NEL PIANO REGOLATORE VIGENTE, SINDACO ANTONIO ZINZANELLA PROGETTISTA IN.GRAZIO PRETE IL MONUMENTO NELLA SUA INTEREZZA, INCLUSI I SETTI MURARI PERIMETRALI, SONO STATI VINCOLATI A VERDE PUBBLICO ATTREZZATO CON LA DESTINAZIONE A MONUMENTO AI CADUTI.
Dunque continua la vicenda Monumento ai Caduti, in cui l’amministrazione D’Alò sembra essere certa che tutto sia conforme alle norme urbanistica e di tutela dei beni storici ed architettonici. Il nostro lettore, evidentemente altro “architetto di valore”, ha inviato in redazione una dettagliata relazione in merito alla conformità di lavori della rotatoria in piazza IV Novembre. “Caro Direttore le invio una lettura e verifica del progetto della rotatoria in corso di realizzazione in piazza IV Novembre. Le faccio notare per prima cosa, che i progettisti hanno perimetrato come piazza IV Novembre l’intera area del Monumento ai Caduti e vie limitrofe, è notorio che non è così. Infatti la piazza IV Novembre è toponomasticamente individuata nello spazio destinato alla rototoria in progetto. Ma veniamo alla conformità delle opere e dei lavori in corso per la realizzazione (ora sopesi) dell’arretramento dell’ingresso e parte del muro perimetrale antistante la piazza IV Novembre, opere ormai certe essere attribuite all’architetto Marcello Piacentini e cantierizzate dal 1956 al 1958 dall’ufficio tecnico comunale sotto la direzione dell’Ing. Grazio Prete. Ing. Prete che negli anni ’80 , incaricato dall’allora sindaco Antonio Zinzanella, ha elaborato il Piano Regolatore Generale, ancora vigente, e proprio lo stesso Ingegnere che perimetro l’intera area del Monumento ai Caduti, dunque incluso tutto il setto murario perimetrale( che ora si sta demolendo ed arretrando) VINCOLANDO E DESTINADO LA DETTA AREA A MONUMENTO AI CADUTI CON TIPIZZAZIONE VERDE PUBBLICO ATTREZZATO ,INCLUDENDO DETTA AREA NEGLI STANDARS URBANISTI DESTINATI AL CENTRO STORICO AI SENSI DELLA dm 1444/68. Come evidenziato nell’allegata planimetria parte di detta area vincolata , verrebbe destinata a marciapiedi riducendo dunque gli standars urbanistici vincolati e destinati dal PRG al centro storico, considerato che detti marciapiedi non rientrano nelle dotazioni previste dal DM 1444/68. Infatti il minimo dei 18 metri quadrati per abitante di cui al DM elencano come standars
a) m2 4,50 di aree per l’istruzione: asili nido, scuole materne e scuole d’obbligo
b) m2 2,00 di aree per attrezzature di interesse comune: religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, per pubblici servizi, ed altre
c) m2 9,00 di aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con l’esclusione di fasce verdi lungo le strade
d) m2 2,50 di.aree per parcheggi (in aggiunta alle superfici a parcheggio previste dall’art. 18 della legge n. 765): tali aree – in casi speciali – potranno essere attribuite su diversi livelli.”
Ringraziamo il nostro lettore per l’attenta e pertinente osservazione, dunque l’amministrazione ora deve spiegare se le opere sono conformi al PIANO REGOLATORE GENERALE redatto da l’Ing. Grazio Prete a cui si vorrebbe attribuire la paternità progettuale del setto murario , oggetto di demolizione, quando lo stesso Ingegnere, ben conscio di chi realmente ha progettato l’opera, vincola nel piano urbanistico da lui progettato l’intera area del Monumento esistente vincolando a quella destinazione e tipizzandola anche come VERDE PUBBLICO ATTREZZATO a servizio ed utilizzo dell’adiacente centro storico. Auspichiamo che le forze politiche presenti in consiglio comunale, approfondiscano la tematica, convocando un consiglio comunale, in cui si accertata la mancata conformità delle opere ad un piano regolatore che lo stesso consiglio ha deliberato a suo tempo. Il Partito Democratico locale , interpellato risponde ASSENTE!!!
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