COMPARTI.ORDINE DEL GIORNO IN CONSIGLIO COMUNALE “LA CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA”.

COMITATO COMPARTI C “UNA BATTAGLIA DRAMMATICA SU TUTTI I FRONTI!”

Scrivono il comitato dei Comaprti C “Ciò che è avvenuto oggi 16.03.2024 passerà alla storia politica e sociale di Grottaglie come uno dei giorni più drammatici.

Chi ha partecipato da spettatore o da speaker ha racconto di essere arrivato alla fine della mattinata devastato.

C’era nell’aria una tensione, una disperazione, una rabbia repressa di chi non ne può più, che si percepivano immediatamente. Tanto che uno nel giro della maggioranza, resosi conto della situazione, è venuto da noi a confidarci in segreto: “Io sono con voi, ma non posso espormi. Ma per quel che posso farò di tutto per aiutarvi”.

Soprattutto nel corso del nostro Controconsiglio ci sono stati momenti in cui la disperazione della gente è emersa in tutta la sua drammaticità. Le testimonianze dei proprietari sono state vibranti, raccontate con la voce rotta, accompagnate dalle urla degli altri manifestanti e dal suono incessante di protesta dei fischietti. A un certo punto, purtroppo, al clou della tensione, un nostro associato si è sentito male dopo un attacco di nervi, tanto che lo hanno dovuto portare in ospedale, ed ora è a casa sotto osservazione, con l’obbligo di riposo assoluto.

Terminato poi il Controconsiglio, i Consiglieri di opposizione hanno rioccupato gli scanni consiliari, e, dopo un attimo di confronto pubblico sul da farsi, dovuto anche alla tensione del momento, hanno preso a raccontare l’enorme ingiustizia che subiscono quotidianamente i proprietari dei Comparti C, mentre la gente che assisteva alzava la sua voce di protesta.

Alla fine si è andati alla procedura di voto, nel corso della quale i Consiglieri di Maggioranza hanno dovuto ancora una volta sottostare agli ordini di scuderia e votare conto i loro concittadini, pur consapevoli che così facendo li condannavano alla disperazione. Evidentemente il timore di essere estromessi dalla Maggioranza ha ancora una volta silenziato ogni rigurgito di coscienza.

Insomma una giornata di grande sofferenza per tutti, che deve indurre chi ha il potere di farlo ad agire immediatamente. Chi ha in mano il timone non può continuare a condannare i cittadini alla disperazione, e non può costringere i Consiglieri a mettersi contro i loro stessi concittadini, solo perché teme personalmente di fare un passo indietro rispetto all’enorme errore compiuto quando, nel chiuso di un’adunanza di giunta, lui e altri quattro Amministratori dell’epoca hanno scelto di far causa all’Agenzia delle Entrate. Per il bene di tutti deve decidersi: o accetta di tornare sui suoi passi e risolvere la situazione (la soluzione, se solo si volesse, è dietro l’angolo: rimettere la questione nelle mani dell’Agenzia delle Entrate), oppure, se non se la sente di smentire se stesso, che si dimetta e lasci a chi subentrerà – libero dal peso degli errori del passato – il compito di risolverla.

Per noi va bene sia l’una che l’altra soluzione. L’importante è che la si adotti con urgenza, perchè non si può più aspettare!”