MONUMENTO AI CADUTI COMUNICATO STAMPA DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI TARANTO.

NOTA RICHIESTA DAL NOSTRO GIORNALE E CORTESEMENTE INVIATA DAL PRESIDENTE DELL’ORDINE PAOLO BRUNI.

Come è a tutti noto, chi dirige questo giornale è anche architetto rubricato nell’elenco dell’ordine degli architetti di Taranto, al quale ordine, insieme al collega Antonio Fanigliulo (decano degli architetti della provincia di Taranto) abbiamo sollecitato il presidente Bruni ad occuparsi della vicenda del Monumento ai Caduti di Grottaglie. Apprendiamo dalla nota del nostro presidente che siamo stati rubricati come “cittadini residenti” , dopo che altro auteroveole collega ci aveva “fraternamente” rubricati quali “architetti di valore” . Una nota pubblicata dal presidente dell’ ordine, senza aver per atto di cortesia, interpellato gli architetti della “città delle ceramiche” denominata Grottaglie, i quali avrebbero prodotto ( ma l’architetto Fanigliulo ha inviato all’ordine) la copiosa documentazione sul Monumento ai caduti di Grottaglie-città delle ceramiche, un interpello non realizzatosi neanche da chi è rappresentante dell’ordine a Grottaglie, comprendiamo che non era atto dovuto ma di mera cortesia. Ora essere anche rubricato nell’ordine dei giornalisti di Puglia, non può esentarmi da commentare la nota, e di dover prendere le distanze di parte contenuti nello stesso documento, sottolineando che quanto dichiarato, da Bruni, non è, evidentemente in linea con il mio pensiero e con il mio agire di architetto, docente, cittadino ed architetto.

L’opera e cioè il Monumento è opera dell’architetto Marcello Piacentini, dimostrabile con documentazione scritta e testimoniale, infatti a giorni l’organo d’informazione DETTAGLI DI GROTTAGLIE pubblicherà un video del forum svoltosi a Grottaglie, con le testimonianze dello scrivente, dell’architetto Antonio Fanigliulo, dell’Avvocato Michele Mirelli, del Dott. Francesco Paolo Spagnulo, del prof. Cosimo Luccarelli, ed il già sindaco di Grottaglie prof. Antonio Zinzanella testimone in prima persona della conferma della veridicità sull’attribuzione dell’opera a Piacentini. Prima imprecisone dell’ordine che non è dunque condivisibile.

Dunque se in una progettazione non è compresa la figura dell’architetto, il cittadino Italiano sia esso geometra, architetto, ingegnere, medico, avvocato può esprimersi su un progetto? E pensare che l’associazione Combattenti e reduci d’Italia, se pur il presidente sia un agronomo, si è espressa, e come!!! Seconda affermazione non condivisibile da parte di chi scrive.

Apprendiamo che per arretrare un manufatto non si deve demolire, e si con la “bacchetta magica”..oplaaa…il manufatto si arretra, abbiamo dimenticato cosa sia la forza di gravità e i contenuti di scienza delle costruzioni e della statica, tecnologia , della tecnica del consolidamento e del restauro..ritornermo sui banchi universitari.Terza affermazione non condivisibile da parte di chi scrive.

Condivisibile invece l’ultima parte, la partecipazione si anche di architetti “di valore” derubricati a soli cittadini, come chi scrive insieme all’architetto Antonio Fanigliulo, che in beata solitudine hanno fatto emergere criticità sui lavori al Monumento di Piacentini, di cui la sovrintendenza ha preso atto e sta valutando a partire dal 1 marzo 2024, l’ordine rende noto il seguente comunicato il 24 maggio 2024….citando il capolavoro di Sergio Leone ” C’era una vola l’America”….cosa avete fatto in questo tempo…..?

Sarebbe auspicabile da parte dell’ordine altro approfondito studio ed analisi dello stato dell’arte, magari incontrado i protagonisti di questa solitaria “battaglia” per il riconoscimento e la salvaguardia del Monumento ai caduti di GROTTAGLIE, che ospita le lapidi sulle quali sono incisi i nomi di 286 caduti grottagliesi, che in battaglia non arretrarono ma furono falciati e demoliti nel bel mezzo del fiore della propria gioventù.