuni amici e attenti vigilanti della memoria storica, mi permetto di avanzare una proposte. a mio parere migliorativa rispetto a quella prodotta dall’Ammirazione Comunale (?) che si è vista circolare sui social, per la “ricomposizione spaziale e funzionale dell’Area di Porta sant’Angelo/Piazza IV Novembre della Città di Grottaglie”.
Il primo pensiero lo avevo già espresso in una precedente Nota dell’8. 11. u.s. «Rotatoria? di “Porta sant’Angelo” in Grottaglie – ridisegnare i luoghi storici». Come si può notare dalla “planimetria” che si allega, l’intervento non modifica assolutamente la morfologia dell’area, che perciò non viene stravolta. Tenendo il massimo rispetto per il “costruito storico” e per l’esistente consolidato, si propone soltanto di razionalizzare le traiettorie di scorrimento stradale, per ogni senso di marcia, in modo che non vi siano “intersezioni/collisioni” di autoveicoli, in qualsiasi direzione transitino e per qualsiasi destinazione. Di fatto, resta l’impianto viario esistente – soprattuto della storica via Appia – con la formazione di una significativa area “piazzola” polifunzionale per varie celebrazioni pubbliche – commiato e funerali laici – servita da Maxschermo telematico a servizio degli agricoltori e dei commercianti per seguire le quotazioni dei mercati dell’UVA – con la pavimentazione contenente un inserto ceramico – brand della Città – di 14,00 mt di diametro. (sarà oggetto di concorso autonomo fra artisti). Inoltre si possono realizzare dei parcheggi interrati in “silos” meccanici automatizzati per una capienza di 250 ∼ 500 posti auto e tre o più postazioni di ricarica per auto elettriche. Solo “due” rotatorie, di tipo urbano e molto curate, distanti, anche per non creare impatto visivo, sono necessarie e sufficienti per evitate l’intersezione dei percorsi veicolari e, soprattutto, per rispettare e salvaguardare il sito storico dell’Area di “Porta Sant’Angelo”: lo storico “fuori porta”.
Sono posizionati in punti totalmente esterni alla predetta area e in condizioni di intercettare più traiettorie di traffico, compresa quella di Viale Gaspare Pignatelli (Ospedale) che anch’essa necessita di opportuna attenzione per la sicurezza stradale. Ovviamente, per verificare e testare la funzionalità dell’intervento, in planimetria si riportano i mezzi pesanti e di maggiore ingombro stradale (TIR e Autobus di linea) sebbene, trattandosi di centri abitati, e per di più storici, non dovrebbero transitare in simili strade. Si è prevista anche la possibilità di realizzare un capolinea/fermata autobus, come era in
passato con le “corriere” di Aurelio Arces. Per le “esigue” occupazioni di “suolo privato” necessario per creare le Rotatorie, per quanto di irrisorio importo di esproprio, si può agire con la “Compensazione Urbanistica”, ovvero concedendo un “surplus” di cubatura edlizia in caso di edificazione. Ovviamente, essendo le rotatorie indipendenti, l’intervento si può realizzare anche per step: come la rotatoria di via Ennio/Gaspare Pignatelli che può essere fatta in tempi successivi. Molto più esaustivo sarà leggere la tavola grafica di proposta progettuale.”
PROPOSTA ARCHITETTO VITO NICOLA CAVALLO
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