MONUMENTO AI CADUTI E NON SOLO. SI RIVOLTANO NELLA TOMBA SEN. GASAPRE PIGNATELLI, L’ARCH. MARCELLO PIACENTINI, PROF.ANGELO PELUSO E PROF. VINCENZO  DE FILIPPIS. LA STORIA DELL’OPERA DELL’ARCHITETTO PIACENTINI.

I CASI DEL MONUMENTO AI CADUTI, CROCIFISSIONE DI PORTA SAN GIORGIO ED IL CROCIFISSO NELL’AULA CONSILIARE DI PALAZZO DI CITTA’.

Subito dopo la guerra, anni ’60, la legge rende obbligatoria la pubblica istruzione, obbligo ancora vigente, che consente a milioni di cittadini italiani poter studiare la storia dell’arte già dalle scuole medie oggi di primo grado.

Il dubbio nasce spontaneo, chi amministra la città delle ceramiche oggi, conosce la storia della città e ricorda cosa appreso durante le  200 ore di lezione di arte oggi ARTE IMMAGINE? Forse hanno riposto il tutto nel dimenticatoio…

 L’ultimo caso in ordine d’arrivo, delle singolari decisioni di D’Alò, completa suo malgrado, un “coincidente” (come a volte afferma il sindaco) immaginario “rivoltarsi nella tomba” del Senatore Gaspare Pignatelli, il Professore Angelo Peluso, l’architetto Marcello Piacentini ed il Professore Vincenzo De Filippis.

Ricordiamo al giovane sindaco e maggioranza, che nella bibliografia della città di Grottaglie è possibile consultare il volume di Padre Francesco Stea e Luigi Galletto “AMMINISTRAZIONI ED AMMNISTRATORI POSTUNITARI GROTTAGLIESI”, nel capitolo dedicato a “Gaspare Pignatelli 11 giugno 1956-3 giugno 1958”, da cui è attingibile la storia del Monumento ai Caduti dell’architetto Marcello Piacentini. E per la storia recente le “battaglie” del consigliere Maestro Benito Gerlone, che sindaco Vinci, si legò con le catene alla recinzione metallica (oggi rimossa in parte ) chiedendo di onorare degnamente i Caduti in Guerra chiedendo ed ottenendo l’iscrizione dei nomi di tutti i caduti in guerra grottagliesi.

Scrivono Padre Francesco Stea e Luigi Galletto che “dopo la consultazione del 27 maggio 1956, il nuovo consiglio comunale..con delibera n. 41e 42 del 11 giugno 1956..veniva proclamato sindaco (Gaspare Pignatelli) ..e la giunta..Pietro Annicchiarico, Vitantonio Montanaro, Cosimo Calò, Angelo Peluso, supplenti Cosimo Bruno e Leonardo Abatematteo”… il primo dopoguerra aveva visto un fiorire di nobili sentimenti d’amor patrio e varie iniziative per ONORARE LA MEMORIA DEI FRATELLI MORTI SUI CAMPI DI BATTAGLIA, il ventennio, poi, aveva suscitato una ondata di vero entusiasmo per il ricordo di tanti eroi noti ed ignoti; in ogni paese si era fatto a gara per erigere, magari, una sola modestissima colonna di pietra o di marmo, che perpetuasse il sacrificio di tanti nostri fratelli immolatosi per un fine comune. Dieci anni ancor dopo il secondo conflitto mondiale la nostra cittadina ne era priva! Gaspare Pignatelli a scuotere da tanto torpore e interessare l’assemblea il 27 settembre 1956 “ Mi auguro, Sigg. Consiglieri, che dopo tanto parlare di onoranze ai nostri Caduti in guerra, questa Amministrazione abbia la fortuna di eternare il ricordo del loro supremo sacrificio. Da molti anni i Grottagliesi rimproverano agli amministratori che si sono qui avvicendati di aver trascurato tale dovere. Desidero , quindi, che il rimprovero popolare non abbia più ragion d’essere e ritengo che in ciò sono assistito dal consenso di voi tutti. Un dissenso tra noi sorge sul come tradurre in atto il proposito di onorare degnamente i Caduti Grottagliesi; ma non vorrei che un tale contrasto diventi una comoda scusa per un ulteriore rinvio dell’adempimento del nostro dovere”. L’opera doveva essere realizzata con una colletta pubblica, una soluzione che poteva passare attraverso un referendum tra i cittadini “impresa assai laboriosa e irta di difficoltà”…” il Sindaco (ndr Pignatelli) in adunanza, dettava i preliminari per conferire al paese un aspetto di vero centro grande e moderno”. Evidentemente non rientrava in questo , pur lodevole intento, la demolizione della quinta architettonica dell’attuale piazza regina Margherita.

Torniamo alla storia del Monumento “con deliberazione n. 6 del 10 gennaio 1957 era stato disposto approvare il progetto, redatto dal titolare dell’UTC Ing. Grazio Prete, relativo alla sistemazione ed ampliamento della Piazza IV Novembre, per un ammontare complessivo di L. 4.762.740. I terreni da espropriare così fuguravano nelle rispettive mappe catastali: a) Wichers Beatrice mq. 1210, b) Cofano Vito mq. 1564 c) Eredi Carrieri mq. 658 d) Marangella Michele mq.103.” Dopo 14 giorni tutto era pronto per l’inizio dei lavori.”...la maggioranza si orientava per il monumento figurativo, questo poteva sorgere solo in un apposito sito di nuova creazione, quindi Piazza IV Novembre ; il nome stesso conveniva, oltre che conferire decoro e ornamento all’ingresso principale della città..le 100.000 lire stanziate in bilancio utilizzarsi in aumento alle 500.000 quale contributo per l’attuazione dell’opera.Per la esecuzione del gruppo statuario, diversi scultori di fama nazionale avevano fatto conoscere che la spesa si aggirava sui 22-23 milioni. L’incarico fu affidato, però, al Prof. Sergio Sportelli, non tanto per una sensibile economia, quanto perché il bozzetto, da questi modellato, era stato giudicato di ottima fattura da esperti di chiara e larga notorietà, QUALE LO STESSO ARCHITETTO PIACENTINI, CHE AVEVA IDEATO L’ESEDRA DA COSTRUIRE IN PIETRA CALCAREA.” Con delibera n. 45 del  23 marzo 1957 vi è l’”approvazione del progetto cantiere di lavoro per la sistemazione  e costruzione di opere murarie in Piazza IV Novembre e delibera  n. 62 del 13 aprile 1957 “Monumento ai Caduti. Modifica consiliare n. 78 del 27 settembre 1956”. Il Prof. Angelo Peluso, che realizzo il Crocefisso esistente nella sala consiliare di Grottaglie, che l’amministrazione D’Alò ha “confinato” all’angolino dell’estrema sinistra dello scranno del sindaco. Il Prof. Angelo Peluso “l’alter ego di Gaspare Pignatelli” dal 4 giugno 1958 al 18 novembre 1960 “passava da assessore ai lavori pubblici a Sindaco e Pignatelli da Sindaco ad assessore ai lavori pubblici” Il prof.  Peluso viene ricordato “direttore del locale Istituto d’Arte, egli trovò la morte tra le paret della stessa scuola. La mitezza e la signorilità del tratto gli valsero l’amicizia e la simpatia di non pochi; la bonomia e la cordialità edificano anch’esse e costruiscono non meno della risolutezza e tempestiità”.

Siamo al 1959 l’esponente del Movimento Sociale Italiano Tommaso Salinaro interpella l’allora assessore alle finanze Rag. Giuseppe Bagnardi in merito alla gestione della costruzione del Monumento ai Caduti “…la cittadinanza grottagliese, tramite il Consiglio possa conoscere l’effettivo costo del cennato monumento ed i nomi di quanti, volontariamente, hanno contribuito alla sua erezione. Con l’occasione gradirò altresì conoscere: a) se i macellai e vinai continueranno e per quanto tempo ancora, nel versamento delle aliquote pro monumento a suo tempo stabilite per ogni capo di bestiame macellato e per ogni litro di vino daziato e se non pensi, in caso affermativo, di escogitare il sistema di trovare altre fonti sul piano delle volontarie oblazioni, onde dare un contributo positivo di collaborazione agli sforzi del governo intesi a far diminuire il costo della vita. b) se vero quanto pubblicato da un settimanale di Taranto, cioè che il contributo di L. 500.000 devoluto dalla Banca Popolare di Grottaglie alla vigilia del noto scandalo fu frutto di “artificio contabili”, non ritenga offensivo alla Memoria dei caduti in Guerra l’accettazione d’un tal genere di contributo e quindi partecipare alla nuova presidenza dell’accennata banca come un contributo del genere sia da respingere a meno lo stesso non trovi conforto in una unanime deliberazione del nuovo Consiglio di Amministrazione”

Le cifre per la gestione ed erezione del Monumento. ATTIVO. Contributi volontari 1957-58 lire 5.652.309, mutui e contributi Shell. TOTALE L. 29.803.492. PASSIVO L.28.658.038.

II Monumento ai Caduti viene presentato alla città dal sindaco Prof. Angelo Peluso il 9 novembre 1958. In questi giorni quel Monumento realizzato in quegli anni è soggetto ad una parziale distruzione, il destino evidentemente ha stabilito che i due sindaci s’incontrassero, il primo Peluso amato dai grottagliesi e stimato docente, che ha donato a Grottaglie il Monumento e il Crocifisso in maiolica ubicato all’”angolino” della sala consiliare cittadina, il secondo D’Alò ci mette le mani……

Il CALVARIO di porta San Giorgio, una composizione con il Crocifisso (ispirata a Masaccio) realizzata dal prof. Vincenzo De Filippis, per la stessa operatività di D’Alò ancora non viene ricollocata dopo l’ennesimo proclama di cui alla delibera di giunta n. 346 del 2016” OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTAZIONE DEFINITIVA/ESECUTIVA LAVORI DI SMONTAGGIO E RIMONTAGGIO DEL GRUPPO STATUARIO DELLA CROCIFISSIONE “IL CALVARIO”, SITO IN PIAZZA MARIA IMMACOLATA IN GROTTAGLIE. MANUTENZIONE STRAORDINARIA MURATURA DEL CASTELLO NELLA QUALE E’ COLLOCATO. MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA MURATURA DI CINTA DEL GIARDINO MEDITERRANEO SU VIA ARCIPRETE MARANO’.