ARRIVA LA SOPRINTENDENZA AL MONUMENTO AI CADUTI SOLLECITATI DALL’ARCHITETTO FANIGLIULO.IL DUBBIO! SE L’OPERA E’ DA ATTRIBUIRE ALL’ARCHITETTO PIACENTINI O A PIACENTINI-ING.PRETE.

LE DELIBERE DAL 1957 AL 1959 CHIARISCONO INEQUIVOCABILMENTE  CHE LA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE ARTISTICA SONO DELL’ARCHITETTO PIACENTINI ED IL PROF. SERGIO SPORTELLI E LA COLLABORAZIONE ESECUTIVA DELL’ING. GRAZIO PRETE.

ALCUNI “DISEGNINI” DI MARCELLO PIACENTINI.BEN VISIBILI LE PROGETTAZIONI DEI PERIMETRI DELLE OPERE PRINCIPALI, ALLA PARI DEL MURO I ARRETRAMENTO, NON VI SONO DUBBI SULLA PATERNITA’ DELLA PROGETTAZIONE A MARCELLO PIACENTINI DEL MONUMENTO A GROTTAGLIE..

Sono da poco passate le 11 e 30 del 1 marzo, al Monumento ai caduti di Grottaglie, sono sospesi i lavori di smantellamento del muro perimetrale dell’opera dell’architetto Piacentini e del prof. Sergio Sportelli, arrivano la soprintendente di Taranto gli addetti ai lavori , il progettista ed il tecnico comunale insieme all’assessore ai lavori pubblici architetto Giovanni Blasi, accompagnati da una pattuglia di vigili urbani..

Ad accoglierli, l’architetto Antonio Fanigliulo, l’avvocato Michele Mirelli, il Dott. Francesco Italo Spagnulo già segretario del Comune di Grottaglie, che insieme a pegaso.it, vengono lasciati a distanza e fuori dal cantiere. La tensione è palpabile, ci sono momenti concitati, la tensione non si “scioglie” al tiepido sole di marzo, scorre il tempo, le prime estemporanee affermazioni, colte al volo dicono che “ l’intervento di rimozione è migliorativo”, parte il dissenso di chi è fuori. Passano i quarti d’ora, alle tredici il gruppo oltrepassa la recinzione di cantiere, si prova ad interloquire per conoscere cosa si è rilevato, nessuna dichiarazione in quel momento, l’assessore Blasi in vita pegaso.it ad un incontro a breve nella sede comunale, di cui ovviamente vi daremo conto. Il dato principale, e che la soprintendente si è ben resa disponibile ad approfondire e il dover verificare l’attribuzione progettuale delle opere oggetto dei lavori, in merito ha raccolto di ben grado la nostra disponibilità la documentazione a disposizione di pegaso.it altrettanto l’assessore Blasi. Vi anticipiamo quanto consegneremo al soprintendente e all’assessore. Registriamo positivamente la disponibilità degli organi amministrativi di tutela a voler prendere in considerazione le osservazione dei presenti, mentre altri pontificano ed ironizzano sugli “architetti di valore”, i presenti hanno dato prova di senso civico ed attaccamento alla storia dell’architettura e non solo, senza “atteggiarsi” senza esiti.

Dal 2022 è in corso da parte della DIREZIONE GENERALE CREATIVITA’ CONTEMPORANEA-MIC, IL CENSIMENTO DELLE ARCHITETTURE ITALIANE DAL 1945 AD OGGI. Il progetto adotta la una metodologia basata su alcuni criteri di qualità con i quali sono state selezionate, in modo coerente e omogeneo, le opere ritenute significative nella storia dell’architettura contemporanea sul territorio nazionale. I criteri storico-critici prendono in esame elementi legati alle vicende storiche e architettoniche, all’evoluzione del dibattito culturale e disciplinare, al ruolo significativo svolto dall’opera nel contesto, alla notorietà e rilevanza del suo autore. I criteri sui quali si è basata la ricognizione sono diversi tra questi una dispone che l’edificio /opera di architettura sia stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. Uno strumento, quello del censimento in corso che vuole implementare e tutelare la conoscenza (gli archivi, i cataloghi, la documentazione fotografica) tanto quanto gli strumenti della tutela (con particolare riferimento agli aspetti normativi e procedurali, tra Codice dei beni culturali e Legge sul diritto d’autore), della valorizzazione e della educazione alla conservazione.

L’opera del Monumento progettata dall’Architetto Marcello Piacentini e completata dal Prof. Sergio Sportelli, ha senza ombra di dubbio le caratteristiche per esse annoverato nel censimento DIREZIONE GENERALE CREATIVITA’ CONTEMPORANEA del MIC. Ricordiamo infatti che, la giunta municipale di Grottaglie n. 260 del 12 settembre 1957 “Incarico al Prof. Sergio Sportelli scultore da Francavilla Fontana, per la esecuzione del gruppo statuario e delle altre opere destinate al Monumento ai Caduti”, opere che (cit. op. cit. Stea-Galletto) “ furono espressamente APPROVATE dallo stesso architetto Piacentini ”che aveva ideato l’esedra da costruire in pietra calcarea” quelle opere in pietra calcarea, che erroneamente, verrebbe attribuita alla progettazione dell’Ing. Grazio Prete. Ingegnere Prete che riceve l’incarico con con deliberazione n. 6 del 10 gennaio 1957 del progetto, “relativamente alla SISTEMAZIONE ED AMPLIAMENTO DELLA PIAZZA IV NOVEMBRE per un importo di L. 4.762.740”,e dunque nessuna intervento sul Monumento.La  circostanza confermata dal computo metrico dei lavori complessivo dell’opera del Prof. Sportelli e dell’Architetto Piacentini (opera cit. Stea-Galletto)“gestione delle spese per la erezione del monumento ai caduti e sistemazione di piazza IV novembre era così riassunta…lire 28.658.038” . Dunque si potrebbe concludere che, l’architetto Piacentini ha progettato il Monumento con l’esedra , approvato il gruppo scultoreo del Prof. Sportelli incaricato anche della direzione artistica ed estetica del Monumento venne supportato dal tecnico comunale nella persona dell’Ing. Grazio Prete.

A seguito di tanto non, si proporrà alla soprintendenza la richiesta di applicazione del dispositivo dell’art. 10 Codice dei beni culturali e del paesaggio “Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico”.

A seguire le copi d quanto pubblicato da   Padre Francesco Stea e Luigi Galletto “AMMINISTRAZIONI ED AMMNISTRATORI POSTUNITARI GROTTAGLIESI”, nel capitolo dedicato a “Gaspare Pignatelli 11 giugno 1956-3 giugno 1958”.E le storiche foto della piazza IV Novembre.